Zurigo, 8 novembre 2025 – Visitare la Svizzera può sembrare una passeggiata, ma chi mette piede per la prima volta – attratto dai suoi paesaggi alpini o dalla fama di efficienza – si accorge presto che il Paese ha le sue regole e abitudini ben precise. Tra treni che partono al secondo, città impeccabili e una natura da cartolina, c’è però qualche dettaglio da non sottovalutare. Ecco qualche consiglio pratico raccolto da chi in Svizzera ci vive da tempo.
Viaggiare in Svizzera: trasporti e alloggi, cosa sapere
La Svizzera è piccola, ma i suoi panorami cambiano continuamente: dalle metropoli come Ginevra e Zurigo ai piccoli paesi di montagna, tra laghi e valli. La rete di trasporti pubblici è tra le più efficienti d’Europa. È possibile visitare il centro di una città al mattino, attraversare un lago a mezzogiorno e salire su un sentiero alpino nel pomeriggio. “Il treno è sicuramente il modo migliore per muoversi”, dice un pendolare alla stazione di Berna. “Consiglio di scaricare l’app delle ferrovie SBB: con i Supersaver Tickets si risparmia parecchio se si prenota in anticipo”.
Anche per gli alloggi, è meglio muoversi con largo anticipo. Non solo nelle città o località famose come Zermatt o Interlaken, ma anche nei rifugi di montagna. “Un posto letto in dormitorio può finire settimane prima”, racconta una guida alpina di Grindelwald. In quota, spesso è necessario portare il sacco lenzuolo.
Clima e abbigliamento: prepararsi a tutto
Il clima in Svizzera segue le stagioni, ma con qualche sorpresa. L’estate può essere calda, ma i temporali improvvisi non sono rari. In montagna, la neve può fare capolino anche ad agosto. “Meglio portare un po’ di tutto”, suggerisce il servizio meteorologico federale, che offre previsioni dettagliate per ogni zona. Un consiglio pratico: scarpe robuste e vestiti a strati non devono mai mancare.
Prezzi svizzeri: come non farsi sorprendere
La Svizzera è cara, non è un segreto. Dai ristoranti agli hotel, passando per i trasporti, i costi possono spiazzare chi arriva da fuori. “Bisogna metterlo in conto”, confessa una turista italiana a Lucerna, “ma quando ti trovi davanti al panorama del Vierwaldstättersee capisci che ne vale la pena”. Esistono però pass giornalieri e abbonamenti che aiutano a risparmiare sui mezzi pubblici.
Lingue e nomi: le sfumature da rispettare
La Svizzera è un mosaico di lingue: tedesco, francese, italiano e romancio dividono il Paese in zone ben precise. Parlare di “zona francese” o “tedesca” può non piacere: meglio dire “Svizzera francofona” o “Svizzera tedesca”. Tra gli svizzeri, non tutti parlano più lingue. “A Friburgo si passa dal francese allo svizzero tedesco in pochi chilometri”, racconta un insegnante locale, “ma in campagna spesso si parla solo la lingua del posto”.
Occhio anche ai nomi dei luoghi: chiamare il Lago di Ginevra “Lac Léman” farà piacere a un abitante di Losanna. Lo stesso vale per il Vierwaldstättersee (Lago dei Quattro Cantoni) o il Bodensee (Lago di Costanza).
Mangiare e bere: qualche regola non scritta
Sedersi a tavola in Svizzera vuol dire rispettare alcune abitudini. Con la fondue, ad esempio, si beve solo vino bianco locale – il Chasselas è il più diffuso – o al massimo un bicchierino di schnapps. “L’acqua con la fondue? Meglio evitare”, scherza un ristoratore di Vevey, “dicono che faccia solidificare il formaggio nello stomaco”. In realtà, l’acqua del rubinetto è ottima ovunque. Portare una borraccia e riempirla alle fontane è una cosa comune. Nei ristoranti però, spesso l’acqua non viene servita gratis.
Per le mance, non sono obbligatorie. Lasciare qualcosa in più è apprezzato solo se il servizio è stato buono; nei bar basta pagare il conto.
Sicurezza e rispetto: qualche attenzione in più
La Svizzera è sicura, ma qualche precauzione serve. Nei treni dall’aeroporto, ad esempio, tenete d’occhio i bagagli: qualche furto capita anche qui. In montagna, invece, la prudenza è d’obbligo: scarpe adatte, previsioni meteo aggiornate e rispetto dei sentieri sono regole base. Il numero d’emergenza per il soccorso alpino – 1414 – va salvato sul cellulare. E se incontrate mucche con i vitelli? Meglio stare alla larga: qualche escursionista ha avuto brutte sorprese.
Svizzera: un viaggio tra regole e libertà
Insomma, vivere o viaggiare in Svizzera vuol dire fare attenzione a piccoli dettagli che fanno la differenza: dalla puntualità dei treni alla precisione nei nomi, dal rispetto delle lingue locali alla cura per l’ambiente. Solo così si capisce davvero cosa rende speciale questo Paese. Anche se, come dicono quelli che ci abitano da anni, “all’inizio sembra tutto complicato… poi non vorresti più andartene”.