Scopri l’autenticità della Puglia rurale: settembre nei borghi nascosti della Valle d’Itria

Scopri l'autenticità della Puglia rurale: settembre nei borghi nascosti della Valle d'Itria

Scopri l'autenticità della Puglia rurale: settembre nei borghi nascosti della Valle d'Itria

Giulia Ruberti

16 Settembre 2025

La Valle d’Itria è una delle gemme della Puglia, famosa per i suoi borghi iconici come Locorotondo, Cisternino, Alberobello, Ostuni e Martina Franca. Tuttavia, esiste un volto meno conosciuto e più autentico di questa regione, dove il tempo sembra essersi fermato e dove i visitatori possono scoprire la vera essenza della Puglia rurale. Se sei alla ricerca di un’esperienza più genuina, settembre è il mese ideale per avventurarti nei borghi meno turistici della Valle d’Itria.

Valle d’Itria segreta: un viaggio nell’ignoto

Iniziamo il nostro itinerario con Figazzano, una frazione di Cisternino. Per raggiungerla, è necessario percorrere strade sterrate a senso unico. Una volta arrivati, ci si rende conto di come questo piccolo angolo di mondo sia diverso dai più noti centri turistici. Figazzano non ha piazze vivaci o luoghi di incontro, ma è costellata di trulli rupestri, molti dei quali sono abbandonati o abitati da anziani eremiti. Qui, il vero fascino risiede nella sua semplicità e nella tranquillità che regna sovrana.

La bellezza di Figazzano si svela a chi ama l’attività all’aperto. La vicina Ciclovia dell’Acquedotto pugliese offre percorsi ciclabili di nicchia, molti dei quali non segnati sulle mappe, con itinerari che variano dagli 8 ai 15 chilometri. I sentieri attraversano la campagna pugliese, lontano dal traffico e dalla confusione, immersi in un paesaggio di ulivi secolari, muretti a secco e macchia mediterranea.

A breve distanza da Figazzano si trova Pascarosa, un’altra contrada caratteristica della provincia di Ostuni. Qui, la piccola piazzetta con la chiesetta dedicata alla Maria Santissima Vergine del Monte Carmelo è il cuore pulsante di questa comunità di circa cinquanta abitanti. Nei fine settimana estivi, la piazza si anima con piccole sagre e bancarelle, creando un’atmosfera di festa e convivialità.

Un aspetto affascinante di Pascarosa è la sua storia legata a Giuseppe Argentiero, noto come Seppe ‘u Padreterne, un taumaturgo che attirava visitatori da ogni dove per le sue presunte capacità di guarire e predire il futuro. Ancora oggi, la presenza della piccola stazione ferroviaria, in parte abbandonata, suscita curiosità e mistero.

Poco più avanti, la frazione di Speziale, parte del comune di Fasano, si distingue per la sua offerta gastronomica. Qui, la macelleria di Pasquale Semeraro vende carne proveniente da una masseria locale, mentre la trattoria Il Cortiletto, gestita da Pasquale Laneve e sua sorella Mariarosaria, propone piatti tradizionali apprezzati da residenti e turisti. Non da meno è il caseificio di Oronzo Crovace, famoso per i suoi panini gourmet, che attraggono anche i bagnanti delle vicine spiagge di Polignano.

Ceglie Messapica: un tesoro nascosto

Se Figazzano e Pascarosa sono già un assaggio della Valle d’Itria meno turistica, Ceglie Messapica rappresenta un vero e proprio gioiello nascosto. Qui, il centro storico, con le sue stradine tortuose e le architetture variegate, racconta una storia che affonda le radici nell’epoca messapica e medievale. Il visitatore si trova immerso in un mosaico di stili architettonici che evocano atmosfere diverse: le casette a schiera, i vicoli alberati e le chiese barocche come la Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta, contribuiscono a creare un’atmosfera unica.

Ceglie è un luogo da scoprire senza fretta, passeggiando tra le vie e lasciandosi sorprendere dai dettagli. Imperdibile è il Castello Ducale, che ospita una biblioteca e una pinacoteca. Non dimenticate di assaporare il biscotto cegliese al Caffè Centrale e di provare le orecchiette con cacioricotta e pomodoro da Cibus, un ristorante di eccellenza situato in un ex convento.

Nei dintorni di Ceglie, si possono esplorare necropoli antiche, specchie e siti archeologici poco noti, ma ricchi di storia, come San Michele Salentino e Villa Castelli, borghi che meritano una visita per il loro fascino autentico.

Dove dormire: soluzioni per ogni esigenza

Per chi desidera immergersi completamente in questa parte meno turistica della Valle d’Itria, è consigliabile pianificare un soggiorno di almeno tre giorni. Una buona scelta di alloggio potrebbe essere Casa Terra Antica – Timeless Apulian Charm, un B&B a Ceglie Messapica che offre un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Se invece si desidera combinare la visita ai borghi meno noti con un soggiorno nelle mete più famose come Cisternino, Locorotondo e Alberobello, il Cala Ponte, un hotel a cinque stelle della collezione Tribute Portfolio by Marriott, può essere una scelta eccellente. Inaugurato lo scorso giugno, la struttura ha subito un restyling completo e offre camere eleganti e un ristorante di alta qualità, dove gli ingredienti locali e stagionali sono trasformati in piatti creativi dal talentuoso chef Michele De Rosa.

La Valle d’Itria, con i suoi borghi meno conosciuti, è una destinazione che regala esperienze autentiche, permettendo di vivere la vera essenza della Puglia rurale, lontano dalla frenesia del turismo di massa.

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