Lago d’Idro: la perla nascosta della Lombardia tra natura incontaminata e borghi storici

Giulia Ruberti

18 Dicembre 2025

Lecco, 18 dicembre 2025 – Tra i grandi laghi lombardi, spesso messi in ombra dal Como o dal Garda, il Lago di Pusiano si presenta come un piccolo angolo di tranquillità. Qui chi cerca pace e vacanze senza fretta trova ancora posti autentici: rive tranquille e paesaggi che cambiano lentamente con la luce del giorno.

Lago di Pusiano, la meta che sfugge alle folle

Appena si arriva a Pusiano o a Rogeno, subito dopo il cartello che segna l’ingresso al paese, si capisce subito che questo posto è diverso. Sulle sponde del lago – che si estende tra Lecco e Como – non ci sono code di auto o barche chiassose. Chi va in canoa o vela, per lo più gente del posto, scivola sull’acqua calma già dalle prime ore del mattino. “Venire qui è come mettere in pausa il tempo, nessun rumore forte, solo il fruscio del vento tra gli alberi”, racconta Marco, uno dei vecchi frequentatori del porticciolo di Moiana.

Il Lago di Pusiano si estende su circa 5 chilometri quadrati: una dimensione giusta per esplorarlo con calma a piedi o in bici. La pista ciclopedonale collega quasi tutti i paesi intorno, da Merone a Bosisio Parini. Si attraversano campi aperti, boschetti e qualche trattoria sperduta dove ancora si gustano piatti tipici della Brianza.

Un tesoro naturale nascosto tra canneti e acque ferme

Chi ama la natura trova qui un ambiente speciale. I canneti lungo le rive sono rifugio per molte specie di uccelli: aironi cenerini, svassi maggiori e martin pescatori si vedono spesso all’alba o al tramonto. Il Consorzio Lago di Pusiano regola la pesca – la trota fario e il persico reale sono quelli più ambiti dagli appassionati. “Cerchiamo di salvaguardare questo habitat così prezioso”, spiega un portavoce dell’ente.

Non mancano le zone protette: la “Palude di Baggero” ha passerelle in legno e punti per chi fa birdwatching. Per molti naturalisti locali queste aree sono vere riserve da preservare. “È come un laboratorio all’aperto”, racconta Silvia, biologa ambientale e guida nelle escursioni organizzate dall’associazione del posto.

Vacanze lente tra natura e sostenibilità

La prima cosa che colpisce percorrendo la provinciale lungo le sponde panoramiche è proprio la calma diffusa. Qui il turismo è ancora a misura d’uomo: niente grandi hotel ma piccoli bed & breakfast ricavati da vecchie case in pietra. I prezzi restano contenuti – una notte costa dai 40 ai 70 euro, a seconda della stagione e della posizione.

A Bosisio Parini ha appena aperto un piccolo lido pubblico molto frequentato da maggio a settembre. Tante famiglie vengono qui per un picnic all’ombra degli alberi secolari. I cani sono ben accetti in alcune aree verdi dedicate a loro. Chi arriva senza macchina può contare sugli autobus locali che partono dalle stazioni di Merone o Molteno verso i paesi attorno al lago: un dettaglio importante per chi vuole muoversi senza lasciare impronte troppo grandi.

Tra memoria, poesia e sapori autentici

Il Lago di Pusiano porta con sé anche pagine di storia. Qui visse il poeta Giuseppe Parini, cui è dedicato un percorso letterario che collega alcuni punti suggestivi tra Bosisio e Cesana Brianza. Le osterie sulla riva continuano a servire risotto con pesce persico o missultin (agoni essiccati), accompagnati da vini locali poco noti ma apprezzati dagli intenditori.

Al tramonto la luce si posa sulle acque ferme regalando al panorama un’atmosfera sospesa. Molti abitanti scelgono proprio quel momento per una passeggiata sul molo in legno: “Da ragazzi venivamo qui dopo scuola – racconta Elisa, insegnante in pensione – Il lago non è cambiato molto da allora”.

Se cercate la confusione questo non è il vostro posto. Ma se invece volete scoprire un’altra Lombardia, fatta di ritmi lenti e dettagli silenziosi, il Lago di Pusiano è una scommessa vinta ogni volta che ci tornate.

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