Bagaglio smarrito? Ecco perché non avete bisogno dello scontrino per il rimborso

Bagaglio smarrito rimborso

Bagaglio smarrito rimborso | Pixabay @Ralf_Geithe - Okviaggi

Federico Liberi

22 Novembre 2025

Bagaglio smarrito? Nessun problema! Una recente ordinanza della Cassazione semplifica la procedura di rimborso: i dettagli

La perdita definitiva di un bagaglio in stiva durante un viaggio aereo rappresenta una delle situazioni più frustranti per i passeggeri. Tuttavia, una recente ordinanza della Corte suprema di cassazione ha rivoluzionato il quadro normativo e giurisprudenziale in materia di risarcimento, semplificando notevolmente le modalità di prova del danno.

La pronuncia storica della Corte di Cassazione

Con l’ordinanza n. 28672 del 2025, la Suprema Corte ha stabilito che è ingiustificato e irragionevole pretendere dal passeggero la presentazione di documenti specifici come scontrini o fatture per dimostrare il valore degli oggetti contenuti nella valigia smarrita definitivamente. La sentenza sancisce che, accertato il danno materiale, il giudice deve procedere a una valutazione equitativa basata su un criterio di comune esperienza (id quod plerumque accidit).

Questo sistema consente di stimare il valore del contenuto del bagaglio in modo ragionevole, tenendo conto di elementi quali abbigliamento, prodotti per l’igiene personale e accessori, in relazione alla durata e natura del viaggio. Tale approccio evita quindi inutili e spesso impossibili oneri probatori per il viaggiatore.

La Convenzione di Montreal e i limiti di responsabilità

A livello internazionale, la responsabilità del vettore aereo nei confronti del passeggero per perdita o danneggiamento del bagaglio è regolata dalla Convenzione di Montreal del 1999, ratificata in Italia. Questa norma prevede un sistema di responsabilità limitata, con un tetto massimo di risarcimento espresso in Diritti Speciali di Prelievo (DSP), attualmente pari a circa 110.000 euro.

È importante ricordare che in assenza di una dichiarazione speciale di interesse effettuata al momento del check-in, il risarcimento non può superare tale limite. Inoltre, la Convenzione distingue tra danno patrimoniale, relativo al valore materiale del bagaglio, e danno non patrimoniale, che include stress e disagio, quest’ultimo risarcibile solo in presenza di violazioni gravi dei diritti inviolabili del passeggero.

Come procedere in caso di bagaglio smarrito

Il viaggiatore deve innanzitutto compilare il Property Irregularity Report (PIR) presso l’ufficio Lost & Found dell’aeroporto, documento indispensabile per avviare ogni richiesta di risarcimento. Entro 21 giorni dal rilascio del PIR, deve poi inviare un reclamo formale alla compagnia aerea, specificando la quantificazione del danno.

La sentenza della Corte di Cassazione del 2025 rappresenta un importante passo avanti, poiché elimina l’obbligo di dimostrare con scontrini e fatture la composizione del bagaglio, affidandosi invece a una stima equitativa che tutela maggiormente il passeggero. Questa decisione si inserisce nel solco della funzione nomofilattica della Corte, che assicura l’uniforme interpretazione delle norme a tutela dei consumatori nel settore del trasporto aereo.

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