I passaporti più potenti al mondo secondo l’Henley Passport Index

I passaporti più potenti al mondo secondo l'Henley Passport Index

I passaporti più potenti al mondo secondo l'Henley Passport Index

Giulia Ruberti

13 Novembre 2025

Roma, 13 novembre 2025 – Per la prima volta in vent’anni, il passaporto statunitense esce dalla top ten dei documenti più “potenti” al mondo. Lo rivela il nuovo Henley Passport Index 2025, pubblicato oggi. Gli Stati Uniti scivolano al dodicesimo posto, a pari merito con la Malesia, segnando un cambiamento importante nel panorama della mobilità globale.

Stati Uniti fuori dalla top ten: un segnale che cambia le regole del gioco

L’Henley Passport Index si basa sui dati dell’International Air Transport Association (IATA) e analizza 199 passaporti, valutando quante destinazioni si possono raggiungere senza bisogno di visto. Nel 2025, i cittadini americani possono entrare senza visto in 184 paesi su 227. Un numero alto, certo, ma non più sufficiente per restare tra i primi dieci. L’anno scorso gli USA erano al settimo posto, a luglio al decimo, ora il sorpasso è definitivo.

Christian H. Kaelin, presidente di Henley & Partners, commenta: “Non si tratta solo di un cambio in classifica, ma di un vero segnale di come sta cambiando la mobilità globale e il soft power”. Kaelin sottolinea come “i paesi che puntano su apertura e collaborazione stanno guadagnando terreno, mentre chi si affida a vecchi privilegi perde posizioni”.

Cina in crescita, Regno Unito perde terreno

Non solo gli Stati Uniti perdono posizioni. Anche il passaporto britannico è scivolato dal sesto all’ottavo posto in un anno. Per molti analisti, dietro questo calo ci sono le conseguenze della Brexit e le nuove norme sull’immigrazione introdotte da Londra.

A fare da contraltare è la Cina, che continua a salire. Nel 2015 era solo al 94° posto; oggi è 64°. Merito di diversi accordi con Russia, Stati del Golfo, paesi dell’America Latina e alcune nazioni europee. Il report spiega che questa crescita “riflette la strategia di Pechino di rafforzare la propria presenza nel mondo anche tramite la mobilità dei suoi cittadini”.

Emirati Arabi Uniti, boom negli ultimi dieci anni

Tra i grandi protagonisti dell’ultimo decennio ci sono gli Emirati Arabi Uniti. Hanno guadagnato 34 posizioni dal 2015 e ora sono all’ottavo posto. Il merito va a una politica estera basata sulla cooperazione e a numerosi accordi di esenzione dal visto con paesi chiave in Europa, Asia e America.

Il report sottolinea come “saper negoziare accordi di viaggio sia diventato uno strumento chiave per aumentare l’influenza internazionale”. Gli Emirati garantiscono ai loro cittadini accesso senza visto a 182 destinazioni.

Italia solida in vetta alla classifica

E l’Italia? Nel nuovo indice, il passaporto italiano resta tra i più forti al mondo. I cittadini possono viaggiare senza visto in 190 paesi su 227. Un dato che conferma la solidità delle relazioni diplomatiche italiane e la buona reputazione del documento.

Fonti del Ministero degli Esteri spiegano che “la libertà di movimento garantita dal passaporto italiano nasce da una lunga tradizione di accordi bilaterali e multilaterali”. Un vantaggio importante, sia per chi viaggia per lavoro sia per turismo.

Mobilità globale in continuo movimento

Il quadro che emerge è quello di una mobilità internazionale che cambia velocemente. I dati dell’Henley Passport Index mostrano come la forza di un passaporto non dipenda solo dalla potenza economica o militare di un paese, ma anche dalla sua capacità di dialogare e stringere accordi con gli altri.

“Il passaporto – spiega Kaelin – è lo specchio della posizione internazionale di uno Stato”. Ma, come dimostra il caso degli Stati Uniti, nessun posto è garantito per sempre. In questo senso, la libertà di viaggiare è uno dei segnali più chiari dei cambiamenti geopolitici in atto.

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