Kathmandu, 23 novembre 2025 – Ogni anno il Nepal richiama migliaia di viaggiatori da tutto il mondo, attratti dai suoi antichi monasteri, dalla natura incontaminata e dalle sfide di un trekking tra le maestose vette dell’Himalaya. Ma se decidere di partire è facile, orientarsi tra le regole per ottenere il visto d’ingresso può essere più complicato. Ecco una guida aggiornata su come muoversi tra visti turistici, proroghe e permessi per studio o lavoro.
Visto turistico all’arrivo: cosa sapere e chi può farlo
Per la maggior parte dei turisti, prendere un visto turistico per il Nepal è una pratica abbastanza semplice. All’aeroporto internazionale Tribhuvan di Kathmandu, dopo l’atterraggio, si compila un modulo d’ingresso e si scatta una foto alle macchinette automatiche. “Se volete evitare lunghe attese, conviene completare la procedura online fino a 15 giorni prima di partire”, spiegano gli addetti all’immigrazione. Altrimenti, preparatevi a code che in certi periodi, soprattutto tra ottobre e novembre, possono superare un’ora.
Il costo varia a seconda della durata: 30 dollari USA per 15 giorni, 50 dollari per 30 giorni, 125 dollari per 90 giorni. Il pagamento va fatto in contanti, meglio se con banconote di piccolo taglio e in valuta internazionale. I bambini sotto i 10 anni non pagano, a eccezione dei piccoli cittadini statunitensi. Dopo il pagamento, si passa al controllo passaporti.
Visti gratis e esenzioni: chi entra senza pagare
Alcuni viaggiatori hanno agevolazioni particolari. I cittadini indiani, per esempio, non hanno bisogno del visto turistico per entrare in Nepal. Per i cinesi, invece, il visto è gratuito. “È un segno delle buone relazioni con i Paesi vicini”, spiegano fonti del Ministero degli Esteri nepalese. Anche i cittadini di Bangladesh, Bhutan, Maldive, Pakistan e Sri Lanka, tutti membri della SAARC, possono ottenere un visto gratuito di 30 giorni per la prima visita dell’anno. Chi arriva dall’Afghanistan invece non può usufruire di queste facilitazioni.
Chi deve fare il visto prima di partire
Non tutti possono fare il visto all’arrivo. I cittadini di Afghanistan, Camerun, Eswatini, Etiopia, Ghana, Iraq, Liberia, Nigeria, Palestina, Somalia, Siria e Zimbabwe devono richiederlo prima, presso l’ambasciata o il consolato nepalese nel loro Paese. Lo stesso vale per i rifugiati con documenti di viaggio rilasciati dal Paese ospitante.
Entrare via terra: cosa serve sapere
Molti preferiscono attraversare il confine via terra, soprattutto dall’India. I valichi più usati sono Sunauli (India) e Siddharthanagar (Nepal), raggiungibili anche in autobus da Delhi o Varanasi. Anche in questo caso si può ottenere il visto all’arrivo, ma è meglio avere con sé alcune foto formato tessera e dollari in contanti per pagare la tassa.
Quando conviene fare il visto prima di partire
Durante l’alta stagione turistica, tra ottobre e novembre, le file all’aeroporto di Kathmandu possono diventare molto lunghe. Per evitare di perdere tempo, conviene richiedere il visto turistico in anticipo presso l’ambasciata o il consolato nepalese nel proprio Paese. Attenzione: una volta rilasciato, il visto vale per sei mesi; la durata (15, 30 o 90 giorni) inizia dal giorno dell’ingresso in Nepal.
Visto multiplo e proroghe: le opzioni per chi resta o esce e rientra
Chi vuole lasciare il Nepal e poi rientrare – magari per visitare Bhutan o Tibet – può trasformare il visto singolo in un visto multiplo pagando 25 dollari extra al Dipartimento Immigrazione di Kathmandu o Pokhara. Un avviso importante: se dopo il Nepal vi spostate in India, assicuratevi di avere un visto indiano con ingressi multipli, perché chiederne uno nuovo a Kathmandu può essere complicato.
Per chi desidera restare più a lungo, è possibile estendere il visto fino a 150 giorni in un anno solare. L’estensione costa 45 dollari per i primi 15 giorni e 3 dollari per ogni giorno extra. “Non superate i tempi previsti”, avvertono all’immigrazione: la multa è di 5 dollari al giorno e si rischiano problemi per i futuri ingressi.
Visti per lavoro e studio: procedure più lunghe
Chi vuole lavorare o studiare in Nepal deve richiedere un visto specifico prima di partire. La procedura è più complessa e richiede documenti extra: lettere di raccomandazione, estratti conto bancari e altri certificati. “Conviene iniziare le pratiche con largo anticipo”, consigliano dal Dipartimento Immigrazione.
Per aggiornamenti e dettagli, il consiglio è di consultare il sito ufficiale del Dipartimento Immigrazione nepalese o di rivolgersi alle ambasciate e consolati più vicini.