Cortina d’Ampezzo, 5 novembre 2025 – Il turismo sulla neve in Italia si prepara a una stagione invernale in crescita, ma tra luci e ombre. Secondo l’Osservatorio italiano del turismo montano di Jfc, il fatturato toccherà quota 12,1 miliardi di euro, con un aumento del 3,6% rispetto al 2024. Anche la spesa media degli utenti salirà ancora di più. Il bilancio, come ogni anno all’inizio della stagione, mette in luce una realtà vivace, ma non senza contraddizioni, soprattutto a pochi passi dalle attese Olimpiadi di Milano-Cortina.
Olimpiadi in arrivo: montagne piene, ma niente sold out
Gli operatori del settore non hanno dubbi: quest’inverno ci sarà affollamento, ma senza il tutto esaurito. Le località più famose – su tutte Cortina d’Ampezzo e Livigno, che ospiteranno eventi olimpici – si aspettano molti visitatori, ma non una corsa al sold out. “L’inverno 2025/2026 sarà positivo, ma senza euforia”, spiega Massimo Feruzzi, ceo di Jfc. Il dato più interessante è che le presenze totali cresceranno del 3,8%, spinte soprattutto dagli stranieri (+8-8,8%), mentre gli italiani caleranno (-3,9%) e i visitatori giornalieri scenderanno drasticamente (-14,5%).
Un fenomeno già visto in altre grandi città – Parigi insegna – riguarda i proprietari di seconde case e i frequentatori abituali delle zone olimpiche: molti preferiscono altre mete o rinviano la vacanza, preoccupati per possibili disagi e rincari. “C’è chi dice che il grande evento sta allontanando almeno i proprietari di casa”, racconta un operatore di Cortina.
Stranieri in netto aumento, italiani più cauti
Il quadro che si delinea è quello di una stagione invernale sempre più internazionale. Gli arrivi dall’estero crescono a ritmo sostenuto: la Polonia guida la classifica (segnalata dal 29,6% degli operatori), seguita da Regno Unito (15,9%) e Repubblica Ceca (8,2%). Gli ospiti stranieri restano in media 6,2 notti e ormai rappresentano il cuore pulsante del settore.
Gli italiani, invece, confermano il loro amore per la montagna, ma cambiano modo di vivere la vacanza: scelgono soggiorni più brevi, prenotano con anticipo (il 38,9% ha già bloccato la vacanza) o all’ultimo momento per risparmiare. La classica settimana bianca resta un privilegio sempre più degli stranieri. “Interessante notare la tendenza verso periodi meno tradizionali”, aggiunge Feruzzi.
Vacanze più care: la settimana bianca sale del 6%
Il rovescio della medaglia è il costo delle vacanze sulla neve, che continua a salire. Secondo Jfc, un soggiorno invernale costerà in media il 5,8% in più rispetto all’anno scorso. L’aumento più vistoso riguarda gli alberghi (+6,3% per la settimana bianca, +9,7% nei weekend e in alta stagione), ma si fanno sentire anche i rincari di scuole di sci (+4,9%), skipass (+4,1%) e ristorazione (+5,5%).
Per una settimana bianca, un adulto spenderà in media 1.545 euro; una famiglia di tre persone dovrà mettere in conto circa 4.017 euro (+6,3%). Un weekend sulla neve? Circa 622 euro per un adulto e 1.773 euro per una famiglia (+8,8%). “Il conto è salato”, ammette un albergatore di Madonna di Campiglio.
Sport sulla neve: sempre più italiani in pista
Nonostante tutto, saranno 4,3 milioni gli italiani che si dedicheranno agli sport invernali nella stagione ormai alle porte, con un aumento del 2,6% rispetto al 2024. Tra loro, 108mila si avvicineranno per la prima volta allo sci, allo snowboard o alle ciaspole. Crescono soprattutto lo scialpinismo (+15,2%) e lo sci di fondo (+14,8%), segno che la passione per la montagna non si spegne, anche tra i più giovani.
Le mete più amate: Cortina sempre sul podio
Anche quest’anno la regina delle piste resta lei: Cortina d’Ampezzo guida la classifica Jfc con 6.571 voti. Dietro di lei ci sono Madonna di Campiglio (6.525 voti) e Livigno (6.150). Madonna di Campiglio si aggiudica il primato per le “migliori piste” e come località family, Livigno si distingue per la sua anima “green”, Moena per l’accessibilità e Courmayeur per l’accoglienza alberghiera.
Tra i comprensori, spicca la SkiArea Madonna di Campiglio, davanti a Val di Fassa e Alta Badia. La Val Gardena è premiata per le “migliori piste”, mentre il Cervino Ski Paradise vince il riconoscimento per la migliore “garanzia di neve”.
In crescita anche Courmayeur (5.998 voti), Canazei (5.678), Cervinia (5.623), Bormio (5.040), Sestriere (4.910), Ponte di Legno/Passo del Tonale (4.617), Asiago (4.609), Andalo (4.305) e Ortisei (4.229). Un quadro variegato che racconta una montagna italiana viva e in continuo movimento.
In sintesi – o meglio, senza giri di parole – la stagione della neve si annuncia con molti stranieri in arrivo e prezzi in salita. Gli italiani restano fedeli alle vette, ma con un po’ più di prudenza.