
Le mete più colpite dall overtourism | Pixabay @EyeEmMobileGmbH - Okviaggi
Con l’avvicinarsi dell’estate, il fenomeno dell’overtourism diventa centrale nel dibattito turistico: ecco quali saranno le mete più affollate

Con l’avvicinarsi dell’estate, la questione dell’overtourism torna a essere al centro del dibattito riguardante il turismo. Una recente ricerca condotta da Which?, un noto marchio britannico dedicato alla verifica dei prodotti, ha messo in luce le destinazioni più colpite dal turismo di massa e ha suggerito alcune gemme nascoste da scoprire. Lo studio ha analizzato i dati della Commissione Europea riguardanti il numero di turisti rispetto alla popolazione residente e il numero di pernottamenti, evidenziando le mete più affollate e quelle meno visitate.
Le destinazioni più affollate
Tra le destinazioni più affollate, Zante, in Grecia, si distingue come la capitale dell’overtourism. Con una popolazione di circa 40.000 abitanti, l’isola ha registrato nel 2023 ben sei milioni di pernottamenti, il che equivale a 150 pernottamenti per ogni residente. Questa situazione porta a esperienze turistiche affollate e poco autentiche, con costi che lievitano notevolmente. La bellezza dei paesaggi naturali e delle spiagge di Zante è spesso offuscata dall’overload di visitatori, rendendo difficile godere appieno dell’atmosfera locale.
Un altro caso emblematico è l’Istria, in Croazia, che ha visto un sorprendente numero di 133.467 pernottamenti ogni 1.000 residenti. Sebbene pubblicizzata come una gemma nascosta, la penisola istriana ha visto un aumento esponenziale del turismo, contribuendo a un’esperienza di viaggio sempre più affollata e costosa. Anche Dubrovnik, famosa per il suo centro storico patrimonio dell’umanità, sta soffrendo di questa pressione, con costi di ristorazione e alloggio che superano di gran lunga quelli di altre zone del paese.
I problemi delle Isole Canarie
Le Isole Canarie non sono da meno. Fuerteventura, ad esempio, ha registrato 118.720 pernottamenti per residente, mentre Lanzarote segue a ruota con 117.785 pernottamenti. Nonostante il loro fascino naturale, gli abitanti di queste isole si trovano a fronteggiare problemi come la scarsità d’acqua e l’aumento dei costi degli affitti, rendendo la vita quotidiana sempre più difficile.
In Grecia, le isole del Dodecaneso, come Rodi, hanno registrato 113.790 pernottamenti ogni 1.000 residenti. Sebbene il turismo porti benefici economici, la pressione sulle infrastrutture e la difficoltà di accesso a alloggi a prezzi ragionevoli sono problematiche crescenti. Il governo greco sta tentando di affrontare queste sfide introducendo misure come limiti agli arrivi delle navi da crociera e tasse sui pernottamenti.
L’impatto sulle comunità locali
In Austria, specifiche aree come il Tiroler Oberland con 112.716 pernottamenti, Pinzgau-Pongau con 109.009 e Außerfern con 97.299, mostrano come il turismo di massa stia impattando anche le piccole comunità alpine, dove i residenti lamentano il comportamento irrispettoso dei visitatori.
Infine, le isole Cicladi e Kerkyra in Grecia, con rispettivamente 104.152 e 100.079 pernottamenti per 1.000 abitanti, rappresentano ulteriori esempi di come l’eccesso di turismo possa compromettere la qualità della vita locale. I residenti di queste zone si trovano spesso a dover affrontare problemi di approvvigionamento e gestione dei rifiuti, mentre i prezzi continuano a salire, mettendo a rischio la loro capacità di vivere e lavorare nei propri luoghi d’origine.
Il fenomeno dell’overtourism richiede un’attenzione sempre maggiore, sia da parte delle autorità locali che dei turisti stessi, per preservare la bellezza e l’autenticità delle destinazioni più amate.