Negli ultimi anni, un nuovo modo di viaggiare sta catturando l’attenzione di giovani e meno giovani: il cosiddetto “Naked Flying”. Non si tratta di spogliarsi, bensì di muoversi senza bagagli ingombranti, portando solo l’essenziale per semplificare l’esperienza di viaggio e ridurre lo stress.
Cos’è davvero il “Naked Flying”?
Il concetto è semplice: niente valigie da imbarcare o trolley pesanti. I viaggiatori portano con sé solo ciò che può entrare comodamente sotto il sedile o in una piccola borsa a tracolla. Smartphone, portafoglio, laptop, qualche accessorio: tutto ciò che serve per un viaggio snello e flessibile, senza dover perdere tempo ai banchi del check-in o trascinarsi dietro pesi inutili.
I tre stili di “Naked Flying”
Chi sceglie questa modalità di viaggio si divide in tre tipologie principali. Il primo gruppo, i “Totally Bare”, porta solo l’indispensabile per brevi spostamenti o fughe improvvisate. I “Pocket People” sfruttano ogni tasca disponibile per trasportare oggetti essenziali come spazzolino, medicinali o crema solare, mantenendo tutto a portata di mano. Infine, il gruppo dei “Delivery Crew” invia in anticipo il proprio bagaglio con corriere, viaggiando virtualmente senza nulla addosso; un metodo che richiede pianificazione ma offre grande libertà.
Una tendenza in crescita tra giovani e compagnie aeree
Secondo il Global Travel Study 2024, circa un terzo dei viaggiatori moderni preferisce spostarsi con solo una borsa personale o un piccolo bagaglio a mano. La motivazione principale è ridurre il “decision fatigue”: meno bagagli significa meno scelte e un viaggio più leggero e sereno. Alcune compagnie aeree in Europa e negli Stati Uniti hanno colto l’opportunità, offrendo vantaggi esclusivi a chi viaggia senza bagagli, come imbarco prioritario, upgrade dei posti o corsie più rapide in aeroporto.
Il “Naked Flying” conquista anche l’Asia
Il trend non è limitato all’Occidente. Anche in Asia, e in particolare in India, influencer e giovani viaggiatori stanno adottando questo stile come simbolo di vita minimalista e autonomia personale. Tuttavia, il percorso “leggero” non è sempre privo di problemi: molti finiscono per comprare nuovi oggetti sul posto, a volte perfino un’altra valigia per riportare tutto a casa, trasformando un’esperienza liberatoria in una spesa inattesa.
Libertà o moda passeggera?
Nonostante i critici lo considerino poco pratico o solo un fenomeno social, i fan del “Naked Flying” lo vedono come un cambiamento nella mentalità di viaggio: esperienze al centro, beni materiali in secondo piano, e libertà al posto del superfluo. Un modo di muoversi che riflette un approccio più consapevole e intenzionale alla vita in viaggio.