Scopri le 5 strade mozzafiato del Marocco da percorrere in auto

Scopri le 5 strade mozzafiato del Marocco da percorrere in auto

Scopri le 5 strade mozzafiato del Marocco da percorrere in auto

Luca Mangano

16 Novembre 2025

Marrakesh, 16 novembre 2025 – Guidare in Marocco vuol dire attraversare paesaggi che cambiano in un attimo: dalle coste dell’Atlantico alle dune del Sahara, passando per montagne e gole spettacolari. Negli ultimi anni sempre più turisti scelgono l’auto per scoprire il Paese, attratti dalla libertà di fermarsi dove vogliono e di esplorare villaggi lontani. Ma guidare qui non è una passeggiata: nelle città il traffico è caotico, le strade di montagna hanno curve a picco e gli stili di guida possono sorprendere. Chi però si mette al volante porta a casa ricordi indelebili.

Le gole del Dadès: rocce e villaggi berberi da sogno

Il tratto tra Skoura e la Dadès Gorge (117 km, circa due ore senza fermate) è uno dei più belli del Marocco. Si parte dall’oasi di Skoura, tra palme e antiche kasbah, e si prosegue verso est. Primo stop consigliato è il villaggio di Aït Youl, con la kasbah Glaoui che domina la valle con le sue mura color ocra, incorniciate da fichi e mandorli. Lungo la strada si passa per Kalaat M’Gouna, famosa per i prodotti a base di rosa e per il festival di maggio, richiamo per visitatori da tutto il Paese.

Dopo Boumalne Dadès, la strada si fa più stretta e si snoda tra rocce dalle forme strane come le “Dita della scimmia”, pinnacoli di arenaria scolpiti dal vento. La gola si stringe ancora e la strada sale con tornanti stretti. Una sosta al Timzzillite Hotel Restaurant regala una vista spettacolare sulla strada che si arrampica. Chi vuole fermarsi la notte trova nell’Auberge Chez Pierre un buon rifugio, apprezzato anche per una cucina che unisce sapori marocchini e mediterranei.

Marrakesh-Essaouira: capre sugli alberi e mercati di campagna

Il viaggio tra Marrakesh ed Essaouira (191 km, circa tre ore) è perfetto per le famiglie. Lungo la strada capita spesso di vedere le famose capre arrampicate sugli alberi di argan – uno spettacolo che attira turisti e fotografi, anche se per una foto spesso si chiede qualche dirham. Numerose cooperative di donne vendono prodotti a base di olio di argan.

A circa trenta chilometri da Essaouira, la Bbio Organic Farm accoglie i visitatori con tour tra le coltivazioni e pranzi all’aperto, con pane fatto in casa, succhi freschi e insalate condite con olio d’oliva locale. La domenica, vale la pena fare una deviazione al mercato di campagna di Had Draa (23 km da Essaouira), dove si può respirare la vita quotidiana marocchina tra bancarelle e trattative.

Tizi N’Test: il passo per gli amanti dell’avventura

Il passo del Tizi n’Test, tra Marrakesh e Taroudant (230 km), è uno dei più spettacolari – e impegnativi – di tutto il Marocco. Costruito dai francesi negli anni ’30, arriva a 2100 metri di quota. La strada è stretta, spesso a senso unico alternato, con precipizi da brivido. “Serve molta attenzione, soprattutto d’inverno”, avverte un autista locale incontrato a Ouirgane, dove molti si fermano per fare escursioni o semplicemente per rilassarsi all’Ecolodge.

Poco prima del passo c’è la moschea di Tin Mal, un gioiello del XII secolo. Scendendo verso Taroudant – detta “la piccola Marrakesh” per le sue mura color miele – il ritmo si fa più lento: pochi turisti e un’atmosfera tranquilla. Da novembre a marzo il passo può chiudere per neve, quindi conviene informarsi prima di partire.

Tangier-Chefchaouen: arte, artigianato e villaggi blu

Il tratto tra Tangier e Chefchaouen (128 km) attraversa una zona ricca di storia e cultura. Tangier si sta rifacendo il look: restauri, nuove gallerie, locali alla moda. Dopo una sosta a Tetouan, città con passato spagnolo e sede della Royal Artisan School, si risale verso i monti del Rif tra querce e cedri.

Chefchaouen accoglie con le sue case tinte di blu e un’atmosfera rilassata. “Qui il tempo sembra fermarsi”, racconta un artigiano del posto che mostra i tradizionali cappelli di paglia con pon-pon colorati. Nei dintorni si possono fare belle passeggiate nel Parco Nazionale Talassemtane.

Tizi n’Tichka: dalla città al deserto in poche ore

Il passo del Tizi n’Tichka collega Marrakesh a Ouarzazate (193 km), salendo fino a 2260 metri. Il paesaggio cambia in fretta: dopo Ait Ourir la strada si arrampica tra cime innevate dell’Atlante, poi scende verso le oasi del sud. A 30 km da Ouarzazate c’è il ksar di Ait Ben Haddou, patrimonio Unesco e set di film come “Gladiator” e “Lawrence d’Arabia”. Gli appassionati possono visitare gli Atlas Studios.

Chi vuole andare oltre può seguire la N9 fino a M’Hamid, ai margini del Sahara, dove partono le escursioni tra le dune dell’Erg Chigaga.

Consigli utili per guidare in Marocco

Le principali compagnie di noleggio auto sono presenti negli aeroporti e nelle città principali: servono patente, passaporto e carta di credito. Per la maggior parte dei percorsi basta un’auto a due ruote motrici; per le strade sterrate è meglio un 4×4 con ruota di scorta in ordine.

Conviene scaricare una mappa offline: nelle zone più isolate il segnale è debole. Guidare di notte è sconsigliato per le condizioni delle strade e la scarsa illuminazione. I limiti di velocità vengono controllati con rigore; i documenti vanno tenuti sempre a portata di mano per eventuali controlli. Non c’è un limite legale per l’alcol: chi guida deve proprio evitare di bere.

Un viaggio in auto in Marocco richiede prudenza, ma regala scorci unici – tra montagne, deserto e città piene di storia – che non si dimenticano facilmente.

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