Natale e Capodanno 2023: 19,3 milioni di italiani in viaggio con una spesa record di 16,3 miliardi

Silvana Lopez

17 Dicembre 2025

Milano, 17 dicembre 2025 – Sono quasi sei milioni gli italiani che hanno già messo in programma una partenza per le vacanze di Natale e Capodanno, con una chiara preferenza per la settimana di Natale rispetto all’ultima dell’anno. Lo dicono i dati emersi dall’ultima indagine Federalberghi, realizzata tra fine novembre e inizio dicembre su un campione rappresentativo della popolazione adulta. Le destinazioni più gettonate restano la montagna e le località italiane, mentre la spesa media prevista si aggira intorno ai 760 euro a persona.

Natale batte Capodanno: più partenze nella settimana di Natale

Secondo Federalberghi, sarà proprio il Natale il periodo con il maggior movimento turistico. Circa il 56% dei viaggiatori ha scelto di partire tra il 23 e il 29 dicembre, superando di cinque punti percentuali chi preferisce viaggiare per Capodanno, fissato al 51%. Molti però hanno deciso di unire le due feste in un’unica vacanza: sono quasi sei milioni gli italiani in viaggio in questo arco di tempo.

«Le famiglie cercano di risparmiare tempo e denaro», spiega il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. «C’è voglia di tornare a vivere momenti normali, con mete facili da raggiungere ma anche vacanze più lunghe, approfittando dei giorni festivi ravvicinati».

Montagna ancora regina del turismo domestico

Le località di montagna restano le preferite dagli italiani. Dolomiti e Alpi tengono saldamente il primato. Un dato su quattro, circa il 41%, ha scelto proprio queste mete per le vacanze natalizie, confermando una tendenza consolidata negli ultimi anni.

Dietro la montagna, seguono a distanza le città d’arte: Firenze, Roma e Venezia si confermano tra le mete più ambite. Poche invece le partenze verso l’estero: meno del 15% degli intervistati pensa di andare fuori dall’Italia. Tra le destinazioni straniere più richieste restano Parigi e Barcellona.

In crescita l’interesse per soluzioni alternative agli hotel tradizionali: case vacanza e B&B stanno conquistando soprattutto i gruppi familiari numerosi. Una scelta che – secondo Federalberghi – punta a trovare formule più flessibili e adatte al budget.

Spesa media vicino agli 800 euro a persona

Sul fronte economico, la spesa media si attesta intorno ai 760 euro a persona, in leggero aumento rispetto allo scorso anno. Nel conto rientrano trasporti, alloggio e pasti principali; escluse invece eventuali extra o regali tipici delle feste.

La durata media delle vacanze va dai quattro ai sei giorni. «C’è chi si prende un weekend lungo e chi preferisce l’intera settimana», aggiunge Bocca. «Ma resta alta la cautela: molti aspettano offerte last minute o tagliano qualche giorno per non spendere troppo». Quasi la metà dei viaggiatori coprirà i costi con risparmi messi da parte durante l’anno; una minoranza userà pagamenti dilazionati o bonus.

Meteo e restrizioni: incognite ancora sul tavolo

Non mancano però i punti interrogativi legati al meteo. «Le prenotazioni per la montagna dipendono molto dalla neve», racconta un albergatore di Cortina d’Ampezzo contattato il 16 dicembre mattina. «Abbiamo richieste interessanti, ma molti aspettano ancora prima di confermare». Anche le possibili restrizioni sanitarie sono seguite con attenzione da operatori e turisti, anche se per ora – sottolinea Federalberghi – non sono previste limitazioni particolari.

Operatori prudenti ma speranzosi

Il settore guarda ai dati con un misto di prudenza e fiducia. Nelle stazioni sciistiche più famose come Madonna di Campiglio si parla di «prenotazioni a singhiozzo», con picchi nei giorni clou ma camere libere nelle settimane centrali. Nei centri storici di Roma e Firenze invece gli alberghi registrano occupazione superiore allo scorso anno.

«Il turismo interno resta la vera forza», dice una receptionist dell’Hotel Brunelleschi a Firenze. «Gli stranieri sono pochi finora».

Inverno 2025: un banco di prova decisivo

Per l’inverno che verrà, le aspettative restano moderate. Bocca parla di un «test importante» per tutto il comparto: «Come si muoveranno i consumatori nelle prossime settimane ci dirà molto sulle prospettive del turismo italiano». La speranza è che la stagione sciistica e i ponti primaverili portino occupazione e fatturati sui livelli pre-pandemia.

Solo allora – sottolineano da Federalberghi a Roma – si potrà fare un bilancio definitivo di un anno che promette sfide ma anche qualche segnale positivo per tutto il turismo italiano.

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