Settimana cruciale: il governo Usa a rischio shutdown e le attese su manovra e trimestrali

Settimana cruciale: il governo Usa a rischio shutdown e le attese su manovra e trimestrali

Settimana cruciale: il governo Usa a rischio shutdown e le attese su manovra e trimestrali

Giulia Ruberti

11 Novembre 2025

Roma, 11 novembre 2025 – La settimana si apre sotto il segno della tensione e dell’incertezza. I mercati internazionali e la politica italiana si trovano a fare i conti con lo shutdown del governo Usa, il più lungo mai registrato negli Stati Uniti. Da Washington a Roma, fino alle principali piazze finanziarie europee, l’attenzione è altissima. La paralisi amministrativa americana, senza segnali di soluzione all’orizzonte, bloccherà ancora la pubblicazione di dati macroeconomici cruciali. Inflazione, prezzi alla produzione e vendite al dettaglio – indicatori fondamentali per capire la salute dell’economia Usa – resteranno fuori gioco almeno fino a nuovo avviso.

Shutdown Usa, mercati in stallo: cosa aspettarsi

Fonti del Dipartimento del Tesoro americano fanno sapere che la situazione “sta creando un clima di incertezza che pesa sulle decisioni di investimento e sulle mosse delle banche centrali”. La mancata uscita dei dati su inflazione e vendite al dettaglio priva chi opera sui mercati di riferimenti essenziali per capire le prossime mosse della Federal Reserve. “Senza numeri aggiornati – ammette un gestore di fondi di New York – si naviga un po’ al buio”. Qualche indicazione arriverà comunque: i dati Adp sull’occupazione privata e l’indice Nfib sulla fiducia delle piccole imprese verranno pubblicati regolarmente, offrendo almeno qualche spunto.

Borse europee tra prudenza e nervosismo

A Piazza Affari e nelle altre principali borse europee, la giornata di lunedì è cominciata all’insegna della cautela. Gli operatori hanno preferito aspettare segnali più chiari dagli Stati Uniti prima di prendere posizione. “Il rischio è che l’incertezza si traduca in volatilità”, spiega un analista di una grande banca milanese. Nel frattempo, l’euro si è mantenuto poco sopra quota 1,07 contro il dollaro, mentre lo spread tra Btp e Bund è rimasto stabile intorno ai 170 punti base. “Non si vede una fuga dagli asset italiani”, dice un trader romano, “ma la situazione resta delicata”.

Italia, la settimana decisiva: manovra e tensioni in Parlamento

Sul fronte interno, il governo Meloni si prepara a una settimana cruciale per la legge di bilancio. Il testo, atteso al Senato entro mercoledì sera, dovrà passare le prime votazioni senza intoppi. Fonti parlamentari parlano di “trattative serrate” tra maggioranza e opposizione su alcuni emendamenti chiave, soprattutto quelli sul taglio del cuneo fiscale e sulle misure a sostegno delle famiglie. “Siamo ottimisti di trovare un accordo”, ha detto il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo, dopo una riunione a Palazzo Madama. Ma non mancano segnali di tensione: alcuni senatori di Forza Italia chiedono modifiche sulle pensioni minime, mentre il Partito Democratico spinge per più risorse sulla sanità.

Occhi puntati su BCE e dati europei

Mentre si svolgono queste vicende, la settimana sarà segnata anche da appuntamenti importanti sul fronte europeo. Giovedì usciranno le nuove previsioni economiche della Commissione Ue. Gli esperti si aspettano un taglio alle stime di crescita per l’area euro, dopo i dati deboli arrivati da Germania e Francia. Venerdì, invece, sarà il giorno dei dati sulla produzione industriale dell’Eurozona, numeri che potrebbero influenzare le prossime mosse della Banca Centrale Europea. “La BCE dovrà andare piano”, commenta un economista romano, “perché il rischio di recessione non è ancora scampato”.

Mercati in attesa, prudenza e tensione

In questo scenario complesso, gli investitori mantengono un atteggiamento prudente. “Finché lo shutdown americano non si sbloccherà – confida un gestore a Milano – sarà dura vedere movimenti decisi sui mercati”. Nel frattempo, le imprese italiane osservano con attenzione l’evolversi della situazione oltreoceano: molte esportazioni dipendono dalla domanda Usa e un rallentamento prolungato potrebbe avere effetti a catena. Solo allora, forse, si capirà se questa settimana sarà un punto di svolta o resterà un’altra parentesi d’incertezza in un autunno già pieno di dubbi.

Change privacy settings
×