Bolzano, 25 novembre 2025 – Tra i portici di Bolzano e le strade imbiancate di Bressanone, da sabato 23 novembre si sono accese le prime **luci dell’Avvento**, dando il via a una stagione che qui segue un ritmo tutto suo, più lento e cadenzato. Nelle piazze principali – come piazza Walther a Bolzano o davanti al Duomo di Merano – sono spuntati i tradizionali **mercatini natalizi**: bancarelle di legno, ghirlande d’abete e il profumo intenso di vin brulé che si mescola all’aria fredda. Le famiglie, con i bambini ben coperti nei giubbotti imbottiti, si soffermano ad ammirare le decorazioni che danzano al vento. I commercianti, ormai abituati a questo appuntamento fisso, accolgono i visitatori con un sorriso e una tazza fumante tra le mani.
## L’Avvento in Alto Adige: mercatini e atmosfera raccolta
A Bolzano il via ufficiale è scattato alle 17.30 di sabato, davanti a centinaia di residenti e turisti. L’amministrazione comunale ha puntato su luci calde e **addobbi sobri**, scegliendo – spiegano gli organizzatori – un “**Natale sostenibile**”: materiali riciclati, luci a basso consumo e grande attenzione ai prodotti artigianali locali. “Ci teniamo che il nostro Natale resti autentico – racconta Anna Ranzi, artigiana con la sua casetta in legno –. Ogni pezzo racconta qualcosa della nostra terra, dal legno lavorato a mano alle stoffe tipiche.”
Non è solo questione di shopping: qui arrivano persone da Milano, Verona ma anche dalla Baviera e dalla Svizzera per godersi quell’atmosfera “lenta” che sembra sfidare il tempo. “Veniamo ogni anno per il panpepato e i canti tirolesi,” racconta Paolo, 52 anni, bergamasco. “I bambini aspettano più il giro sulla giostra dei cavalli che i regali.” Un rito che si ripete: cercare **regali fatti a mano**, fermarsi nelle stube per uno strudel caldo o una cioccolata fumante.
## Piccoli dettagli sotto le luci delle bancarelle
Non c’è bisogno di correre. Sui tavoli di legno delle bancarelle si trovano addobbi fatti a mano – stelle intrecciate di fieno, palline in vetro soffiato, presepi minuscoli – ma anche specialità da assaggiare: speck tagliato al momento, pane nero appena sfornato, miele delle valli. Alcuni stand offrono **caldarroste** avvolte in cartocci di carta; altri vendono candele profumate e biscotti speziati. L’atmosfera è raccolta: nei vicoli del centro si sente persino l’odore della neve nell’aria mentre gruppi di amici si incontrano davanti alla **fontana di Nettuno**, tra selfie e chiacchiere.
Anche sulla sicurezza le città altoatesine hanno fatto le cose con calma: controlli agli ingressi dei mercatini e più forze dell’ordine in giro. “Vogliamo che tutti si sentano al sicuro,” ha detto il sindaco Renzo Caramaschi durante l’inaugurazione. “L’Avvento è soprattutto un momento da vivere insieme, senza preoccupazioni.”
## Merano e Bressanone: tradizione ed eventi per tutte le età
A Merano i mercatini si snodano lungo il Lungopassirio. Le casette sono circondate da alberi addobbati con fili dorati; poco più avanti c’è la pista di pattinaggio già presa d’assalto dai ragazzi delle scuole nel primo pomeriggio. Una signora anziana si ferma con la spesa in mano: “Io vengo qui solo per vedere le luci. Non mi stanco mai.” Da qualche anno la città ha puntato molto sugli eventi per famiglie: laboratori creativi, concerti di cori locali e degustazioni guidate dei vini della valle.
A Bressanone invece la festa ruota intorno al Duomo. Ogni sera alle 18.30 la facciata si anima con giochi di luce che raccontano scene della **natività** e storie popolari. La fila davanti alla giostra dei cavalli non cala fino a tarda sera. Un giovane artigiano offre piccole sculture in legno: “Qui il tempo scorre piano, ed è solo così che riusciamo a fare un buon lavoro,” dice.
## Il valore del tempo condiviso
Tra una bancarella e l’altra sono soprattutto le famiglie a prendersela comoda. Alcuni bambini osservano i presepi nelle vetrine; altri seguono i genitori verso la casetta dove preparano krapfen caldi. “Non serve fare grandi cose,” riflette Erika, insegnante a Bolzano. “Basta sedersi su una panchina ad ascoltare i suonatori di strada.” Qui l’**Avvento** serve ancora a scandire i giorni con gesti semplici: condividere una fetta di dolce, scegliere un pensiero fatto a mano, ritrovare il piacere del tempo lento.
In Alto Adige girare tra i **mercatini dell’Avvento** non è mai una corsa contro il tempo; piuttosto una pausa dal frastuono quotidiano fatta di piccole scoperte e incontri inattesi. Solo allora – sotto le luci soffuse della sera – il Natale sembra davvero più vicino.