Viaggiare in treno in Giappone: riscoprire la tradizione oltre lo Shinkansen veloce

Silvana Lopez

25 Novembre 2025

Milano, 25 novembre 2025 – In un’epoca dove tutto corre sempre più veloce, **sempre più italiani scelgono di rallentare**. A dirlo sono i primi dati del 2025, raccolti da Trenitalia e dalle principali agenzie di viaggio: il fenomeno del **“Mindful Travel”** sta prendendo piede anche da noi, soprattutto tra i giovani under 35 e le famiglie con bambini piccoli. Non si viaggia più di fretta, insomma. La parola d’ordine è godersi davvero il percorso: con paesaggi che scorrono fuori dal finestrino, soste nei borghi e incontri inattesi. Perché – come spiegano gli addetti ai lavori – il viaggio non è solo arrivare, ma vivere ogni tappa.

## **Cos’è il “Mindful Travel” e perché piace sempre di più**

Il termine **“Mindful Travel”** viene dall’inglese e indica un turismo più consapevole. Qui l’attenzione non è solo sulla destinazione finale, ma su tutto quello che succede nel mezzo. “Non si tratta solo di andare piano, ma di esserci davvero”, spiega Francesca Bozzi, travel designer di SlowWays. Il viaggio diventa un modo per ritrovare tempo, silenzi e quei dettagli che la vita quotidiana ci fa dimenticare. Così aumentano le proposte per viaggiare in **treno regionale**, fare trekking guidati o pedalare tra valli e campagne italiane.

Tra maggio e ottobre 2025, dicono i dati Trenitalia, le prenotazioni sui treni regionali verso mete meno battute sono cresciute del **18%**. Parliamo delle Langhe, della Val d’Orcia, del Lago Trasimeno o del Cilento. I tour operator notano anche una maggiore richiesta per esperienze genuine: dalla raccolta delle olive in Umbria alla vendemmia nei vigneti marchigiani, fino alle visite nelle botteghe artigiane tra Toscana e Basilicata.

## **Le mete preferite: borghi, cammini e natura**

Chi sceglie il **Mindful Travel** cerca posti dove sembra che il tempo si sia fermato. È il caso di Montefalco, Pienza, Spello o Camogli: piccoli centri che durante i weekend autunnali hanno registrato un flusso di visitatori superiore al solito. Gli itinerari più frequentati? Sono quelli lungo i grandi cammini italiani: la **Via Francigena** ha visto quest’anno un aumento del 25% dei camminatori rispetto al 2023. Stessa storia per la Ciclovia della Val Venosta e la Via degli Dei (da Bologna a Firenze).

Non solo borghi: anche i parchi nazionali stanno attirando più gente. “Molti vogliono fermarsi nei rifugi, dormire all’aperto sotto le stelle e partecipare ai laboratori sul territorio”, racconta Luca Speranza, presidente del Parco Nazionale Gran Paradiso. A Ferragosto le presenze nelle valli piemontesi sono salite del 12%. Secondo Speranza c’è una ricerca chiara: “un ritorno alla semplicità lontano dalla folla e dallo stress”.

## **Motivazioni e profili dei nuovi viaggiatori**

Cosa spinge a rallentare? Le risposte sono diverse. Dai sondaggi ENIT emerge soprattutto la voglia di staccare dal cellulare – almeno durante le vacanze – e dedicare tempo alla famiglia senza distrazioni digitali. Alcuni parlano del bisogno di prendersi cura di sé; altri si avvicinano a pratiche come yoga o meditazione immersi nella natura.

Si muovono spesso in coppia o piccoli gruppi. Preferiscono alloggiare in strutture a gestione familiare o agriturismi isolati. “I nostri ospiti – dice Maria Paglia, che gestisce una casa vacanze a Montalcino – cercano cose semplici: passeggiate all’alba tra i vigneti o colazioni fatte in casa”. Insomma: niente stress da check-in o code ai musei.

## **Effetti sul settore turistico italiano**

Il boom del **Mindful Travel** sta spingendo anche gli operatori a cambiare strada. Le grandi catene alberghiere stanno iniziando a offrire pacchetti “digital detox”, con camere senza tv né Wi-Fi. Alcuni treni regionali hanno carrozze dedicate al silenzio e alla lettura. Il Ministero del Turismo segue con interesse questo fenomeno: si stanno studiando incentivi per far ripartire i borghi vuoti e rilanciare le tratte ferroviarie meno frequentate.

“Non ci interessa solo contare quanti turisti arrivano”, ha detto giorni fa la ministra Santelli durante una tavola rotonda a Roma. “Vogliamo attrarre chi rispetta i territori e cerca esperienze vere”. Secondo Santelli “il futuro del turismo passa proprio da qui”, tra sentieri poco battuti e vecchie stazioni rinate.

## **Uno sguardo oltre confine**

Questa tendenza non riguarda solo l’Italia. In Francia la Sncf ha lanciato treni vintage sulle linee secondarie della Provenza; in Germania aumentano le offerte “slow travel” nei parchi della Baviera. Anche negli Stati Uniti si rafforza questo stile: Amtrak ha registrato un +15% sui treni panoramici da Chicago alla California.

Da noi però c’è qualcosa di diverso: la forza dei borghi sparsi sul territorio, il patrimonio gastronomico e l’accoglienza familiare rendono unico il modo italiano di fare **Mindful Travel**.

## **Cosa resta dopo il viaggio**

Chi torna da un viaggio lento spesso racconta qualcosa che va oltre i numeri. “È come se avessi finalmente respirato”, confida Elisa Gatti, 41 anni, appena rientrata da una settimana sul Lago d’Iseo. Non solo foto o souvenir ma ricordi legati a un tramonto o alla voce di un anziano seduto in piazza.

Forse è questo ciò che cercano i nuovi viaggiatori italiani: **tempo ritrovato**, un valore raro in un mondo che corre sempre più veloce.

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