Milano, 22 dicembre 2025 – La rivista DOVE torna in edicola venerdì 19 dicembre con un numero speciale dedicato ai viaggi del 2026. Questa edizione invita a guardare il concetto di lusso con occhi diversi: non più solo correre da un luogo all’altro per vedere e fotografare, ma imparare a “sentire qualcosa”, a rallentare e concedersi il tempo per immergersi davvero in ciò che ci circonda. Un messaggio semplice, quasi controcorrente in un’epoca segnata dalla frenesia digitale.
Viaggi lenti e autentici: il lusso secondo DOVE
Nelle sue 180 pagine — stampate nella storica tipografia di via Ampère, a due passi dalla redazione milanese — la squadra guidata da Simone Sarasso traccia la rotta per il 2026. “Il vero lusso oggi è il tempo. E soprattutto la libertà di scegliere come spenderlo”, scrive la direttrice editoriale nella lettera ai lettori, firmata a penna blu e datata 15 dicembre. La copertina — un primo piano sfocato di una donna con gli occhi chiusi davanti al mare di Minorca — vuole evocare, spiega Sarasso, “quel momento sospeso in cui tutto si ferma, anche solo per un attimo”.
Tra le destinazioni consigliate per il nuovo anno ci sono luoghi meno frequentati: l’entroterra siciliano, le colline della Bretagna in primavera, i villaggi delle Eolie fuori stagione. “Non si tratta di esotismo o isolamento a tutti i costi”, precisa Sarasso. “Ma di saper ascoltare: sé stessi, gli altri, i ritmi della natura”. I reportage si soffermano su dettagli che spesso passano inosservati: una sedia fuori da una trattoria di Ustica alle undici del mattino; la foschia che avvolge le valli umbre; la voce roca del barcaiolo sul Lago d’Orta alle sei del mattino.
Viaggi su misura tra storie, volti e piccoli riti
C’è spazio anche per esperienze urbane — Milano, Lisbona, Tokyo — raccontate però attraverso micro-itinerari lontani dalle rotte più battute. Un esempio? La passeggiata nei Navigli all’alba, “quando l’acqua sembra immobile e nei cortili si sente solo il rumore delle scope”. Oppure il cammino a piedi da Assisi a Spello, attraversando oliveti e chiese romaniche dove i turisti raramente mettono piede.
Le fotografie privilegiano volti e gesti semplici. “Non volevamo mostrare panorami già visti mille volte su Instagram”, confessa Andrea Ragusa, responsabile foto. “Cercavamo il contatto umano: la cuoca sarda che sforna pane carasau alle cinque del mattino, l’anziano pescatore che sistema le reti a Favignana”. Piccoli gesti quotidiani che danno senso al viaggio e lo tengono ancorato al presente.
Tendenze 2026: più sostenibilità e tempo per sé
Secondo le prime analisi raccolte da DOVE, cresce tra i lettori la voglia di viaggiare lentamente. A confermarlo è un sondaggio del Centro Studi Touring su oltre duemila abbonati: il 64% dice di voler “spendere più tempo in meno posti”, mentre solo il 18% punta a vedere “il maggior numero possibile di cose”. Un dato significativo soprattutto tra chi ha tra i 40 e i 60 anni.
Non mancano approfondimenti sulla sostenibilità, con focus su strutture attente all’ambiente e comunità locali coinvolte nella gestione turistica. “Siamo usciti dall’era delle liste infinite e degli scatti fatti senza pensarci”, si legge nell’editoriale. “Oggi la vera ricchezza è l’ascolto, il rispetto dei luoghi”.
In edicola dal 19 dicembre: ripensare il racconto del viaggio
L’arrivo in edicola del numero speciale — tiratura limitata con copertina opaca in rilievo — segna anche una riflessione sul valore delle guide cartacee nel 2026. In un mondo dove tutto è disponibile online in tempo reale, DOVE punta sul racconto lento: articoli lunghi, mappe disegnate a mano e la sezione finale “Voci dal mondo” con lettere autentiche di viaggiatori.
“Rallentare non vuol dire rinunciare al viaggio”, ha sottolineato la direttrice durante la presentazione stampa di martedì mattina in via Ampère. “Vuol dire lasciare spazio alla scoperta spontanea. E forse — solo allora — sentire davvero qualcosa che ci cambia”.
Chi vorrà sfogliare queste pagine troverà DOVE in edicola da venerdì 19 dicembre. Il resto lo decideranno come sempre strada e tempo.