Quando la magia incontra l’elettricità: il sorprendente progetto austriaco

Quando la magia incontra l'elettricità: il sorprendente progetto austriaco

Quando la magia incontra l'elettricità: il sorprendente progetto austriaco

Giulia Ruberti

4 Novembre 2025

Vienna, 4 novembre 2025 – In Austria sta per arrivare una ventata di novità nel mondo dell’energia elettrica. Il progetto “Austrian Power Giants”, promosso da APG (Austrian Power Grid), vuole trasformare i classici tralicci in vere e proprie opere d’arte ispirate agli animali del territorio. Presentata pochi giorni fa a Vienna, l’iniziativa coinvolgerà tutte e nove le regioni federali, con l’obiettivo di unire tecnologia e natura per rendere meno impattanti le infrastrutture e facilitare l’accettazione dei lavori per l’ampliamento della rete.

Tralicci-animali: ogni regione con il suo simbolo

Secondo APG, ogni Land avrà il suo “gigante elettrico” a forma di animale tipico. In Bassa Austria, i tralicci saranno scolpiti a immagine di un cervo, un omaggio alle foreste e alle tradizioni venatorie locali. Nel Burgenland, invece, si punterà su una cicogna gigantesca, richiamo alle rotte migratorie che attraversano la zona ogni anno.

Il progetto, ancora in via di sviluppo, vuole che queste strutture si fondano con il paesaggio, diventando punti di riferimento e – come spiegano i promotori – veri simboli di uno sviluppo infrastrutturale rispettoso dell’ambiente. “Non vogliamo solo tralicci funzionali, ma anche capaci di raccontare una storia e valorizzare il territorio”, ha detto un portavoce di APG durante la presentazione.

Tecnologia, turismo e consenso: il valore aggiunto dei tralicci-animali

Dietro a questa idea c’è la voglia di superare le resistenze che spesso accompagnano i grandi lavori pubblici. “Il consenso della gente è fondamentale per il successo dei nostri progetti”, ha sottolineato Gerhard Christiner, direttore tecnico di APG. “Con questi nuovi design puntiamo a migliorare l’impatto visivo della rete elettrica, ma anche a dare una spinta all’economia locale e al turismo”.

APG ritiene che tralicci così particolari potrebbero attirare turisti e appassionati di architettura contemporanea. Un modo per trasformare un elemento spesso visto come invasivo in una risorsa per il territorio. “Stiamo lavorando con designer e ingegneri per fare in modo che ogni struttura sia sicura, efficiente e riconoscibile”, ha aggiunto Christiner.

Un premio internazionale e i prossimi passi

Il progetto dei tralicci-animali ha già conquistato un riconoscimento importante: il Red Dot Design Award 2025, assegnato a Singapore nella categoria “elettrificazione e decarbonizzazione”. Un premio che, per gli organizzatori, conferma la capacità del progetto di unire creatività e sostenibilità. “Anche un gigante elettrico può essere elegante e rispettare la natura”, si legge nella motivazione della giuria.

Al momento i primi modelli sono ancora in fase di progettazione. Secondo il portale Futurzone, APG conta di iniziare i lavori entro la fine del 2026, con la prima installazione pilota prevista vicino a Sankt Pölten. Dettagli su materiali, costi e tempistiche precise non sono ancora stati resi noti. L’azienda ha comunque assicurato che coinvolgerà artisti locali e associazioni ambientaliste per un risultato condiviso.

Un modello che può fare scuola anche fuori dall’Austria?

L’idea austriaca ha già acceso l’interesse oltreconfine. Alcuni operatori europei del settore energetico hanno chiesto informazioni ad APG per valutare se adottare soluzioni simili nei loro Paesi. “Crediamo che questa sia la strada giusta per rendere le infrastrutture più accettabili e integrate nel paesaggio”, ha confidato un dirigente della tedesca TenneT.

In Austria, intanto, il dibattito è aperto. Molti abitanti delle zone coinvolte mostrano curiosità e aspettativa per vedere i nuovi tralicci-animali. Altri chiedono garanzie sulla sicurezza e sulla reale compatibilità ambientale delle strutture. Solo con l’avvio dei cantieri, nei prossimi mesi, si potrà capire l’impatto concreto del progetto.

Per ora, però, l’idea di trasformare i tralicci in simboli del territorio sembra aver centrato l’obiettivo. “Non vediamo l’ora di vedere il nostro cervo gigante tra gli alberi”, ha raccontato sorridendo un residente di Melk. E chissà che presto anche altre regioni europee non seguano l’esempio austriaco, unendo innovazione tecnologica e rispetto per il paesaggio.

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