Dove Sciare sulle Piste Olimpiche in Italia: Guida a Bormio, Cortina, Livigno e Val di Fiemme

Giulia Ruberti

29 Dicembre 2025

Bormio, 29 dicembre 2025 – In queste settimane, gli occhi degli appassionati di sport invernali sono puntati sull’Italia del Nord. Bormio, Cortina, Livigno e la Val di Fiemme si stanno preparando a ospitare alcune delle gare più attese della stagione di sci alpino, snowboard, freestyle e sci di fondo. Sono località ben conosciute dagli atleti e dagli addetti ai lavori, ma ogni edizione porta con sé nuove sfide e aggiornamenti sulle piste. E, ovviamente, un clima carico di attesa.

Bormio e Cortina pronte per lo sci alpino

La stagione è partita con i primi arrivi a Bormio, dove torna protagonista il famoso tracciato della Stelvio. Qui si disputeranno le gare maschili di discesa libera e supergigante, eventi chiave per la Coppa del Mondo FIS. Gli organizzatori locali, guidati da Maurizio Dellapina, responsabile del comitato gare, hanno lavorato fino a tardi nelle ultime settimane per mettere a punto la pista. “Abbiamo trovato condizioni altalenanti”, ha detto Dellapina ai giornalisti. “Quest’anno il meteo ci ha messo alla prova con nevicate alternate a freddo intenso, ma la Stelvio è pronta”.

A Cortina d’Ampezzo, invece, l’attenzione è tutta sulle gare femminili. Il celebre tracciato dell’Olympia delle Tofane ospiterà discese e super-G con le migliori interpreti dello sci alpino mondiale. La località veneta conferma il suo ruolo centrale nel calendario internazionale. “Cortina è una certezza, sia per la bellezza del posto che per l’organizzazione”, ha detto una delle atlete azzurre, Federica Brignone, durante una prova mattutina.

Livigno tra snowboard e freestyle

Salendo verso il confine svizzero cambia lo scenario: a Livigno sono attesi centinaia di atleti per le gare di snowboard e freestyle. La località valtellinese è famosa per il suo snowpark tra i più grandi d’Europa, meta abituale per chi ama salti e acrobazie su tavola o sci. “Negli ultimi anni abbiamo puntato molto su queste discipline”, spiega il direttore tecnico del comprensorio, Stefano Rodari. Il Mottolino è stato aggiornato da poco: halfpipe, big air e rail park sono pronti secondo gli standard FIS. Le prove iniziano all’alba, mentre il paese si anima già dal primo pomeriggio con spettatori e addetti ai lavori.

Val di Fiemme capitale dello sci di fondo

Spostandosi in Trentino, la Val di Fiemme si riconferma punto nevralgico dello sci di fondo. La pista che attraversa Tesero, Ziano e Predazzo ospiterà le classiche sfide a cronometro e mass start. Saranno presenti anche le staffette delle nazionali nordiche più forti: Norvegia, Svezia, Russia (con le limitazioni imposte dalle federazioni internazionali), oltre alle formazioni italiane che possono contare sul calore del pubblico locale. “La Val di Fiemme ha una tradizione lunghissima”, ricorda Giovanni Malfatti, direttore sportivo del comitato Nordic Ski. “Qui sono passate generazioni di fondisti e ogni anno il pubblico risponde presente”.

Secondo gli organizzatori, nelle giornate di gara si prevedono oltre 10mila presenze al giorno, tra spettatori e addetti ai lavori. Nei giorni scorsi ci sono stati piccoli problemi sulla statale 48 delle Dolomiti, ma le autorità locali hanno attivato navette dedicate e parcheggi temporanei vicino agli impianti.

Impatto economico e sociale sulle località alpine

Ospitare queste gare porta anche un bel ritorno economico. Federalberghi Lombardia parla di un aumento medio del 35% nelle prenotazioni rispetto allo scorso anno nelle settimane centrali degli eventi. Ristoranti, rifugi e negozi hanno allungato orari e adattato i menù alle esigenze degli sportivi – con colazioni servite dalle 5 del mattino nei giorni più importanti. “Sono settimane che valgono quanto tre mesi normali”, confida il proprietario dell’albergo Baita Montana a Livigno.

Intanto sindaci e rappresentanti locali – da Bormio a Predazzo – sottolineano come queste gare siano anche una grande vetrina internazionale per promuovere turismo ed eccellenze del territorio. Non solo sport: in programma ci sono concerti serali, mostre fotografiche sulla storia dello sci italiano e incontri dedicati ai giovani per avvicinarli alle competizioni.

Lo sguardo al futuro: verso grandi eventi

In attesa delle finali mondiali del 2026, queste settimane serviranno a testare infrastrutture, logistica e organizzazione nelle varie località coinvolte. La collaborazione tra federazioni sportive ed enti pubblici resta fondamentale per garantire successo degli eventi e sicurezza degli atleti.

“Finora non possiamo che essere soddisfatti”, ha detto il presidente FISI, Flavio Roda. “Ma vogliamo fare ancora meglio”. Così tra prove cronometrate e tazze di cioccolata calda nei bar lungo le piste, le Alpi italiane si preparano ad affrontare settimane decisive non solo per lo sport ma anche per l’identità dei territori che ogni inverno li accolgono con orgoglio.

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