Milano, 4 novembre 2025 – Nel 2026 i viaggi non saranno più come prima. Addio alle semplici fughe dalla routine: adesso si cerca qualcosa che parli davvero di noi, un viaggio costruito intorno alle nostre passioni, tappa dopo tappa. È questa la strada che stanno prendendo, secondo le ultime rilevazioni di agenzie e piattaforme digitali. Sempre più giovani, soprattutto sotto i 25 anni, si affidano a strumenti digitali avanzati – in particolare all’intelligenza artificiale – per creare itinerari su misura, cuciti sui propri gusti e desideri. Un cambiamento che, dicono gli addetti ai lavori, sta rivoluzionando il modo di pensare le vacanze.
Viaggi su misura: il turismo che parla di te
Negli ultimi mesi, le agenzie di viaggio online hanno visto crescere la richiesta di itinerari personalizzati. “Non si tratta più solo di scegliere dove andare – spiega Marco Rinaldi, responsabile prodotto di una piattaforma milanese – ma di mettere insieme un percorso che rispecchi davvero le proprie passioni: dalla cucina del posto alle escursioni in mezzo alla natura, fino a workshop artistici o tour dedicati alla letteratura”. Dietro tutto questo c’è la tecnologia: algoritmi di intelligenza artificiale che analizzano preferenze, abitudini e budget, per consigliare tappe e attività fatte apposta.
Una ricerca del Travel Data Lab mostra che il 62% dei viaggiatori tra i 18 e i 25 anni ha usato almeno una volta un assistente virtuale per organizzare una vacanza. “L’AI aiuta a scoprire mete insolite e attività poco conosciute”, aggiunge Rinaldi. “Così ogni viaggio diventa unico, proprio come chi lo fa”.
Dal sogno alla partenza: cambiano le regole del gioco
Organizzare un viaggio oggi è più complesso. Non basta più prenotare volo e hotel. Chi parte vuole vivere esperienze vere, spesso legate a passioni coltivate durante l’anno. “Abbiamo notato un aumento delle richieste per viaggi a tema: fotografia, sport estremi, corsi di cucina regionale”, racconta Francesca Gatti, consulente di viaggio freelance. “L’intelligenza artificiale aiuta a mettere insieme dati e gusti, trovando soluzioni che un agente umano faticherebbe a proporre così in fretta”.
Un esempio? Un gruppo di studenti milanesi ha scelto la Spagna per un tour dedicato all’architettura contemporanea, passando da Barcellona a Valencia e Bilbao. Tutto organizzato da una piattaforma AI che ha selezionato musei, guide specializzate e anche ristoranti con menù ispirati agli architetti visitati. “Abbiamo risparmiato tempo e scoperto cose che da soli non avremmo mai trovato”, racconta uno dei ragazzi.
Non solo giovani: la personalizzazione conquista tutti
Se sono soprattutto gli under 25 a guidare il cambiamento, anche altri gruppi d’età stanno abbracciando i viaggi personalizzati. Secondo Booking Trends Italia, nel 2025 il 38% dei clienti tra i 35 e i 50 anni ha chiesto almeno una consulenza AI per organizzare le proprie vacanze. “La gente vuole esperienze autentiche, qualcosa che resti dentro”, spiega Gatti. “Non si cerca più solo relax, ma qualcosa che arricchisca”.
Le mete? Vanno dalle capitali europee agli angoli di campagna poco battuti, fino a destinazioni esotiche raggiungibili con voli diretti da Milano Malpensa o Roma Fiumicino. L’obiettivo è sempre uno: vivere il cosiddetto “viaggio della vita”, quello che, come dicono in molti, “rimane per sempre nella memoria”.
L’intelligenza artificiale cambia il modo di viaggiare
L’uso dell’intelligenza artificiale non si ferma alla pianificazione. Sempre più spesso, durante il viaggio, app e assistenti digitali suggeriscono in tempo reale attività, eventi locali o ristoranti, tenendo conto dell’umore o del meteo. “La tecnologia ci accompagna ovunque”, conferma Rinaldi. “Ma resta spazio per l’improvvisazione: tanti viaggiatori lasciano qualche giornata libera e si affidano all’AI solo all’ultimo momento”.
Nel frattempo, gli operatori del settore investono in formazione e aggiornamenti tecnologici. Secondo l’Osservatorio Innovazione Turismo, nel 2025 il 45% delle agenzie italiane ha introdotto almeno un servizio basato sull’AI. Una trasformazione che promette di rendere il turismo più flessibile e attento alle esigenze di ciascuno.
Viaggiare per passione: la tendenza che non si ferma
Insomma, il viaggio del futuro – quello che si sta preparando già adesso – non è più una semplice pausa dalla vita di tutti i giorni. È un modo per dare spazio alle proprie passioni. Che si tratti di arte, sport o cucina locale, la parola d’ordine è personalizzazione. E l’intelligenza artificiale si conferma un alleato prezioso per chi vuole trasformare ogni viaggio in un’esperienza davvero su misura.