Hanoi, 10 novembre 2025 – I parchi nazionali del Vietnam sono una delle esperienze più genuine e sorprendenti per chi visita il Paese. Qui, la natura si mostra in tutta la sua varietà: dalle foreste pluviali alle grotte più grandi del mondo. Il Vietnam vanta 34 aree protette, con montagne calcaree, spiagge incontaminate e giungle fitte dove i gibboni saltano tra le liane. Eppure, spesso il lato selvaggio del Paese resta in ombra, schiacciato dalla fama delle sue grandi città, Hanoi e Ho Chi Minh City.
Bach Ma: natura e tracce di un passato coloniale
A meno di un’ora da Hue e Danang, il Bach Ma National Park si estende dalle coste fino al confine con il Laos, toccando i 1450 metri del monte Bach Ma. Tra le rovine delle ville francesi costruite nel periodo coloniale – molte distrutte durante la guerra americana – si contano più di 1400 specie di piante e 132 mammiferi. Alcuni, come il raro saola e il muntjac gigante, sono stati scoperti solo negli anni Novanta. “Ci sono ancora ordigni inesplosi,” avverte una guida, “quindi è meglio non uscire dai sentieri segnati”. Cascate e punti panoramici sono perfetti per brevi escursioni e bagni rinfrescanti.
Phong Nha-Ke Bang: il regno delle grotte giganti
Nel cuore del Vietnam centrale, il Phong Nha-Ke Bang National Park è famoso per le sue colline frastagliate e i fiumi che scorrono in gole profonde. Ma il vero tesoro è sottoterra: la Hang Son Doong, una delle grotte più grandi al mondo, accessibile solo con spedizioni organizzate che superano i 3000 dollari per quattro giorni. Chi cerca qualcosa di più alla portata può optare per tour guidati nella grotta di Hang En, dove si trova persino una spiaggia sotterranea. “Entrarci è come scoprire un altro pianeta,” racconta un visitatore italiano appena uscito.
Bai Tu Long: baie silenziose e tramonti da sogno
A nord-est di Halong Bay, le isole di Bai Tu Long formano un parco nazionale meno affollato e più selvaggio rispetto alla vicina più famosa. Le crociere notturne navigano tra pinnacoli calcarei, fermandosi su spiagge isolate o per un giro in kayak tra le insenature. “Qui si respira ancora pace,” confida Linh, un barcaiolo del posto, mentre il sole cala dietro le isole. Il turismo di massa sembra lontano, almeno per ora.
Cuc Phuong: trekking nella foresta primordiale
Fondato nel 1962, il Cuc Phuong National Park si trova a tre ore da Hanoi ed è uno dei principali rifugi per la biodiversità vietnamita. Anche se la fauna è diminuita negli ultimi decenni, nel parco vivono ancora 336 specie di uccelli e 135 mammiferi. I sentieri vanno da brevi camminate fino alla “Grotta dell’Uomo Preistorico”, dove sono stati trovati resti umani di 7500 anni fa, a trekking più impegnativi verso villaggi Muong, con la possibilità di dormire presso famiglie locali.
Cat Tien: un paradiso per gli appassionati di birdwatching
Nel sud del Paese, il Cat Tien National Park copre oltre 180 mila acri di foresta pluviale. Qui si cammina o si pedala, ma soprattutto si cercano uccelli rari come la pernice dal collo arancione e il Siamese fireback. Gli animali più grandi – elefanti e leopardi – restano nascosti nella giungla, mentre gibboni e langur sono spesso avvistati durante le visite guidate all’alba. Nel fine settimana il parco si riempie; chi vuole tranquillità dovrebbe scegliere i giorni feriali.
Ba Be: laghi e villaggi tra le montagne del nord
Nel remoto nord del Vietnam, il Ba Be National Park offre paesaggi spettacolari tra montagne calcaree, valli profonde e foreste sempreverdi. Oltre 550 specie vegetali convivono con centinaia di animali e uccelli. Le escursioni in barca o a piedi portano a cascate, grotte e laghi nascosti. Dopo una giornata di trekking, molti viaggiatori scelgono l’ospitalità delle case tradizionali della minoranza Tay.
Cat Ba: la casa dei langur dorati
Sull’isola di Cat Ba, nell’omonimo parco nazionale, vivono poco più di 60 esemplari di langur dalla testa dorata, tra i primati più a rischio al mondo. I sentieri portano a punti panoramici come la cima Ngu Lam o al villaggio di Viet Hai, raggiungibile con una camminata impegnativa di nove chilometri. Qui si incontrano anche macachi, cervi e scoiattoli neri giganti.
Phu Quoc: spiagge protette e foresta tropicale
Nonostante il turismo in crescita – aeroporto internazionale, parchi tematici, funivia sul mare – l’isola di Phu Quoc conserva tre quarti del suo territorio coperto da foreste protette, riconosciute come riserva della biosfera UNESCO. Le spiagge dorate attirano chi cerca relax o snorkeling tra i coralli, mentre all’interno si scoprono pagode e cascate immerse nella giungla. Il modo migliore per esplorare? In moto o in bici lungo le strade sterrate del parco.
In Vietnam la natura non è solo sfondo: è la vera protagonista di un viaggio che sorprende chi decide di allontanarsi dalle rotte più battute.