Roma, 20 novembre 2025 – Nel cuore pulsante di **Trastevere**, dove Roma si mostra nel suo aspetto più genuino, il **Museo di Roma in Trastevere** resta una tappa obbligata per chi vuole scoprire la storia e le tradizioni popolari della capitale. Ogni giorno, centinaia di visitatori – tra romani e turisti – varcano il portone di Piazza Sant’Egidio, attratti da un’offerta che unisce arte, fotografia e usanze di un tempo.
## **Trastevere racconta: fotografie, canti e antiche tradizioni**
Fin dalle 10 del mattino, quando arrivano le prime scolaresche a riempire il cortile interno, il **Museo di Roma in Trastevere** si anima. Le sale, recentemente restaurate come ricordano le guide, ospitano una collezione che ripercorre la **vita quotidiana dei romani dal Settecento al Novecento**. A colpire sono soprattutto i costumi d’epoca, le scene in cera che mostrano un’osteria o una festa in piazza e i dipinti che ritraggono angoli nascosti del Rione.
Non è solo un racconto visivo. Come spiega **Chiara De Angelis**, una delle curatrici, spesso nelle stanze si sente una registrazione di canto popolare. “La gente si ferma ad ascoltare la voce dei poeti; sembra quasi di fare un salto indietro nel tempo di cento anni”, dice con un sorriso mentre indica le teche illuminate. Sono dettagli che fanno la differenza: “Qui tutto parla romano, dai manifesti ai ricordi lasciati dai visitatori”.
## **Una storia intrecciata con la città**
Il museo nasce nel 1977 negli spazi di un vecchio convento delle Carmelitane Scalze con un obiettivo chiaro: conservare la memoria collettiva della città. Non solo quadri o oggetti d’epoca ma anche fotografie e mostre temporanee che cambiano stagione dopo stagione. **Nadia Tosti**, docente universitaria che guida spesso gruppi di studenti, sottolinea il valore didattico: “Non c’è altro posto dove si capisce così bene come è cambiata Roma nel tempo. Le ragazze restano incantate davanti alle foto d’epoca o alle storie delle mondine”.
Ogni stanza racconta tante vite romane: la **sala dei burattini** richiama gli spettacoli all’aperto nelle piazze alla fine dell’Ottocento. Poco più avanti, una raccolta di fotografie scattate tra le due guerre ritrae un’umanità fragile ma fiera – “immagini che fanno pensare anche i più giovani”, osserva Tosti. Il museo dà l’impressione di essere vivo ancora oggi, sempre fedele al suo ruolo di custode della memoria.
## **Un laboratorio culturale dentro il quartiere**
Negli ultimi anni il **Museo di Roma in Trastevere** è diventato anche uno spazio aperto agli artisti contemporanei. Dal 2023 – dicono i responsabili – sono aumentate le mostre temporanee: solo a ottobre oltre 12mila persone hanno visitato l’esposizione su **Fellini e il cinema romano**. Non è solo questione di numeri: qui si tengono incontri letterari, proiezioni e piccoli concerti insieme ad associazioni culturali locali.
Durante l’estate passata sono cresciute anche le richieste per eventi privati. Molti scelgono le sale del museo per matrimoni civili o battesimi: un dettaglio curioso che testimonia quanto questo luogo sia sentito vicino alla gente. “Ci piace pensare che qui la gente si senta a casa”, confida uno dei custodi storici, **Paolo Fioretti**, ricordando il boom di appuntamenti a giugno: “Ogni sabato era una festa”.
## **Orari, biglietti e piccoli consigli**
Il museo apre dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso alle 19). Il biglietto intero costa **9 euro**, ridotto a 7 euro per chi ha diritto all’ingresso agevolato. Molti romani lo scelgono per passare una mattinata tranquilla; non mancano soste nel piccolo chiostro fiorito dove – raccontano i frequentatori abituali – si possono ascoltare storie degli anziani del quartiere.
Anche se non è famoso come i grandi musei della capitale, il **Museo di Roma in Trastevere** offre un’esperienza intima e coinvolgente. Nei corridoi illuminati da una luce soffusa capita spesso di vedere visitatori intenti a fotografare o prendere appunti. È una scena comune: una signora con quaderno alla mano disegna uno degli affreschi nell’atrio mentre fuori i rumori della città sembrano lontani.
## **Perché vale la pena visitarlo secondo chi lo vive ogni giorno**
Alla domanda “perché venire qui?”, le risposte sono semplici e sincere. “Si respira Roma vera,” dice Maurizio Corsi, pensionato del quartiere. “E se vuoi capire chi siamo stati e dove stiamo andando… devi passarci almeno una volta”. Niente clamori da brochure turistica; solo la sensazione concreta di un luogo dove la memoria prende forma ed è aperta a tutti. Un museo da vedere insomma – non solo per i turisti ma soprattutto per chi cerca la città dentro la città.