Il treno dei sogni: sei ore per rivoluzionare i tuoi viaggi in Europa

Il treno dei sogni: sei ore per rivoluzionare i tuoi viaggi in Europa

Il treno dei sogni: sei ore per rivoluzionare i tuoi viaggi in Europa

Silvana Lopez

10 Novembre 2025

Roma, 10 novembre 2025 – Viaggiare in treno da Roma a Monaco di Baviera in sole sei ore non sarà più un sogno, ma una realtà concreta entro il 2040. Oggi a Bruxelles, la Commissione Europea ha presentato un pacchetto di misure per costruire una rete ferroviaria ad alta velocità che collegherà le principali città europee come mai prima d’ora. L’obiettivo è chiaro: rendere il treno una valida alternativa all’aereo sulle tratte medio-brevi e tagliare drasticamente le emissioni di CO₂, spingendo così la transizione verde e rafforzando i legami economici tra gli Stati membri.

Alta velocità europea: le capitali più vicine

Il progetto rientra nel più ampio piano TEN-T (Trans-European Transport Network) e nel nuovo Piano d’Azione per l’Alta Velocità Ferroviaria. La Commissione spiega che la futura “TAV europea” nascerà unendo nuove linee a quelle già esistenti, con l’obiettivo di collegare capitali e grandi città da nord a sud e da est a ovest. Non solo: saranno coinvolti anche i Paesi che aspirano a entrare nell’Unione.

Tra i collegamenti più importanti c’è proprio la Roma–Monaco, che si potrà percorrere in circa sei ore. Oggi, invece, il viaggio dura almeno dieci ore, spesso con cambi poco comodi. Ma non finisce qui: si potrà viaggiare da Berlino a Vienna in quattro ore e mezza (oggi ci vogliono più di otto), da Sofia ad Atene in sei ore invece di tredici, e da Madrid a Lisbona in tre ore, a fronte delle attuali nove.

Il treno sfida l’aereo: più veloce, più verde

Il vicepresidente della Commissione, Raffaele Fitto, ha definito il piano “un passo avanti decisivo per un’Europa più unita ed efficiente”. Ha sottolineato l’importanza economica e sociale dell’iniziativa. “Vogliamo che il treno diventi l’alternativa preferita ai voli a corto raggio”, ha detto Fitto, “offrendo collegamenti diretti tra centri città e prezzi più accessibili”.

Anche il commissario europeo ai Trasporti sostenibili, Apostolos Tzitzikostas, ha ricordato che oggi la maggior parte dei circa 12.000 km di linee ad alta velocità si concentra solo in pochi Paesi: Italia, Francia, Germania e Spagna. In Europa centrale e orientale, invece, la rete è ancora scarsa. Il nuovo piano punta a colmare questo gap, con investimenti fino a 550 miliardi di euro entro il 2040. Secondo la Commissione, i benefici sociali potrebbero arrivare a 200 miliardi di euro.

Biglietto unico europeo: viaggiare senza pensieri

Un’altra novità in arrivo è il biglietto unico europeo, previsto già per il 2026. Sarà un sistema digitale che permetterà di prenotare viaggi transfrontalieri con un solo clic, combinando treni, autobus e aerei. “La priorità è far sì che i cittadini possano prenotare un viaggio completo, anche con più operatori, come se fosse un solo biglietto”, ha spiegato Tzitzikostas. Il sistema sarà “multimodale”, pensato per rendere più semplice l’esperienza di viaggio a milioni di europei.

Con il biglietto unico si potrà comprare in modo chiaro e semplice un intero percorso, indipendentemente dalla compagnia ferroviaria. L’obiettivo è rendere il treno più competitivo, favorire il turismo sostenibile e aumentare l’accessibilità per tutti i viaggiatori.

Investimenti per una mobilità più pulita

Il piano sarà accompagnato dal Sustainable Transport Investment Plan (STIP), che punta a coinvolgere fondi pubblici e privati per finanziare carburanti rinnovabili e tecnologie a basse emissioni. Secondo la Commissione, questa strategia aiuterà a costruire una mobilità più verde e integrata, in linea con gli obiettivi climatici dell’Unione.

Gli operatori ferroviari italiani guardano con interesse al progetto. “Siamo pronti a fare la nostra parte”, ha detto un portavoce di Trenitalia, “ma serviranno investimenti coordinati e una visione condivisa”. I prossimi mesi saranno decisivi per definire tempi, risorse e modalità di lavoro. Intanto, nei corridoi delle istituzioni europee, cresce la convinzione che questa volta il treno dell’alta velocità europea sia davvero pronto a partire.

Change privacy settings
×