Asia 2026: Guida ai Periodi Migliori per Visitare Thailandia, Giappone e Altri Paesi Top

Giulia Ruberti

23 Dicembre 2025

Bangkok, 23 dicembre 2025 – Viaggiare in Asia nel 2026 significa tenere d’occhio stagioni, festività locali e clima di ogni Paese. Sempre più italiani puntano su mete come Thailandia, Vietnam, Giappone e Indonesia. E per il prossimo anno la voglia di partire cresce, grazie alla ripresa del turismo internazionale e al desiderio di scoprire nuovi luoghi dopo anni difficili.

Quando partire per la Thailandia: clima e festività

La domanda più frequente riguarda la Thailandia. L’Ente del Turismo thailandese consiglia di visitarla da novembre a febbraio: in quei mesi le temperature si mantengono tra i 25 e i 30 gradi, le piogge diminuiscono e l’umidità è più sopportabile. Nelle zone costiere come Phuket o nelle isole del Golfo, la stagione secca porta mare limpido e spiagge tranquille. “Molti nostri ospiti tornano proprio in questo periodo”, racconta Thipawan Chantharak, responsabile di un tour operator locale. Ma attenzione: a fine gennaio, con il Capodanno cinese, si registra un aumento del flusso turistico e i prezzi degli hotel tendono a salire.

Nel nord, da Chiang Mai a Chiang Rai, il clima è più fresco, con notti che scendono anche sotto i 15 gradi. Marzo e aprile segnano l’arrivo della stagione calda e secca: le temperature possono superare i 35 gradi. Da maggio invece cominciano le piogge monsoniche che soprattutto a Bangkok rendono più complicati gli spostamenti.

Vietnam e Cambogia: occhio alle piogge

Anche in Vietnam il clima cambia molto da nord a sud. Nel nord – con Hanoi e la Baia di Ha Long – l’inverno è fresco e asciutto: da dicembre a marzo si visita bene anche con una giacca leggera. “In estate arrivano piogge forti, ma di solito non durano tutto il giorno”, spiega Huong Le, guida turistica di Sa Pa.

Nel sud (Ho Chi Minh City e Delta del Mekong) il clima tropicale porta una stagione secca da novembre ad aprile e forti piogge nel resto dell’anno. In Cambogia la situazione è simile: Angkor Wat resta visitabile anche sotto qualche acquazzone improvviso, ma per evitare fango e afa conviene puntare su dicembre-febbraio.

Giappone: primavera tra ciliegi e autunno rosso

Sul fronte orientale, il Giappone regala due grandi spettacoli naturali: la fioritura dei ciliegi (sakura) in primavera e l’autunno colorato a ottobre-novembre. Secondo la Japan Meteorological Agency, nel 2026 il picco della fioritura dovrebbe cadere tra il 20 marzo (Kyoto) e la prima settimana di aprile (Tokyo). Prenotare voli e hotel con largo anticipo è fondamentale. “In quei giorni il Giappone sembra un grande parco a tema”, confida Paolo Agosti, esperto di viaggi asiatici.

Chi vuole evitare folle troppo grandi può scegliere settembre-ottobre: temperature miti e città tinte dei colori degli aceri giapponesi. D’estate – soprattutto luglio-agosto – caldo umido e tifoni possono mettere i bastoni tra le ruote; meglio avere sempre con sé un ombrello pieghevole.

Indonesia: Bali tra monsoni e spiagge

In Indonesia lo scenario cambia ancora. Bali resta una delle mete preferite dagli italiani per costi contenuti e facilità negli spostamenti interni. Il periodo migliore va da maggio a settembre: poche piogge, mare calmo e risaie verdeggianti ovunque. “A luglio-agosto l’isola si riempie di turisti europei”, ammette Ketut Arya, albergatore di Ubud. Nei mesi tra novembre e marzo arrivano i monsoni: piogge abbondanti che però non fermano le escursioni mattutine o le giornate in spiaggia, basta sapersi adattare.

Attenzione ai festival locali

Un altro elemento da tenere presente sono le feste tradizionali locali. In molti Paesi asiatici ci sono eventi che attirano migliaia di persone: dal Capodanno lunare in Cina e Vietnam (tra fine gennaio e metà febbraio), al Songkran thailandese (la festa dell’acqua ad aprile), fino ai Matsuri estivi giapponesi. Partecipare significa entrare nel vivo delle tradizioni ma spesso si paga dazio con prezzi più alti e difficoltà a trovare posto negli hotel.

Viaggiare in Asia nel 2026 – sottolineano gli operatori – vuol dire scegliere bene quando partire per ogni destinazione. Controllare le previsioni del tempo aggiornate ed essere informati sui festival può fare la differenza tra una vacanza rilassante o una corsa contro il tempo. L’Asia è un mosaico fatto di climi diversi e culture ricchissime: solo chi sa capire i suoi ritmi trova davvero il momento giusto per partire.

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