La tecnologia ha il potere di trasformare le vite delle persone, specialmente per coloro che vivono con disabilità visiva. Questo cambiamento può rappresentare una differenza significativa tra una vita di limitazioni e una vita di autonomia. Con oltre 253 milioni di persone nel mondo che convivono con una disabilità visiva, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è fondamentale affrontare il tema dell’accessibilità nelle città moderne. In Italia, si stima che ci siano circa 360.000 persone non vedenti o ipovedenti gravi, un numero in crescita a causa dell’invecchiamento della popolazione. Quasi un terzo degli over 65 ha limitazioni visive significative, e tra gli ultra 75enni, la percentuale supera il 40%.
Questi dati non rappresentano solo un problema di salute, ma pongono anche una sfida sociale e urbana. Muoversi in città per le persone non vedenti è spesso un’impresa complessa, ostacolata da barriere architettoniche e da un’inadeguata informazione. La domanda fondamentale è: le smart city possono definirsi tali se non sono accessibili a tutti?
Le smart city devono essere inclusivi
Il dibattito sulle smart city tende a concentrarsi su temi come la sostenibilità energetica e la digitalizzazione dei servizi, trascurando l’inclusione. Tuttavia, le istituzioni e le associazioni internazionali concordano su un principio fondamentale: “Le città non sono smart se non sono accessibili.” Questo implica che la tecnologia deve servire a tutti, senza escludere le persone con disabilità visiva.
In questo contesto, WeWALK si presenta come un esempio innovativo di come la tecnologia possa abbracciare l’inclusione. Questo bastone intelligente, già distribuito in Italia e utilizzato a livello internazionale, rappresenta una fusione di tradizione e innovazione. Il bastone bianco, simbolo di autonomia per i non vedenti da oltre un secolo, viene potenziato con sensori a ultrasuoni che rilevano ostacoli sospesi, fornendo feedback in tempo reale attraverso vibrazioni sull’impugnatura.
Un’app integrata che cambia le regole del gioco
Il valore aggiunto di WeWALK non si limita all’hardware. Questo dispositivo è accompagnato da un’app che integra Google Maps, offrendo indicazioni vocali passo dopo passo. Grazie a un touchpad sull’impugnatura, gli utenti possono interagire facilmente con il loro smartphone senza doverlo estrarre. Inoltre, la compatibilità con assistenti vocali come Siri e Google Assistant amplia ulteriormente le possibilità di utilizzo. Questo bastone non è solo un gadget evoluto; è il risultato di un progetto collaborativo che coinvolge direttamente la comunità dei non vedenti, assicurando che le loro esigenze siano ascoltate e soddisfatte.
WeWALK non si ferma qui. Il servizio WeAssist offre supporto remoto in tempo reale, permettendo agli utenti di affrontare spostamenti complessi con l’assistenza di operatori umani e intelligenza artificiale. Dall’altro lato, AIM (Accessible Innovation for the Blind) è un’iniziativa che coinvolge attivamente le persone cieche e ipovedenti nello sviluppo di innovazioni, promuovendo la formazione digitale e l’educazione sull’accessibilità.
Riconoscimenti e impatto sociale
La credibilità di WeWALK è stata ulteriormente rafforzata da riconoscimenti internazionali. Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha citato WeWALK come un esempio di tecnologia in grado di migliorare la vita delle persone. Inoltre, il progetto ha ricevuto premi prestigiosi, come il Time Best Inventions 2023 e l’Edison Award nel 2024, evidenziando il suo impatto positivo sulla società.
La mobilità è un aspetto cruciale per l’autonomia personale. WeWALK non solo facilita gli spostamenti quotidiani, aumentando la sicurezza e riducendo l’ansia degli utenti e delle loro famiglie, ma crea anche una comunità internazionale di utenti. Attraverso forum e testimonianze, gli utenti condividono esperienze e suggerimenti, contribuendo a un circolo virtuoso di miglioramento continuo.
Immaginiamo ora un caso d’uso quotidiano: un utente che deve recarsi al lavoro. Accendendo il bastone e impostando la destinazione tramite l’app, l’utente è guidato attraverso un percorso sicuro, ricevendo avvisi su ostacoli e informazioni sui trasporti pubblici in tempo reale. Questo non solo aumenta la fiducia dell’utente, ma permette anche un’esperienza di viaggio più fluida e priva di stress.
Investire in accessibilità
Per le amministrazioni, investire in accessibilità significa migliorare la qualità della vita per tutti. Soluzioni come WeWALK possono essere integrate facilmente nelle politiche di mobilità e nei piani di abbattimento delle barriere architettoniche, senza la necessità di grandi opere. In questo modo, si colma il divario dove le infrastrutture non riescono a tenere il passo.
La formazione e l’alfabetizzazione digitale sono altrettanto importanti. AIM Training è un programma che offre formazione per le persone cieche e ipovedenti, garantendo che possano utilizzare al meglio le tecnologie a loro disposizione. Questo approccio non solo migliora l’uso del bastone, ma crea anche una rete di utenti esperti che possono condividere le loro conoscenze con altri.
Infine, le prospettive per il futuro sono promettenti. Con lo sviluppo di nuove tecnologie e funzionalità, come i pagamenti in mobilità e informazioni dettagliate sull’accessibilità, WeWALK si posiziona come un punto di riferimento per il futuro delle smart city. La combinazione di tecnologia e inclusione non è solo un obiettivo, ma una realtà in continua evoluzione che promette di cambiare il volto delle città e della vita delle persone con disabilità visive in tutto il mondo.