Scoprire Marrakesh: 9 luoghi sorprendenti da non perdere

Scoprire Marrakesh: 9 luoghi sorprendenti da non perdere

Scoprire Marrakesh: 9 luoghi sorprendenti da non perdere

Luca Mangano

15 Novembre 2025

Marrakesh, 15 novembre 2025 – Marrakesh non smette mai di stupire, sia per chi la visita per la prima volta, sia per chi ci torna da anni. Nel cuore del Marocco, la città si anima ogni giorno sotto un cielo limpido, tra palazzi color pesca e oro e il continuo via vai della Djemaa El Fna, la piazza principale che non si ferma mai. Ma oltre ai luoghi più famosi, Marrakesh nasconde angoli meno conosciuti, spesso ignorati anche dai viaggiatori più navigati. Qui, il caso e la curiosità diventano le vere guide.

Cactus Thiemann: un mondo di cactus giganti

A una ventina di minuti dal centro, verso la periferia, si trova il sorprendente Cactus Thiemann. Più di 150 tipi di cactus, alcuni alti come palazzi, si stagliano contro le montagne dell’Atlante. Questa piantagione, la più grande d’Africa, fu creata negli anni Sessanta dall’ingegnere tedesco Hans Thiemann. “I colori dei fiori sembrano quasi irreali”, racconta Ahmed, nipote di Thiemann e oggi a capo della tenuta. Dal gennaio 2026, le visite saranno solo su prenotazione (biglietto: 120 dirham). L’ingresso è nascosto e non facile da trovare: meglio affidarsi a un autista che conosca bene la zona.

Amal Center: più di un ristorante, un progetto di solidarietà

Nel quartiere di Gueliz, tra alberi e cortili soleggiati, il Centro Amal non è solo un posto dove mangiare. Nato dall’incontro di Nora Belahcen Fitzgerald con una mamma sola e in difficoltà, oggi il centro è un punto di riferimento per l’inclusione delle donne. “Qui impariamo a cucinare e a lavorare”, spiega Fatima, una delle donne che partecipa ai corsi. Oltre al ristorante, si possono prenotare lezioni di cucina marocchina per imparare a fare tajine e couscous.

Sidi Ghanem: il volto moderno di Marrakesh

Se cercate il lato più contemporaneo della città, il distretto industriale di Sidi Ghanem è tappa obbligata. A circa quattro chilometri dal centro, tra officine e magazzini, si trovano laboratori di ceramica come LRNCE, profumerie artigianali come Les Sens de Marrakech e negozi di candele come Cote Bougie. “Qui si respira creatività”, racconta Youssef, designer locale. Un taxi andata e ritorno resta la soluzione più comoda.

Mellah: tra storia e memoria

Passeggiando nella mellah, l’antico quartiere ebraico, sembra di fare un salto indietro nel tempo. La Sinagoga Slat al-Azama, fondata nel 1492, è ancora attiva; poco distante si trova il cimitero Miaara, con tombe bianche e stelle di David scolpite nella pietra. Il mercato locale è famoso per i tessuti. “Qui ogni pietra racconta una storia”, dice Rachel, guida del posto.

Riad Yima: arte pop nel cuore della medina

Nel labirinto della medina, il coloratissimo Riad Yima è la casa-galleria dell’artista Hassan Hajjaj. Chiamato l’Andy Warhol di Marrakesh, Hajjaj espone fotografie pop e oggetti d’arte in uno spazio che sembra uscito da una delle sue opere. “Voglio che la gente tocchi, provi, viva l’arte”, ha raccontato durante una visita.

Mechoui Alley: il sapore autentico dietro il mercato delle olive

Dietro il mercato delle olive c’è una stradina dove si sente il profumo della carne arrosto: è la Mechoui Alley. Qui si cucina il mechoui, l’agnello cotto lentamente in fosse sotto terra, seguendo la tradizione. I banconi sono gestiti da famiglie da generazioni; il menu è semplice: tanjia, mechoui e testa d’agnello arrosto. “La carne si scioglie in bocca”, assicura Hassan, uno dei cuochi.

Dar Bellarj: un’oasi culturale nascosta

A pochi passi dalla Medersa Ali Ben Youssef, il centro culturale Dar Bellarj offre una pausa dal caos dei souq. Mostre temporanee su tatuaggi amazigh, ritratti fotografici e tessiture locali animano le sale affacciate sul cortile interno. “È un posto dove scoprire tradizioni ancora vive”, racconta Samira, curatrice delle esposizioni.

Amizmiz: il villaggio berbero ai piedi dell’Atlante

A circa 50 chilometri da Marrakesh, il villaggio amazigh di Amizmiz regala un cambio di ritmo. Il martedì è giorno di mercato: artigiani e contadini dalle montagne arrivano a vendere spezie e prodotti del territorio. “Si respira un’altra aria”, racconta Mohamed, agricoltore locale. Intorno ci sono sentieri ideali per passeggiate tra ulivi e montagne innevate.

Riad Farnatchi: i sapori antichi della medina

Nel ristorante Le Trou au Mur, dentro il Riad Farnatchi, la cucina marocchina riscopre sapori dimenticati. Piatti come tihane (interiora ripiene), mechoui cotto nel forno a legna e pesce con vermicelli e limone conservato raccontano storie lontane dal solito tajine. “Vogliamo riportare in tavola le ricette delle nonne”, dicono i proprietari.

Marrakesh resta così: una città dove perdersi è spesso il modo migliore per scoprire qualcosa di nuovo – tra cactus giganti, mercati nascosti e cortili pieni di storie.

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