È stata recentemente pubblicata la lista delle località italiane che hanno ricevuto le Bandiere Blu per il 2025, un riconoscimento internazionale conferito dalla Foundation for Environmental Education (FEE). Quest’anno, 246 comuni e 84 approdi turistici hanno ottenuto il prestigioso vessillo, evidenziando un incremento rispetto ai 236 del 2024. Tra le new entry ci sono località come Torino di Sangro in Abruzzo, Margherita di Savoia in Puglia e San Teodoro in Sardegna, mentre comuni come Capaccio Paestum in Campania e Ispica in Sicilia hanno perso il riconoscimento.
L’assegnazione delle Bandiere Blu rappresenta un percorso virtuoso per le amministrazioni locali, che si impegnano a migliorare la qualità delle acque e dei servizi offerti ai turisti e ai residenti. La selezione avviene sulla base di 32 criteri, che vengono aggiornati annualmente, e che valutano vari aspetti, dalla gestione dei rifiuti alla qualità dell’acqua, fino alla presenza di servizi per i turisti.
Il 2025 segna la 39esima edizione delle Bandiere Blu in Italia. Quest’anno, 487 spiagge hanno ricevuto il riconoscimento, con un incremento di due spiagge rispetto allo scorso anno. Questo rappresenta circa l’11,5% delle spiagge premiate a livello mondiale, un dato che si mantiene costante rispetto al 2024. Le località premiate devono dimostrare che le loro acque di balneazione siano state eccellenti negli ultimi quattro anni, basandosi sui risultati delle analisi condotte dalle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente (Arpa) nell’ambito del Programma nazionale di monitoraggio, coordinato dal ministero della Salute.
I criteri di valutazione non riguardano solo la qualità delle acque, ma anche la funzionalità degli impianti di depurazione, la percentuale di allacci fognari e la gestione dei rifiuti. Inoltre, si considerano anche iniziative per migliorare la vivibilità durante l’estate, come la presenza di aree pedonali, piste ciclabili e servizi sanitari. Tali parametri forniscono una visione a 360 gradi della realtà locale, talvolta escludendo località note per la bellezza delle loro spiagge, ma carenti in termini di servizi.
Analizzando i dati, emerge un quadro chiaro delle regioni italiane più virtuose in termini di Bandiere Blu. La Liguria si conferma in testa con 33 località premiate, nonostante la perdita di una Bandiera rispetto all’anno precedente. La Puglia segue con 27 riconoscimenti, di cui tre nuovi ingressi, seguita dalla Calabria con 23 Bandiere Blu, anche questa con tre new entry. La Campania mantiene 20 bandiere, perdendo un comune ma guadagnandone uno nuovo. Le Marche e la Toscana si attestano a 20 e 19 riconoscimenti rispettivamente, con la Toscana che ha ottenuto un nuovo ingresso.
Sardegna e Abruzzo si distinguono anche, entrambi con 16 località premiate. La Sicilia conferma 14 Bandiere Blu, ma perde due comuni e ne guadagna due nuovi. Il Trentino-Alto Adige mantiene i suoi 12 comuni, mentre il Lazio guadagna un nuovo riconoscimento, salendo a 11. L’Emilia-Romagna, grazie a un nuovo ingresso, arriva a 10 località premiate. Al contrario, il Piemonte scende a 4 Bandiere Blu, mentre la Lombardia e il Friuli-Venezia Giulia confermano i loro rispettivi punteggi.
Una novità significativa di quest’anno è l’introduzione del Piano di azione per la sostenibilità, che ogni comune premiato deve presentare. Questo piano, che deve essere realizzato e monitorato per i successivi tre anni, deve delineare le misure adottate per contrastare il cambiamento climatico e per migliorare la sostenibilità ambientale. Gli obiettivi fissati per il triennio 2025-2027 includono mobilità sostenibile, vita sulla terra e sotto l’acqua, nonché strategie per affrontare il cambiamento climatico.
Claudio Mazza, presidente della Fondazione FEE Italia, sottolinea l’importanza di questo nuovo approccio, evidenziando come la crescita del Sud Italia sia una delle sfide principali. “Iniziare il percorso verso la Bandiera Blu significa affrontare le criticità e darsi tempi e modi per risolverle. Serve una visione olistica nella gestione del territorio”, ha dichiarato Mazza.
Oltre alle Bandiere Blu per le spiagge, il progetto “Pesca e Ambiente” ha premiato 84 approdi turistici. Questo progetto ha come obiettivo la sensibilizzazione del settore della pesca riguardo le tematiche ambientali e la valorizzazione delle tradizioni locali. I porti turistici che hanno ricevuto il riconoscimento hanno dimostrato di aver intrapreso scelte sostenibili che rispettano i requisiti per l’assegnazione internazionale.
In conclusione, la gestione dei rifiuti e la manutenzione del territorio sono aspetti cruciali nella valutazione delle Bandiere Blu. Le amministrazioni devono dimostrare un impegno costante per garantire la pulizia delle spiagge e delle aree pubbliche, nonché per fornire servizi adeguati ai turisti. Questo non solo migliora l’estetica delle località, ma contribuisce anche alla salute ambientale, riducendo l’impatto dei rifiuti sul mare e sulle spiagge.
Infine, è importante considerare l’impatto di questo riconoscimento sul turismo locale. Le località che ricevono la Bandiera Blu tendono a vedere un aumento della visibilità e dell’attrattiva per i turisti, che cercano esperienze di alta qualità in ambienti naturali ben preservati. Le Bandiere Blu sono un segnale di qualità e impegno per la sostenibilità, che può incentivare ulteriori investimenti e iniziative in favore dell’ambiente e della comunità. Con l’incremento dei comuni e delle spiagge premiate, l’Italia continua a dimostrare il proprio impegno verso un turismo sostenibile, che valorizza non solo le bellezze naturali, ma anche la qualità della vita dei suoi cittadini.
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