Sulle tracce dei Magi: alla scoperta dei presepi che vivono oltre il Natale

Presepe Manarola

Presepe Manarola | Shutterstock

Marco Viscomi

27 Dicembre 2025

l cDalle esposizioni storiche alle creazioni artigianali, il presepe si conferma protagonista delle festività italiane, tra spiritualità, arte e itinerari turistici in crescita

 

Bergamo, 27 dicembre 2025 – Le figure dei Re Magi, simboli eterni di un viaggio carico di fede e mistero, continuano ad affascinare e a ispirare la tradizione del presepe, un’arte popolare che racconta con semplicità e profondità la nascita di Gesù. E così, nel cuore del periodo festivo, l’eco delle antiche melodie natalizie si fa ancora sentire, accompagnando il lento avvicinarsi dell’Epifania. In un’Italia che rinnova ogni anno il suo rapporto con questa forma di narrazione, cresce l’interesse per i presepi, trasformandoli in veri e propri itinerari culturali e turistici. Le esposizioni permanenti, le collezioni storiche e le innovazioni artigianali mantengono viva una tradizione che parla di spiritualità, comunità e identità territoriale.

Il significato profondo del presepe tra arte e fede

Il presepe, da sempre definito come “il Vangelo in dialetto”, rappresenta un racconto accessibile e immediato, dove ogni personaggio e ogni dettaglio custodiscono un significato preciso. La sua forza narrativa non risiede solo nella dimensione religiosa, ma anche nell’interpretazione del lavoro quotidiano, dei paesaggi e della vita comunitaria. Il poeta Giovanni Pascoli, con la sua poesia Le Ciaramelle, evoca le atmosfere dell’infanzia e le melodie tradizionali che accompagnano questa festa, suggerendo un legame intimo e profondo con la memoria collettiva.

Nel 2025, l’interesse per il presepe ha segnato un incremento superiore al 18%, come evidenziato dallo Studio dell’Osservatorio Telepass, dimostrando come questa tradizione continui a essere una componente fondamentale della mobilità turistica natalizia. Il presepe si sposta così dagli ambienti domestici a musei, chiese, botteghe, diventando un’occasione di scoperta e valorizzazione dei territori.

Le tappe imperdibili per ammirare presepi storici e contemporanei

Tra le mete più suggestive per ammirare presepi di grande valore artistico e culturale c’è il Museo del Presepio di Dalmine (Bergamo). Nato nel 1975 da un’idea di don Giacomo Piazzoli, il museo ospita oltre novecento opere che attraversano epoche e continenti, dal presepe napoletano del Settecento – considerato il periodo d’oro di questa arte – alle creazioni contemporanee. Particolare rilievo è dato al presepio bergamasco, con la fedele ricostruzione di una bottega artigianale ottocentesca specializzata nella lavorazione del gesso, materiale usato anche nel raffinato presepio genovese del medesimo secolo, opera dello scultore Garaventa. Il percorso si allarga a rappresentazioni provenienti da Spagna, America Latina, Africa, Asia e Australia, accompagnate da collezioni di immagini sacre, francobolli e musiche natalizie.

A Milano, la chiesa di San Marco, situata lungo la storica cerchia dei navigli, conserva un capolavoro poco noto ma straordinario: il presepe di carta realizzato da Francesco Londonio nella metà del Settecento. I dettagli di questa scena teatrale in miniatura, con le sue ventiquattro figure dai costumi vivaci, si distinguono per la leggerezza e l’ingegno tecnico. L’opera ebbe grande successo al punto da valergli l’incarico di scenografo al Teatro alla Scala. La chiesa stessa ha un ruolo rilevante nella storia milanese, essendo stata sede della prima Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, diretta dallo stesso compositore.

Presepe, il caso di Bologna

Nel centro storico di Bologna, la Basilica delle Sette Chiese accoglie il presepe più antico conosciuto in Italia, datato fine Duecento, con statue lignee a grandezza naturale scolpite da un autore anonimo. Le figure, successivamente dipinte in stile gotico dal pittore Simone dei Crocifissi, raccontano con forza e immediatezza l’episodio sacro dell’arrivo dei Magi. L’arte del presepe prosegue anche nel Museo Davia Bargellini, che fino all’11 gennaio 2026 ospita una mostra dedicata alle figure di terracotta policroma della collezione Forlai, rappresentative delle tradizioni popolari di Bologna e Modena.

Presepi nel sud Italia

Roma, con la sua immensa eredità sacra, conserva presepi sempre visibili nelle sue chiese storiche. Nella Chiesa dei Santi Cosma e Damiano si può ammirare un presepe napoletano settecentesco che ritrae scene di vita quotidiana, mentre nella Basilica di Santa Maria Maggiore si trova l’Altare del Presepe, scolpito nel 1291 da Arnolfo di Cambio su commissione di papa Niccolò IV. Questa opera è considerata la più antica di Roma e ha rappresentato a lungo un punto di riferimento per la devozione e l’arte sacra.

La Campania, terra di grandi tradizioni presepistiche, si distingue con il presepe del Duomo di Sorrento, risalente al XV secolo, che propone una scena ricca di vita, con pastori, animali e mercati vivaci ambientati in un paesaggio che riflette la morfologia della Penisola Sorrentina. Ogni dettaglio, dalla Natività fra rovine pagane agli angeli sovrastanti, racconta un dialogo intenso fra arte e spiritualità.

A Matera, il presepe si fonde con la città stessa, i celebri Sassi, patrimonio Unesco, diventano scenario naturale e permanente della Natività. Nel caratteristico Bottegaccio si trovano presepi in cartapesta realizzati dal ceramista Mario Daddiego, vere e proprie micro-narrazioni della civiltà contadina lucana, apprezzate in tutto il mondo per la loro cura e autenticità.

Matera
C’è una città scavata nella roccia che sembra un presepe – okviaggi.it

I personaggi sacri: i Re Magi nella tradizione e nella storia

Secondo il racconto evangelico riportato dal Vangelo di Matteo, i Magi erano saggi astrologi che, guidati da una stella, giunsero dall’Oriente a Gerusalemme per adorare Gesù Bambino, portandogli in dono oro, incenso e mirra. La tradizione cristiana ha fissato il numero di questi viaggiatori in tre, identificandoli con i nomi di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, simboli delle tre parti del mondo allora conosciute: Asia, Europa e Africa.

La narrazione biblica, tuttavia, è essenziale e lascia spazio a molte interpretazioni e leggende. Gli storici moderni discutono sull’effettiva storicità dell’episodio, mentre il Magistero cattolico ne conferma la valenza simbolica e teologica. L’immagine dei Magi è stata ampiamente ripresa nell’arte, dalle miniature medievali agli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova, fino alle opere rinascimentali di Botticelli e Gentile da Fabriano. Questi ultimi hanno reso la scena dell’Adorazione dei Magi un racconto ricco di dettagli fastosi, che intrecciano il sacro con il potere politico e la cultura del tempo.

L’iconografia dei Magi, con i loro abiti regali e i doni preziosi, è diventata un simbolo universale dell’Epifania, celebrata il 6 gennaio, giorno in cui si rinnova il rito del viaggio e dell’incontro con il divino.

Le nuove vie dell’artigianato presepiale

Oggi, accanto alle tradizioni storiche, si affermano realtà imprenditoriali come Mondo Presepi, fondata nel 2007 da Stefano Treccani in provincia di Brescia. L’azienda, divenuta leader nazionale e internazionale nella produzione e vendita online di accessori e statuine per presepi, ha dato nuova linfa a un’arte antica, portandola nelle case di appassionati e collezionisti di tutto il mondo. Con un catalogo che supera i 6.000 prodotti, Mondo Presepi offre pezzi realizzati da artigiani di grande talento, con particolare attenzione anche alle statue per presepi pasquali, un settore in crescita che affianca la tradizione natalizia.

La capacità di unire passione, qualità e assistenza al cliente ha consolidato la posizione di questa realtà, che ogni anno propone novità e idee originali per mantenere vivo l’interesse verso il presepe come forma d’arte e di fede.

Il presepe, dunque, rimane un patrimonio vivo e in continua evoluzione, capace di raccontare storie antiche con sguardi nuovi, sempre pronti a incantare chi lo osserva e a guidare i passi di chi, idealmente, segue il cammino dei Re Magi verso la luce della nascita.

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