Madonna di Campiglio, 23 dicembre 2025 – Per mettere un freno al sovraffollamento sulle piste da sci, la località di Madonna di Campiglio ha deciso: da gennaio 2026 non si venderanno più di 15mila skipass al giorno. La novità, annunciata dal consorzio Funivie Campiglio Pinzolo, sarà testata già dalla prossima settimana. La scelta – che arriva a ridosso dell’alta stagione, con il Natale alle porte – ha suscitato interesse ma anche qualche preoccupazione tra operatori e appassionati. Il momento più critico si attende durante il periodo di Carnevale, quando la valle si riempie come mai.
Stop agli skipass: prova già a Capodanno
Non è certo una sorpresa che la pressione turistica abbia reso insopportabili certi weekend e giorni festivi sulle Dolomiti. Lo scorso inverno, secondo i dati del consorzio, in alcune giornate si sono superati anche i 20mila ingressi. “Il nostro obiettivo è garantire sicurezza sulle piste e una buona esperienza per tutti”, spiega Lorenzo Collini, presidente delle Funivie Campiglio Pinzolo. Solo così si eviteranno lunghe code agli impianti e problemi nei rifugi e negli chalet. Il test partirà il 28 dicembre: sul sito ufficiale e alle biglietterie si potranno acquistare gli skipass fino al raggiungimento del limite, poi stop.
“È un primo esperimento – ammette Collini –, ma se funziona potrebbe diventare una regola fissa”. Se i risultati saranno positivi, il tetto sarà confermato nelle giornate più affollate della stagione, come a Carnevale e Pasqua.
Tra operatori e turisti: aspettative e dubbi
Il limite agli skipass non è passato inosservato tra chi lavora nel settore. Federico Tomasi, gestore di un noleggio sci nel centro di Campiglio, confessa di essere “un po’ preoccupato per l’impatto sui guadagni”, soprattutto per chi vive di turismo da generazioni. In diversi bar e hotel ieri sera si sono sentiti commenti contrastanti: “Se serve a evitare resse e incidenti, allora vale la pena provare”, dice una cameriera dell’hotel Spinale durante la pausa tra una colazione e l’altra.
Alcuni clienti abituali restano più scettici. “Capisco il senso, ma chi ha già prenotato potrebbe rimanere senza skipass”, osserva Anna Felicetti, maestra di sci, che propone un sistema di priorità per gli ospiti degli alberghi. Proprio su questo punto gli organizzatori stanno riflettendo in queste ore. “Forniremo tutte le informazioni sul sito e sui social”, fanno sapere dalle Funivie, assicurando che chi ha già comprato pacchetti vacanza con skipass sarà tutelato.
Perché il limite ai 15mila skipass? Tra sicurezza e ambiente
Dietro la scelta del tetto ai 15mila skipass c’è una riflessione più ampia. Da tempo associazioni come Legambiente segnalano come il numero eccessivo di sciatori metta a dura prova non solo la neve ma anche l’ecosistema alpino. “Bisogna evitare il turismo di massa”, ricordano dal circolo locale. Il presidente Collini sottolinea che “l’obiettivo è preservare la montagna anche per le future generazioni”. Lo scorso inverno non sono mancati incidenti dovuti alle piste sovraffollate, soprattutto nei giorni clou.
Il limite rientra anche nelle nuove linee guida nazionali sulla sicurezza e sulla gestione dei flussi nelle località alpine. La questione era stata sollevata già a marzo dalla Provincia autonoma di Trento, dopo i record di afflusso registrati a Pasqua.
Carnevale nel mirino: il vero banco di prova
La vera sfida arriverà tra qualche settimana: il Carnevale, periodo tradizionale per brevi vacanze di famiglie e scuole. Nel 2024, secondo l’APT Madonna di Campiglio-Pinzolo-Val Rendena, nei giorni centrali si sono contati fino a 22mila sciatori contemporaneamente sugli impianti. “Sarà importante capire se il nuovo sistema reggerà davvero”, spiega un portavoce dell’ente turistico.
Il test parte il 28 dicembre, ma sarà tra l’1 e il 9 marzo che si guarderanno i numeri con attenzione. Solo allora si capirà se limitare gli skipass giornalieri potrà davvero assicurare una stagione più tranquilla – per turisti e addetti – e una montagna più rispettata.
Alla fine, per la “perla trentina” la vera sfida resta trovare un equilibrio tra accoglienza e rispetto dell’ambiente senza rinunciare alla reputazione conquistata negli anni: piste pulite, code brevi e il solo rumore degli sci sulla neve fresca.