Scopri quando scatta l’ora solare nel 2025: ecco tutto quello che devi sapere

Scopri quando scatta l'ora solare nel 2025: ecco tutto quello che devi sapere

Scopri quando scatta l'ora solare nel 2025: ecco tutto quello che devi sapere

Simona Carlini

28 Ottobre 2025

Roma, 24 ottobre 2025 – Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, milioni di italiani dovranno ricordarsi di spostare le lancette indietro di un’ora. Alle 3 del mattino tornerà l’ora solare, segnando la fine dell’ora legale e l’arrivo della stagione invernale. Un rito ormai consolidato, ma cosa cambia davvero? E perché, nonostante polemiche e discussioni, questa pratica continua a essere adottata?

L’ora solare entra in scena: cosa succede davvero

Il cambio scatterà ufficialmente alle 3 di domenica 26 ottobre, quando gli orologi torneranno alle 2. Un gesto semplice che però stravolge un po’ la giornata: chi lavora o studia potrà godersi un’ora di sonno in più, mentre chi ama il sole dovrà abituarsi a vederlo calare prima. “Ogni anno mi dimentico, poi mi accorgo che alle cinque è già buio”, racconta Marco, barista in zona San Giovanni, mentre sistema le sedie fuori dal locale.

L’ora solare resterà in vigore fino all’ultima domenica di marzo 2026. Solo allora si tornerà a spostare le lancette in avanti, per riavere più luce nelle ore serali.

Perché cambiamo l’ora? Un salto nel passato

Cambiare l’orario non è una novità. In Italia, l’ora legale è stata introdotta per la prima volta durante la Prima guerra mondiale, per risparmiare energia elettrica. Dopo qualche pausa, è diventata una regola fissa dal 1966. Dal 1996, il cambio avviene in modo sincronizzato in tutta Europa: a marzo si sposta l’orologio avanti, a ottobre indietro.

Il motivo? Usare meglio la luce del sole nei mesi caldi e consumare meno elettricità. “L’idea era semplice: meno luci accese, meno spese per le famiglie e meno inquinamento”, spiega un portavoce di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale.

Risparmio energetico: i numeri e le polemiche

Secondo Terna, tra il 2004 e il 2023 l’ora legale ha fatto risparmiare all’Italia circa 11,7 miliardi di kWh, con un risparmio di circa 2,2 miliardi di euro. Cifre importanti, ma che oggi qualche studio mette in dubbio. Con i cambiamenti nelle nostre abitudini, il vantaggio energetico sarebbe meno marcato rispetto al passato.

“Il risparmio c’è ancora, ma è più modesto”, ammette un esperto del settore. Intanto il dibattito resta acceso: c’è chi vuole mantenere l’ora legale tutto l’anno e chi invece punta il dito sugli effetti negativi sulla salute.

Il cambio d’ora e il nostro corpo: cosa succede

Non tutti reagiscono allo stesso modo al cambio d’ora. C’è chi lo nota appena, altri che si sentono stanchi, irritabili o fanno fatica a dormire nei giorni dopo. La neurologa Francesca Rossi, dell’Ospedale Gemelli, spiega: “Il nostro orologio biologico è sensibile anche ai piccoli cambiamenti”. Passare dall’ora legale a quella solare può scombussolare il ritmo sonno-veglia e influire sull’umore.

“Mi sento più stanco e ho difficoltà a concentrarmi”, racconta Luca, studente universitario. Gli esperti consigliano di prepararsi piano piano: evitare cene pesanti, limitare gli schermi prima di dormire e mantenere orari regolari per alzarsi.

Europa divisa sull’ora legale, il dibattito continua

Negli ultimi anni si è spesso parlato di abolire il cambio dell’ora. Nel 2018 la Commissione europea aveva proposto di lasciare a ogni Paese la scelta tra ora solare o legale fissa. Ma la questione è ancora in sospeso. Le opinioni restano divise: da un lato chi punta al risparmio energetico, dall’altro chi teme effetti negativi sulla salute.

Per ora, però, nulla cambia. Nella notte tra il 25 e il 26 ottobre, le lancette torneranno indietro. E con loro, come ogni anno, anche i nostri ritmi, qualche sbadiglio e un po’ di confusione.


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