Il Nepal è una destinazione affascinante, caratterizzata da una straordinaria diversità geografica che spazia dalle rigogliose pianure del Terai fino alle imponenti vette dell’Himalaya, come il Monte Everest e l’Annapurna. La varietà di paesaggi si traduce in condizioni climatiche diverse, rendendo fondamentale la scelta del periodo migliore per visitare il Paese. Che si tratti di avvistare rinoceronti, praticare rafting o intraprendere trekking, conoscere le variazioni stagionali e le festività locali è essenziale per pianificare un soggiorno indimenticabile.
Settembre – novembre: il periodo ideale per trekking e festività
La stagione autunnale, che va dalla fine di settembre a novembre, è considerata il momento migliore per visitare il Nepal. Durante questo periodo, le temperature sono piacevoli e il clima è caratterizzato da cieli sereni, ideali per godere di panorami montani mozzafiato. Ottobre e novembre rappresentano il picco della stagione turistica, mentre la fine di settembre è già considerata una fase di transizione. In questo periodo, è possibile praticare rafting e kayak nei fiumi nepalesi, grazie a un buon volume d’acqua e temperature favorevoli.
Molti visitatori possono essere riluttanti a viaggiare durante la stagione di punta a causa delle folle, ma questo dipende molto dalla destinazione scelta. Sui sentieri di trekking più noti, come quello per il Campo Base dell’Everest, è probabile trovare molti escursionisti. Tuttavia, per chi non ha intenzione di scalare l’Everest, ci sono altre aree del Nepal che offrono opportunità di trekking meno affollate. Per evitare la folla, è consigliabile considerare percorsi meno conosciuti, dove la disponibilità di alloggi è maggiore e l’atmosfera più tranquilla.
Inoltre, questo periodo coincide con alcune delle festività più importanti del Nepal. Dashain, noto anche come Dashami o Durga Puja, si celebra di solito in ottobre, mentre Tihar, il festival delle luci, si svolge a novembre. Le date di queste celebrazioni variano poiché seguono un calendario lunare. Durante Dashain, molte famiglie si riuniscono e Kathmandu si svuota per una settimana, mentre Tihar offre ai visitatori l’opportunità di immergersi nella cultura locale, con decorazioni luminose e rangoli che abbelliscono le strade e le abitazioni.
Inverno: il periodo migliore per trekking a bassa quota
Contrariamente a quanto si possa pensare, gran parte del Nepal si trova a un’altitudine inferiore rispetto alle vette più famose. L’inverno, che va da dicembre a inizio febbraio, offre un clima generalmente mite nelle zone a bassa quota, inclusa la capitale Kathmandu, dove è possibile godere di giornate soleggiate e notti fresche. Questo periodo è anche uno dei più economici per visitare il Paese, poiché il numero di turisti è ridotto.
Per coloro che amano il trekking, i sentieri a bassa quota, sotto i 2500 metri, sono perfetti in inverno. Tuttavia, è consigliabile portare con sé giacche calde per le notti fresche. Gli escursionisti esperti possono avventurarsi a quote più elevate, ma è essenziale essere ben attrezzati e preparati per eventuali imprevisti come la neve.
Fine inverno: la stagione migliore per avvistamenti faunistici
Se il vostro obiettivo è avvistare la fauna selvatica, l’ultimo periodo invernale, in particolare gennaio e febbraio, è il momento ideale. Durante la fine di gennaio, i contadini locali iniziano a raccogliere l’erba alta, rendendo più visibili gli animali che normalmente si nascondono. In questo periodo, è possibile avvistare rinoceronti e altre specie nei parchi nazionali del Terai, come Chitwan e Bardia, prima che le temperature inizino a salire.
Primavera: un periodo di festività, ma con cautela
La primavera, da fine febbraio ad aprile, è tradizionalmente considerata un secondo periodo di alta stagione. Tuttavia, negli ultimi anni, questa percezione è cambiata, principalmente a causa dell’aumento dei roghi boschivi, aggravati dai cambiamenti climatici. L’aria in molte zone, compresa Kathmandu, può diventare inquinata, limitando la visibilità e rendendo meno piacevole l’esperienza di viaggio.
Tuttavia, la primavera è anche un periodo ricco di festività, come Shivaratri in febbraio, Holi in marzo e il festival di Rato Machhendranath a Patan in aprile, che offrono esperienze culturali uniche ai visitatori.
Evitare la stagione delle piogge
La fine della primavera segna l’arrivo della stagione monsonica, che inizia a giugno. Durante questo periodo, le temperature possono diventare opprimenti e la qualità dell’aria peggiora. Le piogge portano a cieli nuvolosi, strade fangose e potenziali frane, rendendo questa stagione la meno consigliata per i viaggiatori. Le piogge iniziano a diminuire verso metà settembre, aprendo la strada a un nuovo ciclo di esplorazione nel magico Paese delle nevi.
Conoscere queste informazioni stagionali e culturali è fondamentale per pianificare un viaggio in Nepal, assicurando un’esperienza ricca e memorabile.