Seattle, 4 dicembre 2025 – Nel cuore del Pacifico nord-occidentale, lo Stato di Washington si fa notare per la sua natura selvaggia: un intreccio fitto di fiordi profondi, montagne che spuntano all’improvviso, foreste fitte e valli fluviali che si aprono come scrigni tra i rilievi. Qui, dove ogni angolo del paesaggio racconta una storia, il legame tra uomo e territorio si fa più stretto giorno dopo giorno. “Viviamo qui per respirare un’aria diversa”, racconta Mark Hensley, guida locale vicino al Mount Rainier.
Le montagne che dividono e uniscono
Le Cascade Mountains segnano il confine tra ovest e est dello stato. Questa catena montuosa non è solo un ostacolo fisico: è anche un vero spartiacque climatico ed economico. A ovest c’è la costa umida e temperata con città come Seattle, dove le piogge leggere scandiscono i ritmi della vita quotidiana. A est invece si aprono altipiani più aridi e coltivati a grano e luppolo. Ogni pomeriggio, intorno alle 15, i camion attraversano i passi Snoqualmie e Stevens lungo la Interstate 90, trasportando prodotti freschi verso i porti.
“Il paesaggio ti cambia davvero”, dice Sarah Lindgren, biologa al North Cascades Institute. “Qui vedi aquile pescatrici planare sui laghi e orsi neri attraversare le radure. Gli habitat sono incredibilmente diversi”. Un vero mosaico naturale che si traduce in biodiversità: il Dipartimento per la Pesca e la Fauna di Washington conta più di 400 specie di uccelli e oltre 140 mammiferi terrestri.
Foreste pluviali e fiumi possenti
A ovest delle montagne, la Penisola Olimpica ospita la famosa foresta pluviale temperata di Hoh, dove l’aria resta umida anche d’inverno. Tra querce ricoperte di muschio e abeti rossi altissimi – alcuni superano i 70 metri – il terreno è soffice sotto le foglie. Nel piccolo centro di Forks, all’ingresso del parco nazionale, caffetterie come il Timber House aprono presto per accogliere escursionisti e pescatori.
I grandi fiumi – dal Columbia al Snake – hanno scavato le vallate. Il Columbia River, lungo più di 2.000 chilometri, è il corso d’acqua principale della zona. Ogni anno fornisce energia alle città con un sistema di dighe imponente (tra cui Grand Coulee), ma richiama anche tanti appassionati di pesca al salmone. “Da aprile in poi all’alba decine di persone sono già con le canne in acqua”, conferma Kevin Porter, gestore di un campeggio a Wenatchee.
Seattle e il richiamo della natura urbana
Nonostante la fama tecnologica – qui hanno sede Microsoft e Amazon –, Seattle resta legata all’ambiente che la circonda. I parchi cittadini – su tutti Discovery Park – arrivano fino alle acque della baia di Puget Sound. Dal mercato del pesce di Pike Place all’alba si mescolano odori salmastri e rumori metropolitani.
“In pausa pranzo corro lungo il Lake Union: è la mia valvola di sfogo”, racconta Anna Petrelli, giovane informatica arrivata dall’Italia nel 2023. La natura fa da sfondo a molte abitudini quotidiane: kayak tra le houseboat, passeggiate serali a Green Lake o gite nelle isole San Juan nelle giornate più limpide.
Turismo lento tra parchi e vigneti
Il turismo nello Stato di Washington cresce costantemente: nel 2024 sono stati registrati circa 40 milioni di visitatori (dati ufficiali). Molti scelgono viaggi “lenti” – percorrendo sentieri come il Pacific Crest Trail o piste ciclabili nella Yakima Valley – dove scoprono vigneti premiati tra i migliori d’America.
Gli operatori locali puntano sull’ecoturismo vero e proprio. “Chi viene qui non cerca solo foto panoramiche da mettere sui social: vuole sentire il silenzio delle foreste”, ammette Rachel Kim, titolare di una piccola struttura vicino a Leavenworth.
Un equilibrio fragile
Nonostante l’apparenza intatta, la natura in Washington resta fragile. Eventi climatici estremi – dalla siccità agli incendi estivi – mettono sotto pressione l’intero territorio. Lo scorso luglio oltre 100 mila ettari sono stati devastati dai roghi; molte aree forestali sono chiuse per motivi di sicurezza (fonte: Washington State Department of Natural Resources).
Eppure proprio in questo continuo scontro tra tutela dell’ambiente e sviluppo economico sembra stare la forza dello Stato. Come dicono spesso gli abitanti: “Qui non puoi dimenticare dove sei davvero. La natura te lo ricorda ogni giorno”.