Un angolo di Sardegna dove il vento, il mare e la pietra creano un paesaggio che sembra rimasto intatto nel tempo.
Il silenzio, a Cala Petra Ruja, ha un suono diverso. Non ci sono stabilimenti che diffondono musica né passerelle di legno che guidano la folla. Qui domina la natura, interrotta solo dal vento che corre tra i ginepri e dal mare che cambia colore con il passare delle ore. Una spiaggia che non si concede a tutti, forse per il cammino da affrontare prima di arrivarci, ma proprio per questo conserva un fascino raro. Sabbia chiara, pietre di granito rosso e acqua limpida: è un paesaggio che accoglie chi cerca calma e autenticità, lontano dal frastuono della Costa Smeralda più mondana.
Dove si trova e come arrivare
Cala Petra Ruja appartiene al territorio di Arzachena, nel cuore della Costa Smeralda. È incastonata tra Liscia Ruja e Razza di Juncu, due spiagge note e frequentate, ma mantiene un carattere più selvatico. Per raggiungerla in auto si percorre la strada per Liscia Ruja, si lascia il mezzo al parcheggio a pagamento e si prosegue a piedi su un breve tratto sterrato e poi lungo un sentiero che porta alla spiaggia. Chi parte da Porto Cervo segue la SP94 fino ad Abbiadori e da lì devia verso Liscia Ruja. Da Olbia, invece, la via più rapida è la SS125 con successiva deviazione sulla SP73 verso Arzachena e Costa Smeralda. Durante l’estate, il servizio di autobus “Lu Pustali” ferma a Liscia Ruja, ma anche in questo caso l’ultimo tratto resta da percorrere a piedi.

Un’alternativa è arrivare dal mare. I diportisti possono raggiungere la cala seguendo il corridoio di lancio segnalato dalla Capitaneria, rispettando le regole di sicurezza. Arrivare in barca significa scoprire la cala da una prospettiva diversa, con il rosso delle rocce che contrasta con l’azzurro del mare.
Caratteristiche, esperienze e regole
La bellezza di Cala Petra Ruja non si limita a una classica spiaggia sarda. Qui la natura ha combinato sabbia fine e soffice con rocce di granito rosso che, al tramonto, sembrano prendere fuoco. Due promontori proteggono la cala, mantenendo l’acqua quasi sempre calma e trasparente. I fondali bassi invitano a nuotare senza pensieri e a esplorare con maschera e boccaglio, osservando piccoli banchi di pesci che si muovono tra gli scogli. Chi conosce bene la zona cerca gli angoli più appartati: sul lato sinistro, guardando il mare, i ginepri offrono ombra naturale, mentre sul lato opposto, superando alcune rocce, si trovano piccole calette quasi private. Basta poco: un telo, una borraccia d’acqua, magari scarpette da scoglio per arrampicarsi in sicurezza. È una spiaggia che non ha bisogno di altro, se non di chi desidera ascoltare il vento e lasciarsi andare al ritmo lento della costa.
Cala Petra Ruja è spiaggia libera, quindi accessibile a tutti, ma con alcune regole da rispettare. Non si paga l’ingresso, ma il parcheggio ha tariffe che possono arrivare a circa tre euro l’ora nei mesi di alta stagione. In estate sono attivi alcuni servizi come bar e noleggio di attrezzature da spiaggia. Restano vietati campeggio, fuochi e tende. I cani di solito non sono ammessi, salvo quelli da guida o da soccorso. Un’attenzione particolare è richiesta anche al rispetto delle ordinanze locali, come quelle sul divieto di plastica monouso o sul fumo fuori dalle aree consentite. Cala Petra Ruja resta così: una spiaggia autentica, segnata da silenzi e sfumature, che non si piega al turismo invadente. Un luogo che sembra custodire ancora oggi il segreto della Costa Smeralda più vera.