Parigi, con il suo fascino ineguagliabile e la sua storia millenaria, continua ad attrarre milioni di turisti ogni anno. Tuttavia, la crescente affluenza ha sollevato preoccupazioni tra residenti e autorità. Ai piedi della famosa collina di Montmartre, una scena ricorrente ha attirato l’attenzione: decine di autobus turistici che scaricano e raccolgono grandi gruppi di visitatori, creando congestione e confusione. Questa situazione, definita da alcuni residenti come un’invasione, ha spinto il municipio ad affrontare la problematica con urgenza.
Una residente del quartiere, che vive a Montmartre da dieci anni, ha condiviso la sua frustrazione con l’agenzia di stampa France Presse. Racconta di come un autobus parcheggiato su un passaggio pedonale abbia ostacolato l’accesso alla sua strada. “Questo è solo un esempio di ciò che accade continuamente”, ha dichiarato, sottolineando i problemi di circolazione e la difficoltà di convivere in un contesto di sovraffollamento. Come coach aziendale, ha lanciato nel 2023 una petizione chiedendo interventi più incisivi da parte delle autorità pubbliche contro ciò che considera una conseguenza dell’overtourism, un termine che si riferisce all’afflusso eccessivo di turisti in determinate aree.
il fenomeno dell’overtourism a parigi
Il fenomeno dell’overtourism ha colpito in particolare alcune delle zone più iconiche di Parigi, come Montmartre, i dintorni della Torre Eiffel, il Quartiere Latino e gli Champs-Élysées. Con l’estate 2024 che ha visto il ritorno ai livelli di affluenza turistica pre-pandemia, Frédéric Hocquard, vicesindaco di Parigi responsabile del turismo e della vita notturna, ha dichiarato che è necessario stabilizzare e regolamentare il numero di turisti nella capitale. Secondo le statistiche, la Grande Parigi ha accolto 36,3 milioni di visitatori nel 2024, con una media di 500-600 autobus di tour operator che accedono ogni giorno, contribuendo a una “sovraconcentrazione” di turisti e a un eccessivo affollamento degli spazi pubblici.
Le autorità municipali hanno avviato un dibattito su come affrontare il problema, puntando in particolare sugli autobus turistici. “A lungo termine, vorremmo escludere gli autobus turistici dalla città”, ha affermato Hocquard, sottolineando l’impatto negativo che questi mezzi hanno sull’ambiente urbano e sulla qualità della vita dei residenti. Le conseguenze, come l’inquinamento atmosferico, l’inquinamento visivo e le difficoltà di circolazione, sono solo alcune delle problematiche che i cittadini devono affrontare quotidianamente.
il dibattito tra residenti e operatori turistici
D’altra parte, gli operatori turistici e le guide si battono per difendere l’importanza di questi mezzi di trasporto. Mert Oz, una guida turistica turca, ha spiegato che per i gruppi numerosi non è pratico utilizzare i mezzi pubblici. “Non è facile viaggiare con la metropolitana perché siamo in quaranta, potrei dimenticare alcune persone”, ha osservato. Anche Aiden Zhang, una turista cinese, ha condiviso il suo punto di vista, affermando che senza il bus sarebbe difficile muoversi in una città così vasta.
In risposta alle critiche, Ingrid Mareschal, delegata generale della Federazione nazionale dei trasporti passeggeri, ha sottolineato che non bisogna stigmatizzare gli autobus turistici. Secondo lei, i disagi percepiti dai residenti sono in gran parte dovuti alla riduzione dei parcheggi da parte del comune, una misura che ha costretto alcuni autobus a sostare in modo irregolare. “La perdita di questi mezzi di trasporto rappresenterebbe un danno significativo per l’intera filiera turistica”, ha affermato, richiamando l’attenzione sulla necessità di trovare un equilibrio tra turismo e qualità della vita.
la gestione del traffico e le sfide future
Tuttavia, la questione del rispetto delle norme di transito rimane un nodo cruciale. Molti autobus parcheggiano in modo irregolare, creando disagi alla circolazione. Gilberto Almeida, un autista di autobus, ha raccontato di aver ricevuto una multa per sosta vietata su una corsia riservata. “Se si mette in atto un flusso di trasporto, circolazione e parcheggio virtuoso, gli autobus non saranno più un fastidio”, ha assicurato Mareschal, sottolineando l’importanza di una gestione più efficiente del traffico.
Il conflitto tra gli autobus turistici e il municipio non è una novità. Quando è entrata in vigore una zona a traffico limitato nel centro di Parigi lo scorso novembre, gli autobus erano stati esentati da un divieto totale di circolazione, alimentando ulteriormente le tensioni. Questo dibattito è emblematico di una questione più ampia che molte città turistiche si trovano ad affrontare: come gestire l’afflusso di visitatori e garantire al contempo la qualità della vita dei residenti.
Con l’emergere di queste sfide, Parigi si trova di fronte a un bivio: come preservare la sua bellezza e il suo fascino per le generazioni future, senza sacrificare il benessere di chi vive quotidianamente nella capitale francese? La risposta a questa domanda potrebbe determinare il futuro del turismo nella Ville Lumière.