Vik, azienda cilena trionfa a World’s 50 Best Vineyards 2025 nella prestigiosa Margaret River australiana

Giulia Ruberti

20 Novembre 2025

Margaret River, 20 novembre 2025 – **La cantina cilena Vik** ha conquistato ieri sera il primo posto nella classifica **World’s 50 Best Vineyards 2025**, svelata proprio a Margaret River, cuore vitivinicolo dell’Australia noto per i suoi vini di qualità e i paesaggi mozzafiato. Un premio che, come hanno sottolineato gli organizzatori, celebra non solo il vino in sé, ma l’intera esperienza che la tenuta offre ai visitatori.

## **L’eccellenza cilena premiata tra i vigneti più belli del mondo**

La classifica **World’s 50 Best Vineyards** mette in fila ogni anno le mete vinicole più interessanti a livello globale. Per il 2025, una giuria composta da oltre 500 esperti – tra produttori, giornalisti e appassionati – ha scelto di premiare **Vik**, realtà nata meno di vent’anni fa nelle vallate di Cachapoal, a circa due ore da Santiago del Cile. Una zona che negli ultimi anni ha attirato sempre più visitatori e operatori del settore.

La giuria ha motivato così la scelta: la cantina si è distinta per “la qualità dei suoi rossi, l’architettura innovativa della struttura e l’offerta gastronomica d’autore”, come si legge nel comunicato ufficiale. La cerimonia si è svolta nei saloni della Leeuwin Estate, una delle aziende simbolo di Margaret River. Sul palco sono saliti produttori, chef e rappresentanti locali. Tra applausi e brindisi, si è parlato anche della sfida sempre più centrale della sostenibilità nel mondo del vino.

## **Margaret River: un crocevia tra tradizione e nuovi ospiti**

Non è un caso che quest’anno l’evento abbia scelto proprio **Margaret River** come scenario. Questa regione, a meno di quattro ore d’auto da Perth, è considerata da tempo una delle capitali mondiali del vino grazie al suo clima mite, ai terreni antichi e alla comunità di produttori molto attiva. Negli ultimi giorni le sue strade polverose sono state percorse da pullman pieni di operatori e appassionati.

“Volevamo raccontare una nuova mappa del vino – ha detto Andrew Reed, presidente della giuria – e Margaret River era il luogo perfetto per questo confronto internazionale. Qui si sente ancora quell’entusiasmo pionieristico delle prime generazioni ma ci sono anche aziende in grado di coinvolgere i giovani”. A fare da sfondo alla cerimonia c’erano il tramonto sull’Oceano Indiano e tavoli sotto grandi tende bianche.

## **Vik: dal sogno sudamericano al riconoscimento mondiale**

Fondata nel 2006 dall’imprenditore norvegese Alexander Vik con la moglie Carrie, la cantina cilena ha raggiunto fama internazionale in pochi anni. La tenuta copre oltre 4.000 ettari e include non solo vigneti ma anche un hotel di design e un ristorante guidato da chef stellati.

Una scelta chiara quella di puntare su un’accoglienza di alto livello insieme alla sostenibilità ambientale. “Siamo felici che il nostro progetto venga riconosciuto così – ha commentato Alexander Vik dopo il premio – ma sappiamo che la vera sfida sarà continuare a innovare senza perdere il legame con il territorio cileno”. Nel 2025 la cantina ha accolto oltre 40 mila visitatori da tutto il mondo, hanno fatto sapere ieri gli organizzatori.

## **Gli altri vincitori e il boom dell’enoturismo**

Oltre a **Vik**, nella top ten spiccano aziende provenienti da Francia, Italia, Sudafrica e Australia. Per l’Italia ci sono realtà come Masi (Valpolicella), Antinori (Chianti Classico) e Planeta (Sicilia) che si sono piazzate tra la sesta e la quattordicesima posizione; nomi citati spesso durante la serata.

Il fenomeno generale è quello di un crescente interesse verso l’**enoturismo**: secondo un report presentato dall’Organizzazione Mondiale del Turismo durante l’evento, negli ultimi dodici mesi i visitatori nelle principali zone vinicole del mondo sono aumentati del 12%, spinti soprattutto dalla domanda asiatica e nordamericana. “Oggi non si cerca solo il vino – racconta Francesca Rossi, sommelier milanese presente in Australia per lavoro – ma anche il paesaggio, la cucina, gli incontri”.

Insomma, un quadro chiaro: il vino sta diventando sempre più un’esperienza completa. La vittoria cilena a Margaret River rispecchia questo cambiamento. Cambiano i luoghi simbolo e le rotte degli appassionati ma la voglia di scoprire rimane forte come non mai.

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