Managua, 5 novembre 2025 – Viaggiare in Nicaragua significa immergersi in un mix di spiagge caraibiche, vulcani maestosi e città coloniali piene di storia. Ma non basta: qui bisogna anche destreggiarsi tra mezzi di trasporto diversi, prezzi che cambiano e qualche imprevisto sempre dietro l’angolo. Chi arriva dall’Europa o dagli Stati Uniti atterra quasi sempre al Managua International Airport, il principale scalo del Paese e base di partenza per scoprire le mete più amate dai turisti. Da qui ogni spostamento – che sia verso le Corn Islands, Granada o León – richiede una scelta ben precisa: volo interno, autobus, taxi, auto a noleggio o, in certi casi, una barca.
Tra aerei e aeroporti: come spostarsi in Nicaragua
Il cuore del traffico aereo nazionale è proprio il Managua International Airport. Da qui decollano i voli della compagnia locale La Costeña, che collega le principali destinazioni interne come Bluefields, le Corn Islands, Ometepe e Puerto Cabezas. Gli aeroporti più piccoli spesso sono poco più di piste sterrate ai margini dei paesi, come a Siuna o Waspám. A San Juan de Nicaragua, invece, si arriva solo attraversando la baia in barca, un dettaglio che sorprende molti viaggiatori al primo viaggio.
I voli interni si fanno con piccoli aerei monomotore, quindi il peso dei bagagli conta: meglio portare il minimo indispensabile nel bagaglio a mano. I prezzi si aggirano tra i 100 e i 200 dollari a tratta, con voli che durano generalmente meno di un’ora. Se il tempo si mette male, i voli vengono sospesi: non succede spesso, ma può capitare. All’arrivo, i taxi ufficiali aspettano fuori dagli aeroporti, chiedendo circa 20-25 dollari per raggiungere le destinazioni principali.
Autobus locali: il modo più economico per spostarsi
Se si viaggia con il portafogli un po’ stretto, gli autobus interurbani sono la scelta più diffusa. Spesso si tratta dei vecchi scuolabus americani, i famosi “Bluebird”, che però non hanno scomparti per i bagagli. Meglio tenere lo zaino vicino, magari accanto ai sacchi di riso e fagioli che riempiono il retro. Le tariffe sono bassissime – anche solo 2 dollari per tratte lunghe – ma i viaggi possono essere lunghi e pieni di cambi.
I terminal degli autobus sono spesso caotici e si trovano vicino ai mercati cittadini. Chi non parla spagnolo può affidarsi ai “voceros”, gli addetti che gridano le destinazioni: basta dire il nome del posto e si viene indirizzati al bus giusto. Attenzione a non confondere “expreso” (più veloce) con “ordinario” (con più fermate), perché può fare una bella differenza sul tempo di viaggio.
Shuttle privati e auto a noleggio: più comfort e libertà
Molti hotel organizzano shuttle privati, più veloci e comodi degli autobus pubblici, con aria condizionata e posti garantiti. I prezzi vanno dai 25 agli 80 dollari a persona per tratte dirette. Un’altra opzione è noleggiare un’auto: fuori da Managua il traffico è scarso e guidare non è difficile. Serve la patente valida e una carta di credito; quasi sempre l’età minima richiesta è 25 anni.
Noleggiare un’auto direttamente in aeroporto costa circa il 15% in più rispetto agli uffici in città. Le tariffe variano, ma spesso conviene prendere la macchina in città e restituirla in aeroporto, pagando un piccolo extra. Si guida a destra e il limite massimo è 100 km/h.
Taxi collettivi e app: occhio alle tariffe
I taxi sono ovunque, anche nelle zone rurali. Non hanno tassametro: il prezzo va sempre concordato prima di salire. A Managua c’è l’app Aventón, ma fuori dalla capitale non è molto diffusa. La maggior parte dei taxi funziona come “colectivo”: si condividono le corse con altri passeggeri che salgono e scendono lungo il tragitto. Per un servizio diretto si paga un supplemento.
Le tariffe in città sono basse – tra 0,50 e 0,70 dollari – ma salgono di notte. Tra città si spendono circa 10 dollari ogni 20 km. Ai valichi di frontiera i prezzi schizzano in alto: meglio chiedere a un locale quanto dovrebbe costare la corsa prima di partire.
Barche e pangas: viaggiare sull’acqua
Molti posti lungo la costa si raggiungono solo via mare. Le “pangas”, piccole barche a motore, collegano isole e villaggi, con tariffe tra i 6 e gli 8 dollari l’ora per i tragitti pubblici. Per un’imbarcazione privata si arriva anche a 100 dollari l’ora (fino a sei persone). Sul Pacifico trovare una barca è facile ma costoso; sull’Atlantico è più complicato. Sul Río San Juan ci sono servizi regolari ed “expresos”, più veloci ma un po’ più cari.
Biciclette: pedalare tra vulcani e spiagge
La bici è molto usata dai nicaraguensi e piace anche ai cicloturisti stranieri, grazie alle strade lisce e poco trafficate (salvo che nelle zone montuose del nord). Noleggiarla è facile solo nelle città turistiche come Granada, León o Ometepe; costa tra i 5 e i 7 dollari al giorno. Comprare una bici nuova costa poco meno di 100 dollari, ma la qualità non è alta.
Chi vuole rivenderla prima di partire trova bacheche nei caffè frequentati da viaggiatori; oppure può provare nei negozi di noleggio, anche se il guadagno sarà minimo.
In Nicaragua, insomma, ogni spostamento è una piccola avventura: tra autobus affollati, taxi condivisi e voli su aerei minuscoli, la scelta del mezzo diventa parte del viaggio.