Tbilisi, 14 novembre 2025 – La Georgia si trova tra le vette innevate del Grande Caucaso e le rive del Mar Nero, un crocevia unico tra Europa e Asia. Con poco più di 69mila chilometri quadrati, questo Paese sorprende per i suoi paesaggi variegati, le città antiche e tradizioni che affondano le radici nel tempo. Viaggiare qui richiede pazienza: strade strette e collegamenti non sempre facili obbligano a scelte oculate. Ma basta scegliere bene le tappe per scoprire il meglio di questa terra sospesa tra due mondi.
Tbilisi: il cuore pulsante tra antico e nuovo
La capitale, Tbilisi, accoglie con un labirinto di vicoli nell’Old Town, le cupole delle antiche terme sulfuree e uno skyline che mescola chiese medievali e palazzi sovietici. Il fiume Mtkvari divide la città a metà, mentre la funivia verso la collina di Sololaki regala una vista che abbraccia la fortezza di Narikala e la statua della Madre Georgia. “Qui si mangia bene ovunque, ma per i ristoranti migliori conviene prenotare con largo anticipo, soprattutto d’estate”, confida un cameriere del famoso Barbarestan. La sera, i locali di Keto and Kote o Azarphesha si animano con calici di vino e piatti tipici. Tbilisi è anche il punto di partenza ideale per escursioni giornaliere nel cuore del Paese.
Batumi: la riviera sul Mar Nero
A ovest, Batumi si mostra come la “Dubai georgiana”, con i suoi grattacieli luccicanti e una lunga passeggiata sul mare. In estate, diventa la capitale del divertimento: tanti abitanti di Tbilisi si spostano qui per le spiagge e la vita notturna. Il centro storico conserva un’atmosfera ottocentesca, mentre poco fuori si trovano sentieri per trekking e rafting nella regione autonoma dell’Adjara. “Le spiagge migliori? Verso sud, quasi al confine con la Turchia”, suggerisce un bagnino del posto.
Kutaisi: la porta verso la natura
Nel cuore della Georgia, Kutaisi è diventata la base per chi vuole esplorare canyon, monasteri e paesaggi ancora selvaggi. Il traffico low-cost sull’aeroporto “David the Builder” ha portato qui viaggiatori da tutta Europa. Nei dintorni ci sono il canyon di Martvili, quello di Okatse, il monastero di Gelati e le cittadine post-sovietiche di Tskaltubo e Chiatura. “Da qui puoi arrivare ovunque in poche ore”, racconta un gestore di ostello nel centro.
Stepantsminda: la porta dell’Alto Caucaso
Lungo la spettacolare Strada Militare Georgiana si arriva a Stepantsminda (detta anche Kazbegi), quasi al confine con la Russia. Qui domina la chiesa di Tsminda Sameba, che si staglia contro il ghiacciaio del monte Kazbek. “Venite all’alba o al tramonto: la luce cambia tutto e c’è silenzio”, consiglia una guida locale. Il traffico pesante ha un po’ rovinato l’atmosfera della strada, ma il fascino del posto resta intatto.
Svaneti: le montagne più alte
Chi cerca i paesaggi più belli trova in Svaneti la meta perfetta. Qui svetta lo Shkhara, la cima più alta del Paese (5068 metri), sopra il villaggio di Ushguli. Il trekking da Mestia a Ushguli dura quattro giorni, con una notte in un villaggio diverso. “Il modo più veloce per arrivarci è il volo giornaliero Vanilla Sky da Tbilisi a Mestia”, spiega un operatore turistico.
Vardzia: il monastero nella roccia
Tra i luoghi sacri della Georgia, il monastero rupestre di Vardzia colpisce per i suoi tredici piani scavati nella montagna e le oltre 400 stanze. La strada che porta da Akhaltsikhe è un susseguirsi di curve e panorami mozzafiato. Alcune grotte si visitano solo con una guida locale, da prenotare all’ingresso.
Sighnaghi: la patria del vino georgiano
Adagiata su una collina nella regione del Kakheti, Sighnaghi ricorda la Toscana con i suoi tetti rossi e le strade acciottolate. Il museo cittadino ospita opere di Niko Pirosmani, pittore simbolo della Georgia. Ma sono i wine bar a fare la differenza: qui si assaggiano i vini prodotti nei vigneti intorno al paese. “Per un pranzo semplice e genuino basta chiamare in anticipo al Lost Ridge Inn, poco fuori dal centro”, consiglia una ristoratrice.
Mtskheta: spiritualità a due passi da Tbilisi
A pochi chilometri dalla capitale, l’antica capitale Mtskheta sorge dove si incontrano due fiumi. Qui avvenne la conversione al cristianesimo nel IV secolo, ricordata dalla chiesa di Jvari, che domina la città dall’alto. Nel centro spicca la cattedrale di Svetiskhoveli, risalente all’XI secolo. Basta una sosta di poche ore per portarsi a casa un ricordo indelebile.
Borjomi: terme nel verde
Nascosta tra le colline del Piccolo Caucaso, la cittadina termale di Borjomi è famosa per l’acqua minerale che un tempo arrivava in tutta l’ex Unione Sovietica. Il parco centrale invita a passeggiate lungo il fiume e a rilassarsi nelle piscine termali immerse nel verde. Da qui partono sentieri per il parco nazionale Borjomi-Kharagauli e una ferrovia panoramica porta fino alla località alpina di Bakuriani.
Un viaggio in Georgia, tra città vivaci, montagne imponenti e villaggi che sembrano fermi nel tempo, è un’esperienza che resta nel cuore. Forse è proprio nella sua varietà, nei contrasti forti, che si nasconde il suo fascino senza fine.