Le immagini straordinarie dell’anno 2025 secondo National Geographic

Le immagini straordinarie dell'anno 2025 secondo National Geographic

Le immagini straordinarie dell'anno 2025 secondo National Geographic

Giulia Ruberti

25 Novembre 2025

Roma, 25 novembre 2025 – National Geographic ha svelato oggi le sue “Pictures of the Year”, la raccolta che ogni anno mette insieme le immagini più forti e significative scattate in giro per il mondo negli ultimi dodici mesi. Un progetto che, come ha detto il caporedattore Nathan Lump, “ci spinge sempre a riflettere”, perché dietro ogni foto c’è una storia, spesso inaspettata, fatta di bellezza, fragilità e meraviglia. La selezione, presentata nella sede romana della rivista, offre uno sguardo nuovo su un pianeta che cambia rapidamente.

Un mosaico di storie che parlano al mondo

Le 25 fotografie scelte per il 2025 sono il risultato di un lungo lavoro: migliaia di scatti passati al setaccio da una redazione internazionale, con l’obiettivo di trovare quei momenti unici che raccontano molto più di quel che si vede. “Ogni anno guardiamo migliaia di immagini alla ricerca di quei rari attimi che ci lasciano senza fiato”, ha raccontato Lump durante la presentazione. Ma è solo guardando l’intera raccolta che si capisce il messaggio vero: “Un senso di urgenza condiviso, un invito a proteggere ciò che sta scomparendo e un richiamo alla poesia che accompagna il cammino verso un futuro migliore”.

Scatti che restano impressi: dal Maine alle Svalbard

Tra le foto più chiacchierate dell’anno c’è la prima immagine subacquea di un grande squalo bianco nelle acque del Maine, negli Stati Uniti. Un avvistamento rarissimo, secondo gli esperti locali, che ha sorpreso anche i biologi marini. Ma la raccolta non si ferma qui: ci sono gli ultimi indigeni d’Europa, fotografati in un villaggio sperduto; una femmina di orso polare che si ciba di un capodoglio alle Svalbard, ripresa da una spedizione scientifica norvegese; e poi, il momento preciso in cui un uovo si schiude e nasce un pulcino, catturato da una giovane fotografa australiana al suo primo lavoro importante.

La forza di una rete mondiale

Per National Geographic, queste immagini offrono “uno sguardo ampio su un mondo che non smette di cambiare”, grazie al lavoro di una rete globale di fotografi presenti in oltre 20 Paesi. Dietro ogni scatto ci sono settimane, a volte mesi, passati sul campo, spesso in condizioni difficili. La raccolta comprende ritratti intensi della fauna selvatica, panorami che mostrano i segni dei cambiamenti climatici, scoperte scientifiche importanti e storie di persone che emozionano anche chi è più distante.

Dietro l’obiettivo: storie e reazioni

Molte delle foto premiate sono già diventate virali sui social. Alcune hanno acceso discussioni accese: c’è chi ha sottolineato la delicatezza degli animali ritratti, chi invece ha ricordato la responsabilità dell’uomo verso la natura. “Queste immagini ci mostrano quanto sia fragile l’equilibrio naturale”, ha detto Elisa Romano, biologa ambientale dell’Università La Sapienza. Altri hanno ammirato la capacità dei fotografi di catturare l’attimo giusto: “Non è solo questione di tecnica – ha spiegato il freelance Marco D’Amico – serve pazienza, rispetto e un pizzico di fortuna”.

Un invito a guardare e agire

La mostra virtuale delle Pictures of the Year sarà disponibile online sul sito ufficiale di National Geographic fino a gennaio prossimo. La scelta è stata quella di puntare sul web per raggiungere il maggior numero di persone, soprattutto i più giovani. “Vogliamo che queste immagini facciano riflettere e spingano all’azione”, ha sottolineato Lump. Alla fine, ogni foto racconta una storia diversa, ma tutte insieme lanciano un messaggio chiaro: il futuro del pianeta passa anche dalla nostra capacità di vedere, capire e difendere ciò che ci sta intorno.

Chi vuole approfondire può trovare la gallery completa sul sito della rivista. Un viaggio tra bellezza, fragilità e meraviglia, ma anche tra le sfide che ci aspettano nei prossimi anni.

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