San Salvador, 12 novembre 2025 – El Salvador, il più piccolo paese dell’America Centrale, sta vivendo una nuova stagione che attira sempre più viaggiatori curiosi. Dopo anni difficili segnati dalla guerra civile (1979-1992) e da gravi problemi di criminalità, oggi il paese mostra spiagge vulcaniche, città piene di vita e una natura sorprendente. Il clima è cambiato: si respira più sicurezza e ottimismo. Chi arriva qui, spesso in viaggio tra Guatemala, Honduras o Nicaragua, trova un posto dove la storia si mescola con la forza di una popolazione pronta a raccontare il proprio passato.
El Salvador: quando partire e cosa aspettarsi dal clima
Il momento giusto per visitare El Salvador dipende da cosa si vuole fare. La stagione secca, da novembre ad aprile, è perfetta per chi cerca onde regolari sulle spiagge del Pacifico. Posti come El Tunco e Punta Mango sono famosi tra i surfisti. È anche il periodo migliore per camminare sui sentieri dei vulcani o tuffarsi nei laghi. Il tempo è più stabile, con tanto sole. È l’occasione giusta per esplorare Los Cóbanos, da dove si parte per immersioni sulla barriera corallina e per avvistare le balene.
La stagione delle piogge, da maggio a ottobre, non ferma chi ama l’avventura. Le mattine sono spesso limpide, mentre le piogge arrivano soprattutto nel pomeriggio. I prezzi scendono e le spiagge si svuotano, ma bisogna fare i conti con possibili allagamenti e strade difficili da percorrere.
Muoversi in El Salvador: cosa sapere sui trasporti
Anche se il paese è piccolo, spostarsi in El Salvador può richiedere un po’ di pazienza. Molti viaggiatori entrano via terra, grazie a compagnie come Tica Bus e Transporte del Sol, che collegano le capitali centroamericane. L’aeroporto internazionale di San Salvador rimane il principale punto di arrivo per chi sceglie l’aereo.
Dentro il paese, i bus locali, chiamati “chicken bus”, sono economici e frequenti, ma spesso molto affollati. Per spostamenti più comodi tra città come San Salvador, Santa Ana e San Miguel, ci sono pullman climatizzati. Pochi noleggiano un’auto; molti preferiscono affidarsi a driver privati per escursioni giornaliere. Nelle città più grandi si usano taxi, bus urbani e app come Uber. Gli hotel di solito suggeriscono le opzioni più sicure.
El Salvador da scoprire: città, vulcani e radici Maya
Chi arriva in El Salvador trova un mix variegato di esperienze. Le due città principali, San Salvador e Santa Ana, distano solo 64 chilometri, ma offrono atmosfere diverse. La capitale è cambiata molto: il centro storico, un tempo evitato dai turisti, oggi ospita il restaurato Palacio Nacional, la colorata Iglesia El Rosario e la solenne Catedral Metropolitana, dove predicava l’arcivescovo Óscar Romero.
Santa Ana è più tranquilla, con edifici ottocenteschi come il Teatro de Santa Ana e la sua cattedrale neogotica illuminata di sera. Qui il caffè è una tradizione: lo si assaggia nei bar del centro o durante i tour nelle piantagioni vicine.
Gli amanti della natura possono affrontare l’ascesa dei vulcani. Il Parque Nacional Los Volcanes propone trekking sul Volcán de Santa Ana (2381 metri), da cui si gode una vista sul lago craterico turchese, o sul perfetto cono del Volcán de Izalco. Non lontano c’è il lago di Coatepeque, ideale per nuotare e fare sport acquatici.
Per chi vuole scoprire la storia precolombiana, le rovine Maya di Joya de Cerén (sito UNESCO), sepolte da cenere vulcanica nel 600 d.C., raccontano la vita di un villaggio agricolo. Altri siti come Tazumal e Casa Blanca, vicino a Santa Ana, mostrano l’antica tradizione dell’indaco e l’importanza del commercio dell’ossidiana.
Surf, natura e piccoli borghi: il volto autentico della costa
Le spiagge nere della costa pacifica sono un richiamo per i surfisti. Località come El Tunco, La Libertad ed El Zonte offrono onde costanti tutto l’anno. Più a sud-est, meno affollate ma amate dai più esperti, ci sono Punta Mango ed El Cuco.
Non mancano esperienze a contatto con la natura: da novembre ad aprile si possono vedere balene a Los Cóbanos; tra luglio e dicembre le tartarughe marine depongono le uova sulle spiagge di La Libertad e nella Bahía de Jiquilisco, zona importante anche per il birdwatching.
Una tappa imperdibile è la Ruta de las Flores, una strada tra le colline che collega borghi come Nahuizalco, Juayúa (famosa per la fiera gastronomica del weekend), Salcoatitán, Apaneca e Concepción de Ataco. Qui si trovano mercati vivaci, artigianato locale e la cultura del caffè.
Quanto costa e come muoversi in sicurezza
Viaggiare in El Salvador non pesa troppo sul portafoglio: un letto in ostello costa dai 10 dollari, una camera doppia in hotel medio si trova tra 30 e 80 dollari a notte. Un pasto tipico, come le pupusas, costa meno di un dollaro; una birra locale circa 1,50 dollari. Chi vuole fare surf o trekking deve mettere in conto qualche spesa in più (noleggio tavola da 15 dollari al giorno, guida per escursioni da 20 dollari).
La sicurezza è migliorata: secondo le autorità i reati sono in calo, ma conviene sempre stare attenti. Meglio evitare zone isolate dopo il tramonto e affidarsi a taxi autorizzati o Uber. Nei luoghi affollati, attenzione ai borseggiatori; è meglio prelevare contanti in banca o in hotel.
Vulcani attivi e consigli per le escursioni
Molti vulcani sono ancora attivi. L’ultima eruzione importante è stata nel 2013 sul Volcán de San Miguel, ma le autorità tengono tutto sotto controllo. Prima di partire per un’escursione è sempre bene informarsi sul posto e affidarsi a guide esperte. Vicino ai laghi sulfurei, è fondamentale mantenere la distanza dall’acqua.
In sintesi, chi sceglie El Salvador trova un paese autentico, dove la natura selvaggia convive con una cultura viva e accogliente. Un viaggio che sorprende chi ha voglia di andare oltre i soliti luoghi comuni.