Milano, 22 novembre 2025 – Questa mattina, nel cuore di Milano, è stata presentata la nuova guida **”Best in Travel 2026″** di **Lonely Planet**. Un appuntamento che ha riunito editori e appassionati di viaggio, tutti curiosi di scoprire le novità per il prossimo anno. Rispetto alle edizioni precedenti, questa guida va oltre la semplice lista delle destinazioni da visitare. Invita a pensare a come ogni viaggio possa trasformarsi in un’esperienza autentica, capace di lasciare un segno profondo. Come hanno spiegato gli organizzatori alle 10.30 all’Hotel Excelsior Gallia, il vero obiettivo è spostare l’attenzione dal “cosa vedere” al “cosa fare”, proponendo itinerari, attività e piccoli racconti di viaggio.
## Un nuovo modo di viaggiare secondo Lonely Planet
Per **Tom Hall**, direttore editoriale di Lonely Planet, «da qualche anno a questa parte non ci chiediamo più solo dove andare, ma soprattutto perché andarci». In libreria da lunedì prossimo, il volume propone **100 esperienze** sparse in tutto il mondo: dalla raccolta dello zafferano nel sud della Spagna alle passeggiate tra i boschi del Giappone centrale. Non mancano le informazioni pratiche — prezzi medi per dormire, periodi migliori per partire, suggerimenti su come muoversi — ma al centro resta la qualità dell’esperienza. Come sottolinea Alice Limardi, travel editor: «Abbiamo ascoltato tante voci locali per evitare la solita lista di attrazioni turistiche. Volevamo suggerire attività che davvero facessero entrare in contatto con le comunità del posto».
## Esperienze autentiche fuori dai circuiti più battuti
Tra le proposte più apprezzate emerge la voglia di esplorare posti meno affollati con **itinerari sostenibili**. Prendiamo per esempio la traversata sul Lago Inle, in **Myanmar**, a bordo di piccole barche dove si incontrano pescatori che ancora usano tecniche antiche tramandate da generazioni. Oppure la raccolta delle olive nelle campagne del Sud Italia: «Un lavoro vero, che mette insieme fatica e mani e fa sentire davvero legati al territorio», racconta Stefano Palumbo, agronomo pugliese intervistato per la guida. E ancora: il viaggio sulla Transiberiana d’Oriente in Asia o le visite alle piantagioni di caffè in Ruanda. Tante esperienze sono arricchite dalle storie dirette di chi quei luoghi li vive ogni giorno — una guida naturalistica nel delta del Mekong o una chef argentina che insegna a cucinare l’asado.
## Sostenibilità al centro dei nuovi viaggi
Uno dei temi forti della guida è la sostenibilità ambientale ed economica. Lonely Planet sottolinea come siano sempre più i viaggiatori — italiani e non solo — a preferire mete raggiungibili in treno o autobus e ad optare per agriturismi e strutture a gestione familiare invece dei grandi resort. «Si fa attenzione ai piccoli gesti — spiega Elisa Ricci, responsabile dei contenuti — come scegliere strutture certificate o mangiare prodotti locali per ridurre l’impatto ambientale». La tendenza si riflette anche nelle classifiche: tra le dieci città da non perdere c’è **Lubiana**, capitale slovena nota per piste ciclabili e aree verdi.
## Dove vanno gli italiani?
E gli italiani? I dati raccolti durante la presentazione e quelli delle agenzie partner mostrano che restano molto richiesti i Balcani occidentali, la Corsica e alcune zone rurali dell’Umbria e della Sicilia. Giorgia Franchini, titolare di un tour operator milanese, sottolinea: «La gente cerca proposte genuine, passeggiate guidate nei borghi meno conosciuti e esperienze legate al vino e all’artigianato». Nelle librerie Feltrinelli e Mondadori della città le copie prenotate in anticipo sono già finite.
## Il viaggio lento come nuova filosofia
In fondo, dicono i curatori della guida, la vera novità sta nel prendere il tempo giusto per guardare il mondo con calma e consapevolezza. «Il viaggio non è una collezione di foto o check-in sui social — riflette Hall — ma un’occasione per scoprire qualcosa di noi stessi negli incontri con gli altri». Solo così si capisce quanto contino i dettagli: un tramonto visto da una terrazza a Porto o un pranzo condiviso con pescatori greci a Tinos. Non è una corsa contro il tempo; è piuttosto una pausa preziosa nel posto giusto.
**Lonely Planet** conferma anche nel 2026 un invito chiaro: scegliere non solo la destinazione ma anche il modo migliore per arrivarci. Una guida che lancia un messaggio forte: meno mete segnate sulla lista e più storie da portarsi dentro.