Perugia, 5 novembre 2025 – Perugia si conferma la città del cioccolato con l’apertura della nuova Città del Cioccolato nell’ex Mercato Coperto, proprio nel cuore del centro storico. Da oggi, chiunque varcherà quelle porte potrà immergersi in un viaggio che racconta il cacao dalla sua scoperta fino ai giorni nostri, attraverso un’esperienza fatta di suoni, immagini e profumi. È il frutto di un lungo lavoro di riqualificazione urbana e di una collaborazione stretta tra istituzioni, imprese e realtà culturali locali.
Ex Mercato Coperto, un simbolo che rinasce
L’edificio, nato nel 1932 grazie a Giovanni Buitoni e ristrutturato nel 2016 con l’aiuto della Regione Umbria e della Fondazione Perugia, si trasforma in un luogo unico nel suo genere. La società Destinazione Cioccolato Srl SB, che gestirà lo spazio per i prossimi trent’anni, ha investito circa 6 milioni di euro per far decollare il progetto. I fondi arrivano dal programma ministeriale “Italia Economia Sociale”, da Intesa Sanpaolo e da una campagna di crowdfunding che ha coinvolto quasi duecento piccoli investitori.
“Volevamo restituire alla città un luogo che raccontasse la nostra storia e guardasse avanti”, ha detto il sindaco Andrea Romizi stamattina, davanti a una folla di curiosi e appassionati.
La tradizione batte forte: Perugina e Luisa Spagnoli
Non poteva essere altrimenti: la nuova capitale mondiale del cioccolato nasce proprio nella città che ha dato i natali alla Perugina e al famoso Bacio. A due passi dal Mercato Coperto, in via Alessi, è stato restaurato il primo laboratorio Perugina del 1907, grazie alla collaborazione con Luisa Spagnoli Spa. Dentro si trovano ancora gli strumenti originali, come il banco di marmo dove Luisa Spagnoli ha creato i suoi primi dolci. Poco lontano, in via Angusta, ha aperto il LAB – Luisa Annibale Base, un laboratorio esperienziale guidato dal maestro degustatore Roberto Caraceni. Qui si terranno degustazioni e workshop dedicati al mondo del cacao.
Un viaggio tra storia e sensazioni
La Città del Cioccolato si sviluppa su 2.800 metri quadrati distribuiti su due piani. Si parte dal piano superiore, dove un cielo digitale ricrea suoni e atmosfere della foresta tropicale e introduce i visitatori alla geografia del cacao. Proiezioni interattive e installazioni artistiche firmate Manuel Gardina accompagnano il pubblico in un viaggio che attraversa secoli e continenti, dalle civiltà precolombiane alle corti europee.
Dal piano superiore si scende su una passerella di legno o, per i più intraprendenti, uno scivolo. Qui, tra luci soffuse e profumi intensi, si riproduce una vera e propria piantagione di cacao: si possono vedere le cabosse che crescono, seguire il processo di fermentazione ed essiccazione delle fave e scoprire come si fa una tavoletta. Ad arricchire l’ambiente, la mostra fotografica “Mujeres del Cacao” del venezuelano Jesús Ochoa, dedicata alle donne delle piantagioni di Chuao.
Sostenibilità e ricerca al centro
Il museo dedica molto spazio alla sostenibilità ambientale e alla biodiversità. Pannelli interattivi e installazioni multimediali mostrano gli effetti del cambiamento climatico sulle coltivazioni di cacao. Con speciali visori, i visitatori possono esplorare virtualmente la piantagione di Playa de Oro in Ecuador, dove Eurochocolate sostiene progetti sociali per i coltivatori.
Qui c’è anche il Programma Cacao of Excellence, trasferito da Roma a Perugia: qui si selezionano i migliori 50 campioni di cacao al mondo, premiando qualità e diversità genetica. Il laboratorio è supportato dall’Alliance of Bioversity International and CIAT.
Un museo per grandi e piccini
Le aree Piantalab e Coloralab sono pensate per i bambini, che possono scoprire giocando come nasce una tavoletta di cioccolato. La Snap Room sorprende con un’installazione sonora che riproduce il rumore del cioccolato spezzato. C’è spazio anche per la salute: un allestimento realizzato con ISCHOM spiega gli effetti positivi del cacao sul corpo, con modelli anatomici e proiezioni.
Moda, design e gusto in mostra
Il museo celebra anche come il cioccolato abbia ispirato moda e design. Spicca l’abito creato da Nicoletta Spagnoli, un omaggio in tessuto alla materia prima, insieme a opere sul tema “Circo e Cioccolato” firmate da stilisti italiani. Nel settore design ci sono oggetti simbolici come la bottiglia della Coca-Cola ispirata alla cabossa, e creazioni di Giulio Iacchetti, Matteo Ragni, Paolo Ulian e Odoardo Fioravanti.
La Sala Choco Expo ospiterà mostre temporanee e progetti internazionali. La prima sarà dedicata alla Colombia, con un focus sul programma Agrocadenas che sostiene oltre mille famiglie di piccoli produttori agricoli.
Il paradiso per i golosi
Il percorso si chiude nel Choco Shop, il più grande negozio di cioccolato al mondo: 150 aziende da Europa, America, Africa e Asia espongono le loro specialità. Dal negozio si passa all’Arcone che collega il museo a Piazza Matteotti. Sulla terrazza panoramica, il Chocolate Bar invita a una pausa dolce con praline e creazioni originali come il “Colpo di Fulmine” o le “FetteXfette”, da gustare sia dolci che salate.
Con questo, Perugia conferma il suo ruolo di capitale mondiale del cioccolato, unendo storia, cultura e gusto in un’esperienza unica.