Vance avverte: “Shutdown in corso, il Ringraziamento a rischio disastro”

Vance avverte: “Shutdown in corso, il Ringraziamento a rischio disastro”

Vance avverte: “Shutdown in corso, il Ringraziamento a rischio disastro”

Simona Carlini

9 Novembre 2025

NEW YORK, 9 novembre 2025 – Il Natale americano rischia di saltare per colpa dei trasporti. A lanciare l’allarme sono stati nelle ultime ore JD Vance, vicepresidente degli Stati Uniti, e Sean Duffy, segretario ai Trasporti. I due esponenti dell’amministrazione Trump avvertono: milioni di persone potrebbero trovarsi davanti a un vero “disastro” nei viaggi per il Giorno del Ringraziamento, che quest’anno cade il 27 novembre. Il problema? Ancora nessuna soluzione per la crisi che sta mettendo in ginocchio il settore dei trasporti, in particolare le ferrovie.

Ferrovie in crisi: il rischio blocco è concreto

La tensione, spiegano fonti dalla Casa Bianca, nasce da una trattativa ferma tra le maggiori compagnie ferroviarie e i sindacati. Da settimane si susseguono incontri senza risultati: al centro del contendere ci sono richieste di aumenti salariali e condizioni di lavoro migliori. “Se non si trova un accordo nei prossimi giorni, rischiamo il blocco proprio nel momento più critico dell’anno”, ha detto Duffy in conferenza stampa a Washington, poco dopo le 10 del mattino.

Secondo i dati del Dipartimento dei Trasporti, oltre 55 milioni di americani si metteranno in viaggio per il Thanksgiving. Di questi, circa 2,5 milioni prenderanno il treno a lunga distanza, mentre la maggioranza si sposterà in auto o in aereo. “Un blocco delle ferrovie avrebbe effetti a catena su tutto il sistema”, ha aggiunto Duffy, sottolineando che anche la consegna delle merci rischia di subire rallentamenti pesanti.

Vertenza sindacale: la posta in gioco

Al centro della vertenza ci sono le richieste dei sindacati più rappresentativi, come la Brotherhood of Locomotive Engineers and Trainmen e la SMART Transportation Division. I lavoratori chiedono un aumento degli stipendi per compensare l’inflazione, che negli Usa ha superato il 3% su base annua, e una revisione dei turni, definiti “insostenibili” da molti macchinisti. “Non possiamo andare avanti così: servono risposte chiare”, ha detto Eddie Hall, portavoce della Brotherhood, durante un presidio davanti alla sede di Amtrak a New York.

Le compagnie, dal canto loro, dicono di voler trovare un accordo ma chiedono tempo per valutare le conseguenze economiche delle richieste. “Sappiamo che i nostri dipendenti stanno attraversando un momento difficile”, ha spiegato un portavoce di Union Pacific, “ma dobbiamo anche mantenere in piedi il sistema”.

Viaggi e consegne a rischio per le feste

Lo spettro dello sciopero o di un blocco improvviso preoccupa non solo chi deve spostarsi per le festività, ma anche le aziende che usano i treni per trasportare le merci. Secondo la National Retail Federation, un fermo delle ferrovie potrebbe ritardare le forniture proprio nel momento caldo dello shopping natalizio. “Siamo molto preoccupati”, ha detto Karen Smith, responsabile logistica di una catena di grandi magazzini nel New Jersey. “Abbiamo già visto cosa succede quando arrivano ritardi: scaffali vuoti e clienti delusi”.

Anche le compagnie aeree tengono d’occhio la situazione. Se i treni si bloccano, si teme un aumento improvviso della domanda per i voli interni, con possibili rincari e difficoltà a trovare posti disponibili. “Stiamo preparando piani d’emergenza”, ha detto un dirigente di Delta Airlines.

La Casa Bianca spinge per una soluzione veloce

Il vicepresidente Vance ha chiesto al Congresso di muoversi in fretta per evitare il blocco. “Non possiamo permettere che milioni di famiglie restino bloccate o che le merci non arrivino a destinazione”, ha detto Vance davanti alla Casa Bianca, parlando con i giornalisti. Il presidente Trump, impegnato in incontri bilaterali all’estero, ha già incaricato i suoi collaboratori di seguire da vicino la situazione.

Fonti interne all’amministrazione segnalano che nelle prossime ore potrebbe essere convocato un tavolo straordinario con governo, sindacati e aziende. L’obiettivo è evitare lo sciopero e garantire che i servizi restino regolari almeno fino alla fine delle feste.

Tra incertezza e attesa, cresce la tensione

Intanto, nelle stazioni di New York e Chicago si respira un’aria di nervosismo. “Ho preso il biglietto settimane fa, ma adesso temo che tutto salti”, racconta John Miller, impiegato del Queens che deve raggiungere la famiglia in Ohio. Sui social si moltiplicano messaggi di preoccupazione: molti cercano aggiornamenti e alternative per muoversi.

Per ora nessuna decisione definitiva è arrivata. Ma il conto alla rovescia per il Thanksgiving è partito. E con lui aumenta l’ansia: milioni di americani aspettano risposte per non vedere compromesso il loro Natale.

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