Lecce svela un tesoro nascosto: la scoperta che cambia il volto della sua storia

Lecce svela un tesoro nascosto: la scoperta che cambia il volto della sua storia

Lecce svela un tesoro nascosto: la scoperta che cambia il volto della sua storia

Giulia Ruberti

19 Settembre 2025

Nel cuore pulsante della storica Lecce, una scoperta archeologica di straordinaria importanza sta riscrivendo le pagine della sua storia, in particolare per un periodo affascinante e complesso: quello che intercorre tra la caduta dell’Impero romano d’Occidente e l’arrivo dei Normanni nell’alto medioevo. Gli scavi condotti recentemente hanno portato alla luce un kastron bizantino, una fortezza che fungeva da centro politico e militare per la città.

Cosa è stato scoperto a Lecce

Nel giugno del 2025, una nuova campagna di scavi è stata avviata in un’area cruciale di Lecce, compresa tra piazza Sant’Oronzo e via Alvino, a pochi passi dall’imponente anfiteatro romano. Questo stesso sito aveva già rivelato, nel 2024, reperti significativi dell’epoca romana, tra cui:

  1. Porzioni della cavea
  2. Il muro anulare
  3. Setti radiali
  4. Tre pilastri perimetrali

Gli scavi, coordinati dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Brindisi, Lecce e Taranto, in collaborazione con il Comune di Lecce e finanziati dalla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura, hanno portato alla luce strutture murarie imponenti, larghe 3,7 metri e alte oltre 2 metri, situate a nord dell’anfiteatro.

Durante i mesi estivi del 2025, gli archeologi hanno esaminato queste strutture, giungendo a scoperte che hanno sorpreso la comunità scientifica e non solo. Le mura ritrovate sono state datate tra il V e il VI secolo d.C., un periodo di transizione critico per Lecce, caratterizzato da turbolenze politiche e militari. In questo contesto, l’anfiteatro romano, simbolo dell’epoca gladiatoria, aveva già iniziato a perdere la sua funzione originaria, a causa della crescente diffusione del cristianesimo e del decreto di Onorio del 404 d.C. che vietava i giochi gladiatori.

L’importanza della scoperta

La costruzione delle mura fortificate è avvenuta in due fasi distinte:

  1. La prima, durante un periodo di instabilità
  2. La seconda, con l’aggiunta di una massiccia torre a pianta circolare dal diametro di circa 12 metri

Questo suggerisce che il centro di Lecce, già ricco di storia, fosse stato dotato di un sistema difensivo complesso, concepito per proteggere la città in un’epoca di incertezze e cambiamenti.

Le evidenze archeologiche indicano che il kastron bizantino non fosse solo una struttura difensiva, ma anche un centro di vita sociale e politica, integrando l’anfiteatro romano all’interno delle sue mura. Ciò testimonia come la città di Lecce, pur subendo i colpi della storia, abbia saputo reinventarsi e adattarsi alle nuove realtà. La fortezza rappresenta un importante passo avanti nella comprensione delle dinamiche sociali e culturali del tempo, dimostrando che Lecce non era solo un centro di passaggio, ma un luogo strategico di controllo e difesa.

Il contesto storico

Per comprendere appieno l’importanza di questa scoperta, è fondamentale considerare il contesto storico. Dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente nel 476 d.C., molte città italiane subirono un processo di declino. Tuttavia, Lecce sembrava mantenere una certa vitalità, probabilmente grazie alla sua posizione strategica e alla sua capacità di adattarsi ai cambiamenti. La costruzione di fortificazioni durante l’alto medioevo suggerisce che la città fosse sotto minaccia costante, forse a causa delle incursioni barbariche e delle rivalità tra i diversi gruppi etnici e politici che si contendono il controllo della regione.

Le fortificazioni bizantine, quindi, non erano solo una risposta a minacce esterne, ma rappresentavano anche un tentativo di stabilire un ordine e una sicurezza in un periodo di grande tumulto, in cui le tradizioni romane si mescolavano con nuove influenze culturali e religiose. La presenza di un kastron in questa area fa luce sul ruolo di Lecce come centro di potere e influenza nel Mediterraneo, un punto di incontro tra Oriente e Occidente.

L’eredità di Lecce

La scoperta del kastron bizantino a Lecce invita a riflettere sulla ricchezza storica e culturale della città. Ogni pietra riportata alla luce racconta una storia, non solo di battaglie e fortificazioni, ma anche di vita quotidiana, scambi commerciali e di come la città abbia affrontato i cambiamenti epocali. Gli scavi archeologici, quindi, non si limitano a fornire dati e informazioni, ma diventano un mezzo per riscoprire e valorizzare un patrimonio che merita di essere conosciuto e studiato.

Questa scoperta, senza dubbio, è solo l’inizio di un lungo processo di ricerca e approfondimento, che potrebbe rivelare ulteriori dettagli sulla vita in Lecce durante un periodo storico che, fino ad ora, è stato poco documentato. Con l’auspicio che le future campagne di scavi possano arricchire ulteriormente la nostra comprensione di questa affascinante epoca, Lecce si conferma come una città capace di sorprendere e affascinare, custode di una storia che continua a rivelarsi nei suoi angoli più nascosti.

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