Milano, 28 dicembre 2025 – Giacomo Poretti torna a raccontarsi in scena, questa volta da solo sotto i riflettori. L’attore, noto soprattutto come membro del trio storico Aldo, Giovanni e Giacomo, porta al Teatro Carcano un racconto personale: un viaggio che attraversa quasi quarant’anni di carriera. Dai primi passi nei cabaret milanesi fino alle esperienze più recenti tra cinema e teatro.
Dal cabaret al successo in tv
Correva il 1983 quando un giovane infermiere dell’Ospedale di Legnano, appena ventisettenne, decideva di tentare la strada della comicità. Giacomo si esibiva nei piccoli locali della zona con un cabaret che, come ha detto spesso, “funzionava solo se il pubblico era già di buon umore”. Il vero salto arriva nei primi anni Novanta: l’incontro con Aldo Baglio, poi con Giovanni Storti, la gavetta al laboratorio Zelig e infine l’approdo su Italia 1 con “Mai dire gol”. “All’inizio non sapevamo bene cosa aspettarci – ha raccontato Giacomo durante una pausa prove – ma ogni volta che entravamo in studio sembrava una festa, non un lavoro”.
Gag indimenticabili e la consacrazione
Per chi è cresciuto negli anni Novanta, i personaggi del trio – il pizzaiolo surreale Tafazzi, l’ipocondriaco Rolando o lo Svitol – sono ormai parte della memoria collettiva. Le loro gag, ancora oggi rilanciate sui social da fan di tutte le età, hanno segnato un’epoca della comicità italiana. Nel 1997 arriva il debutto al cinema con “Tre uomini e una gamba”: da lì è stata una lunga scia di successi, da “Così è la vita” a “Chiedimi se sono felice”, fino ai record di “Il ricco, il povero e il maggiordomo”. Giacomo, più pacato rispetto all’esuberanza di Aldo e alla follia logica di Giovanni, si è fatto notare per l’ironia malinconica e i tempi comici precisi. “Non c’erano copioni rigidi – ha spiegato ancora – spesso le migliori scene nascevano da battute improvvisate o errori”.
Il teatro: una sfida più intima
Ora che il cinema cambia e i progetti tv si fanno più rari, Giacomo sceglie il teatro per raccontarsi in modo più diretto. Il nuovo spettacolo al Carcano – titolo ancora top secret – promette un mix tra autobiografia e sguardo ironico sulla realtà. In scena ci sono pochi oggetti: una sedia, qualche vecchia foto ingiallita e le note leggere di una fisarmonica. “Mi piacerebbe che chi viene pensasse anche alla sua storia personale, non solo alla mia”, ha detto durante la presentazione ai giornalisti davanti a un pubblico attento.
Un legame che resiste nel tempo
Anche se ora lavorano su progetti separati, il rapporto con Aldo e Giovanni resta forte. Aldo Baglio ha confessato in radio: “Noi tre non ci molliamo nemmeno se ci buttano fuori dal set. Ognuno porta avanti le proprie cose, ma continuiamo a scambiarci idee nuove”. Giacomo conferma: “Ci vediamo spesso, anche solo per pranzare insieme o per provare qualche battuta nuova in pizzeria”.
Un nuovo film all’orizzonte
Nonostante gli impegni solisti, il trio non abbandona il grande schermo. “Abbiamo un’idea per un nuovo film”, ha rivelato Giacomo senza anticipare nulla sulla trama. Si sa solo che le riprese potrebbero partire nella seconda metà del 2026 e che la sceneggiatura è già in lavorazione. I fan aspettano notizie ufficiali mentre sui forum corrono già ipotesi su possibili ritorni ai personaggi classici o storie completamente nuove.
Tra ricordi e voglia di rivederlo dal vivo
L’attesa fuori dal Carcano si fa sentire: lunghe file alle biglietterie e messaggi entusiasti sui social mostrano quanto Milano tenga a Giacomo. C’è chi ricorda le prime apparizioni a “Mai dire gol”, chi ripete a memoria battute dei film più amati. In teatro la gente si scambia aneddoti sulle serate passate davanti alla tv con amici o familiari.
Alla fine dello spettacolo partono applausi lunghi e qualche abbraccio nel foyer tra spettatori sconosciuti tra loro. Un segno — piccolo ma chiaro — che le storie di Giacomo Poretti continuano a parlare a generazioni diverse, legate dal filo sottile di una comicità capace di mescolare tenerezza e ironia.