Intossicazioni alimentari in vacanza: 11 consigli pratici per evitarle e viaggiare sicuri

Giulia Ruberti

26 Novembre 2025

Roma, 26 novembre 2025 – Con l’avvicinarsi delle partenze per le vacanze di Natale e le prime prenotazioni per il prossimo anno, torna sotto i riflettori il tema delle **intossicazioni alimentari durante le vacanze**. Secondo i dati del **Ministero della Salute**, nel 2024 quasi 12mila italiani hanno dovuto cercare assistenza medica dopo aver contratto infezioni legate al cibo, sia in Italia sia all’estero. Episodi spesso evitabili, dicono gli esperti, se si seguono alcune semplici regole.

## **Intossicazioni alimentari: quando e perché colpiscono di più**

L’**Istituto Superiore di Sanità** spiega che un’**intossicazione alimentare** si verifica quando si mangiano cibi o bevande contaminati da batteri, virus, parassiti o sostanze tossiche. Il rischio è più alto d’estate, soprattutto in posti dove gli standard igienici non sono all’altezza o l’acqua potabile non è garantita. “Il picco si registra soprattutto nei mesi caldi e durante i viaggi all’estero”, dice la dottoressa Lucia Bianchi, infettivologa al Policlinico Umberto I di Roma. I più fragili sono bambini e anziani, che possono finire anche in ospedale a causa delle complicazioni.

## **Sintomi chiari ma spesso sottovalutati**

Tra i segnali più comuni ci sono **nausea, vomito, dolori addominali, diarrea e febbre**, che generalmente arrivano entro poche ore o massimo due giorni dal pasto contaminato. “Il problema è che molti turisti non danno peso ai primi campanelli d’allarme”, ammette Bianchi. “Spesso si cerca aiuto solo quando la disidratazione o la debolezza diventano serie”. Se la febbre sale molto, compare sangue nelle feci o i disturbi durano oltre 48 ore, meglio rivolgersi subito al pronto soccorso.

## **Piccoli accorgimenti per evitare guai**

Dalle spiagge del Mediterraneo ai mercati dell’Asia, bastano poche precauzioni per ridurre il rischio. “Lavarsi spesso le mani, evitare cibi crudi se non si è sicuri e bere acqua in bottiglia”, raccomanda Bianchi. Attenzione anche alle posate: se sembrano sporche conviene pulirle bene. Meglio evitare il ghiaccio nei cocktail in Paesi dove l’acqua del rubinetto non è sicura. E guai a sottovalutare le salse fatte in casa: la maionese è tra gli alimenti più pericolosi.

L’**Organizzazione Mondiale della Sanità** suggerisce di scegliere ristoranti frequentati da gente del posto e con cucine a vista. Il cibo preparato sul momento è quasi sempre più sicuro. Se si mangia all’aperto – pratica comune in Sudamerica o Asia – attenzione a mosche e insetti che possono contaminare il cibo.

## **Alimenti da trattare con cautela**

Pesce crudo, molluschi, carni poco cotte e latticini non pastorizzati sono spesso responsabili di intossicazioni. Gli esperti mettono anche in guardia su piatti lasciati troppo tempo fuori dal frigo. “Un esempio? Il riso nelle zuppe orientali: se non è fresco diventa terreno fertile per i batteri”, spiega la dottoressa Bianchi.

## **Se si sospetta un’intossicazione**

Ai primi sintomi la cosa più importante è bere molto — acqua in bottiglia o bevande per reintegrare i liquidi persi — e mangiare leggero. “Meglio evitare latte e latticini per qualche giorno”, consiglia Bianchi. Attenzione all’automedicazione: “Gli antidiarroici possono peggiorare alcune infezioni”. In presenza di bambini piccoli o persone vulnerabili serve controllare con cura l’evoluzione dei disturbi.

## **Cosa mettere in valigia per una vacanza senza sorprese**

Chi parte verso mete lontane dovrebbe portare un kit di emergenza con bustine reidratanti, gel disinfettante per le mani e antipiretici (sempre su indicazione medica). Non possono mancare termometro digitale e qualche bottiglia d’acqua extra nei primi giorni sul posto. “Non serve esagerare”, scherza una turista milanese appena rientrata da Zanzibar, “ma dopo due giorni a letto ho capito quanto sia importante”.

## **Viaggiare informati: la vera prevenzione**

Informarsi sulle condizioni igieniche della destinazione resta uno dei consigli migliori. L’Agenzia Viaggi della Salute aggiorna sui rischi recenti come focolai epidemici e sulle vaccinazioni consigliate prima di partire. E gli esperti sottolineano: ascoltare i suggerimenti degli operatori locali può davvero fare la differenza tra un problema serio e una vacanza serena. Solo così sedersi a tavola sarà davvero un piacere senza pensieri.

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