Roma, 19 novembre 2025 – Scegliere il quartiere giusto per soggiornare a Roma può cambiare completamente l’esperienza della città. Che sia la prima volta o un ritorno, la capitale nasconde angoli meno conosciuti che raccontano storie vere, lontane dalla folla del Colosseo o della Fontana di Trevi. Ed è proprio nei quartieri che si scopre la Roma più autentica.
Garbatella Storica: la Roma vera tra orti e cortili
A sud del centro, Garbatella Storica resta uno dei quartieri più veri e riconoscibili della città. Nato negli anni Venti come progetto di edilizia popolare, ispirato alle garden city inglesi, il rione è un intreccio di edifici bassi, orti condivisi e cortili dove ancora oggi si vedono famiglie coltivare pomodori e bambini giocare tra i lotti. “Qui si respira ancora la Roma di una volta”, racconta un residente davanti al Bar Cesaroni, punto di ritrovo dopo gli spettacoli del vicino Teatro Palladium.
Non mancano spazi sociali come la Casetta Rossa, gestita da volontari e luogo di riferimento per chi cerca aiuto o semplicemente compagnia. Garbatella si raggiunge in quindici minuti di metro dalla stazione Termini (linea B), ma chi vuole può arrivarci anche a piedi in poco più di un’ora, attraversando quartieri in piena trasformazione come Ostiense.
Ostiense e San Lorenzo: street art e mercatini vintage
Se si cerca la Roma più creativa, spesso la meta è a sud, tra Ostiense e San Lorenzo. Ostiense, riconoscibile per la Piramide Cestia, ospita il mercato vintage Città Ecosolidale (aperto dal mercoledì alla domenica), gestito dalla comunità di Sant’Egidio. Qui si trovano abiti d’epoca e oggetti curiosi, mentre poco lontano si alternano trattorie moderne come Pennestri e bistrot vegetariani come Romeow Cat Bistrot.
San Lorenzo ha cambiato faccia negli ultimi anni: da quartiere operaio a polo universitario, oggi è noto per i murales di Alice Pasquini su via dei Sabelli e per le opere dedicate alle donne vittime di violenza. “L’arte qui non è solo nei musei”, spiega Elisa Caracciolo, autrice di uno dei murales più famosi. La zona resta un punto di riferimento per chi cerca una Roma giovane e alternativa.
Testaccio: il cuore della cucina romana tra mercati e trattorie
Per chi segue il profumo della cucina romana, Testaccio è una tappa obbligata. Lungo il Tevere, il quartiere conserva l’anima popolare tra le mura dell’ex mattatoio – oggi mercato coperto – e le piazze dove si gioca a pallone fino a sera. Qui si celebra la tradizione del “quinto quarto”, le frattaglie che hanno fatto la storia della cucina locale: piatti come la coda alla vaccinara o la trippa si trovano da decenni da Felice a Testaccio o Flavio al Velavevodetto.
Non mancano indirizzi più moderni come Piatto Romano o Osteria Fratelli Mori, dove il menu cambia spesso e i piatti fuori carta sono un segreto da chiedere al cameriere. Il Mercato Testaccio è il posto giusto per assaggiare specialità diverse, seduti su una panca tra residenti e curiosi.
Prati: shopping e tranquillità a due passi dal Vaticano
Appena oltre il Tevere, dietro la cupola di San Pietro, Prati offre un mix raro di eleganza residenziale e vita commerciale. Via Cola di Rienzo e via Ottaviano sono tappe obbligate per chi cerca boutique italiane o sartorie su misura come Il Bavero. “Qui si respira un’aria diversa”, confida una commessa mentre sistema le vetrine prima dell’apertura.
Il quartiere è ben collegato con le fermate metro Ottaviano e Cipro (linea A), che portano a Termini in meno di quindici minuti. Tra i caffè più frequentati c’è Habemus, vicino al Mercato Trionfale, mentre per una cena speciale si può puntare su Romanè dello chef Stefano Callegari.
Trastevere: vicoli pedonali e un’atmosfera di casa
Sul lato opposto del fiume rispetto al centro, Trastevere resta uno dei quartieri più amati da famiglie e viaggiatori in cerca di autenticità. Le sue strade acciottolate portano alla Basilica di Santa Maria in Trastevere, una delle più antiche della città, con mosaici che incantano anche i più piccoli. La zona è quasi tutta pedonale: bambini che giocano attorno alla fontana della piazza sono una scena di tutti i giorni.
Per una pausa verde c’è l’Orto Botanico, con oltre 7.000 specie di piante, mentre chi vuole vedere Roma dall’alto può salire al Gianicolo. I ristoranti accontentano ogni gusto: Mammò Street Food offre piatti semplici ma curati, mentre Fatamorgana è tappa fissa per chi cerca un gelato genuino.
Pigneto e Centocelle: l’aperitivo romano tra arte e tavolini all’aperto
Per chi vuole vivere il rito dell’aperitivo romano, Pigneto è il posto dove una birra può trasformarsi in una serata tra amici di sempre o nuovi incontri. Il quartiere, segnato dalla storia antifascista e dall’immigrazione, oggi ospita famiglie e artisti che convivono tra murales dedicati a Pier Paolo Pasolini (via Fanfulla da Lodi) e locali come Cargo, famoso per i suoi cocktail.
Chi si spinge fino a Centocelle trova indirizzi come Legs (fritti all’italiana) o Fassangue (tartare e sushi), ma anche semplici bar di quartiere dove sedersi senza fretta. “Qui il tempo sembra scorrere in modo diverso”, racconta un giovane barman mentre serve un Negroni a un gruppo di amici.
Scegliere dove dormire a Roma – tra guesthouse raccolte come Trastevere Sweet Rest o hotel dal design moderno come Abitart – significa anche decidere quale anima della città portare con sé al ritorno. Forse è proprio questo il vero incanto della capitale: ogni quartiere ha una storia da raccontare, basta solo fermarsi ad ascoltarla.