Santiago de Compostela, celebre meta di pellegrinaggio, sta affrontando una crisi senza precedenti a causa dell’overtourism. Ogni anno, centinaia di migliaia di pellegrini e turisti si riversano in questa storica città galiziana, attratti dalla maestosa Cattedrale di San Giacomo e dal fascino del Cammino di Santiago. Tuttavia, la massiccia affluenza turistica ha portato con sé una serie di problemi, tra cui il crescente malcontento dei residenti, costretti a convivere con un turismo sempre più invasivo e poco rispettoso.
La bellezza di Santiago è indiscutibile, ma l’inevitabile sovraffollamento ha trasformato il centro storico in un enorme punto di incontro per turisti, a detrimento della vita quotidiana dei suoi abitanti. L’aspetto spirituale e contemplativo del Cammino sembra essere stato oscurato dalla frenesia di scattare fotografie e di collezionare “crocette” su un elenco di destinazioni turistiche. Questa situazione ha portato a un vero e proprio esodo di residenti, stanchi di vedere la loro città trasformata in un parco giochi per turisti.
l’aumento del costo della vita
Il costo della vita a Santiago è aumentato drasticamente a causa della domanda crescente di alloggi. Secondo uno studio condotto dalla Fundación Universidade da Coruña, dal 2018 al 2023, i prezzi degli affitti annuali sono aumentati del 44%. Questo incremento ha spinto il comune di Santiago a richiedere la classificazione della città come zona ad alta pressione immobiliare, simile a Barcellona e San Sebastián. Le autorità locali si sono rese conto che la proliferazione di affitti a breve termine, spesso gestiti tramite piattaforme come Airbnb, ha ridotto drasticamente la disponibilità di abitazioni per i residenti.
iniziative per migliorare il turismo
In un tentativo di contrastare l’invasività del turismo, un’associazione di quartiere ha creato una guida alle buone maniere per i visitatori, tradotta in diverse lingue e affissa in vari punti della città. Tra le raccomandazioni ci sono semplici norme di rispetto, come:
- Mantenere il volume della voce basso.
- Utilizzare protezioni sui bastoncini da trekking per non danneggiare le storiche strade acciottolate.
Tuttavia, i risultati di questa iniziativa sono stati deludenti. Molti turisti continuano a comportarsi in modo irrispettoso, ignorando le norme del codice della strada.
la crisi demografica
Il Cammino di Santiago ha origini lontane e i suoi percorsi storici, che si snodano attraverso paesaggi mozzafiato da Portogallo e Francia, sono stati percorsi da pellegrini per secoli. Negli ultimi anni, il numero di visitatori è schizzato alle stelle: nel 2022, circa mezzo milione di persone si è registrato per percorrere uno dei sentieri ufficiali. Questo fenomeno ha generato una vera e propria crisi demografica, con una riduzione della popolazione residente di quasi il 50% negli ultimi due decenni.
La città ha visto scomparire negozi di quartiere, come ferramenta e edicole, sostituiti da bar, gelaterie e negozi di souvenir. Gli spazi pubblici, un tempo animati da residenti, sono ora dominati da turisti che consumano, fotografano e partono senza lasciare traccia della loro presenza. L’atmosfera di comunità, che ha caratterizzato Santiago per secoli, è stata sostituita da un senso di disillusione e isolamento per chi vive qui.
Le autorità locali stanno cercando di affrontare la situazione con misure come il divieto di nuovi alloggi turistici nel centro storico, ma l’applicazione di queste restrizioni non è sempre efficace. I piccoli hotel e gli ostelli, che non rientrano nelle stesse normative, continuano a prosperare, mentre i residenti si sentono sempre più marginalizzati. La situazione è alimentata da un crescente malcontento, che ha portato a manifestazioni e proteste in tutta la Spagna, dove i cittadini chiedono politiche più rigorose per proteggere le loro città dal fenomeno dell’overtourism.
Un futuro incerto attende Santiago de Compostela, che si trova a un bivio tra mantenere la sua storicità e autenticità e soddisfare le esigenze di un turismo in rapida crescita. Se la città non troverà un equilibrio tra accoglienza e sostenibilità, rischia di perdere non solo la sua anima, ma anche la sua comunità, trasformandosi in una mera attrazione turistica priva di vita e autenticità.