
Capri combatte l'overtourism | Pixabay @Balate_Dorin - Okviaggi
Capri combatte l’overtourism: ecco tutte le regole che verranno introdotte per preservare la natura del luogo
Capri, l’incantevole isola del Golfo di Napoli, si prepara a un’importante riforma per affrontare il crescente problema dell’overtourism, in particolare per proteggere i suoi iconici Faraglioni. Questi maestosi faraglioni non sono solo una meraviglia naturale, ma anche un simbolo dell’Italia nel mondo, attirando ogni anno milioni di visitatori. Tuttavia, l’aumento incontrollato del turismo ha iniziato a compromettere l’ecosistema marino e l’integrità del paesaggio.
Un piano ambizioso per la tutela dei Faraglioni
Nel 2026, Capri potrebbe diventare una delle 52 aree marine protette in Italia, grazie a un accordo tra l’amministrazione locale e il Ministero dell’Ambiente. Questo piano ambizioso prevede l’implementazione di regole severe per limitare l’accesso all’area, consentendo solo a nuotatori e a imbarcazioni a remi di avvicinarsi ai Faraglioni. La decisione è stata presa in risposta a anni di sfruttamento turistico, che hanno portato a un deterioramento ambientale significativo, con un aumento del rumore, dell’inquinamento e delle onde create dai natanti.
L’impatto del turismo di massa
Negli ultimi anni, Capri ha sperimentato un’onda di turismo di massa, con picchi di presenze che superano la capacità dell’isola. Le strade e le spiagge, in alta stagione, sono affollate, creando disagi per residenti e turisti. Questo tipo di turismo, caratterizzato da esperienze superficiali e frenetiche, minaccia non solo l’ambiente, ma anche l’identità culturale dell’isola. L’implementazione della nuova normativa rappresenta quindi un passo cruciale per bilanciare le esigenze turistiche con la necessità di preservare le risorse naturali.
Opportunità di finanziamento e sostenibilità
L’istituzione del parco marino protetto non solo offrirà maggiori opportunità di finanziamento per la conservazione, ma permetterà anche di applicare misure di controllo rigorose per garantire una fruizione sostenibile. Si prevede che, limitando l’accesso ai Faraglioni, l’isola possa recuperare la sua bellezza e tranquillità, restituendo dignità a uno dei paesaggi più ammirati del Mediterraneo.
Il presidente di Federalberghi Isola di Capri, Lorenzo Coppola, sottolinea l’importanza di un turismo di qualità, che rispetti l’ambiente e i ritmi locali. L’obiettivo non è ridurre il numero di visitatori, ma cambiare il modo in cui vengono accolti, promuovendo esperienze autentiche e sostenibili. L’introduzione dell’area protetta rappresenta un’opportunità per Capri di reinventarsi come destinazione turistica, dove la tutela dell’ambiente diventa parte integrante dell’offerta.
Con la riforma del 2026, Capri ha l’opportunità di diventare un esempio per altre località italiane, dimostrando che è possibile coniugare turismo e sostenibilità. I Faraglioni potrebbero così tornare a essere un luogo di silenzio e bellezza naturale, una vera e propria oasi nel cuore del Mediterraneo.