Le 8 mete imperdibili da visitare in Puglia: guida ai luoghi più belli della regione

Luca Mangano

12 Dicembre 2025

Bari, 12 dicembre 2025 – La Puglia, quel tacco d’Italia spesso oscurato da regioni più blasonate come Toscana o Umbria, ha saputo farsi largo e oggi è una delle mete più gettonate del Paese. Visitatori italiani e stranieri la scelgono in massa, soprattutto d’estate, per le sue coste e i borghi dell’entroterra.

Puglia, la nuova regina del turismo italiano

Negli ultimi dieci anni la Puglia ha visto crescere in modo costante i numeri dei turisti. I dati dell’ISTAT parlano chiaro: nel 2024 si sono superati i 16 milioni di presenze, con un balzo del 9% rispetto al 2022. Un risultato che ha sorpreso anche chi ci lavora da anni. Michele D’Ambrosio, che gestisce un piccolo agriturismo vicino a Ostuni, racconta: “All’inizio venivano soprattutto famiglie dal Nord, poi sono arrivati tedeschi, inglesi e pure australiani. Non ce lo aspettavamo”.

Perché questo successo? La ricetta è semplice: mare limpido, prodotti tipici famosi ovunque (dalla burrata di Andria all’olio del Salento), prezzi ancora abbordabili in molte zone e un racconto sui social che ha fatto il resto, valorizzando icone come i trulli di Alberobello o le scogliere di Polignano a Mare.

Masserie e bed and breakfast: la Puglia cambia volto

La svolta è arrivata con la riscoperta delle masserie, vecchie case di campagna trasformate in strutture ricettive. Un fenomeno nato circa vent’anni fa che oggi conta centinaia di masserie – spesso gestite da famiglie – dove si dorme tra gli ulivi, si cena con prodotti locali e si gode di una quiete rara nelle località più affollate.

Paola Latorre, direttrice di una storica masseria tra Fasano e Savelletri, spiega: “Chi viene qui cerca pace ma anche la vita vera della campagna. Molti stranieri ora restano anche d’inverno, lavorano da remoto e si mettono a cucinare orecchiette”.

Non solo masserie: anche i bed and breakfast stanno spopolando nelle città d’arte come Lecce e nelle località balneari di Gallipoli, ampliando l’offerta per ogni tipo di turista.

Estate 2025: boom di presenze e nuove sfide

L’estate appena passata ha confermato il trend. A luglio e agosto 2025 le prenotazioni hanno sfiorato il 95% dei posti disponibili. Ferragosto è stato praticamente sold out ovunque. Alberghi e case vacanza tra Otranto, Monopoli e la Valle d’Itria hanno registrato lunghe liste d’attesa. Un successo enorme ma non senza problemi: “Le infrastrutture sono ancora insufficienti”, ammette Rosa Barone, assessora regionale al Turismo. “Serve investire su treni e trasporti locali per evitare ingorghi”.

Tra tradizione e festa: il cuore pulsante della Puglia

Oltre al mare – protagonista delle storie degli stranieri su Instagram – a fare grande la Puglia sono le tradizioni. La Notte della Taranta a Melpignano richiama ogni agosto oltre 100mila persone ed è uno dei festival popolari più seguiti in Italia. E poi ci sono le sagre dedicate alle orecchiette o alle focacce nei piccoli paesi: “Si mangia all’aperto, si parla fino a tardi, spesso si balla”, racconta Giovanni, pescatore a Torre Canne. “Per molti turisti questa è la vera vacanza”.

Ombre sul boom turistico

Non tutto però è roseo. Gli operatori denunciano l’aumento degli affitti brevi che rischiano di cacciare via i residenti dai centri storici più richiesti come Ostuni e Polignano. Il sindaco Domenico Vitto avverte: “Servono regole chiare perché i nostri borghi non restino vuoti durante l’inverno”. Sullo sfondo resta poi il problema del lavoro stagionale: secondo la CGIL Puglia solo il 40% degli addetti trova un impiego stabile tutto l’anno.

La sfida che aspetta la Puglia

Oggi la Puglia è una meta amata anche da vip internazionali – da Madonna a Helen Mirren – ma davanti ha due grandi prove: mantenere autenticità e sostenibilità senza frenare lo sviluppo turistico. Solo così potrà capire se questo boom non sarà solo una moda passeggera. E se riuscirà davvero a tenere testa alle regioni del Centro-Nord.

Le rotte sono ormai segnate. Ora sta alla comunità locale – artigiani, imprenditori, istituzioni – decidere se guardare avanti senza perdere il legame con quelle radici profonde che rendono unica questa terra d’Italia.

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