Ogni anno, con l’approssimarsi delle festività, si rinnova il dilemma tra scegliere il treno o l’aereo per raggiungere la propria destinazione. In Italia e in Europa, i biglietti ferroviari continuano a risultare spesso più costosi rispetto a quelli aerei, nonostante il trasporto su rotaia sia più sostenibile dal punto di vista ambientale. Un recente report di Greenpeace ha confermato che in Europa, nel 71% dei casi, i voli aerei sono più economici dei treni, con il treno che mediamente costa il doppio e in alcuni casi addirittura fino a 30 volte di più.
Perché il treno costa più dell’aereo?
I costi maggiori dei treni rispetto agli aerei derivano da molteplici fattori strutturali ed economici. Innanzitutto, la manutenzione e la gestione dell’infrastruttura ferroviaria – binari, stazioni, sistemi di sicurezza – rappresentano un onere fisso molto elevato per RFI e gli operatori come Trenitalia e Italo, che devono inoltre sostenere spese ingenti per il personale, distribuito capillarmente su tutto il territorio nazionale.
Al contrario, gli aeroporti, pur non essendo economici, sono localizzati in punti strategici e non necessitano di una rete fisica estesa come quella ferroviaria, dato che lo spazio aereo è gestito tramite sistemi tecnologici e radar. Inoltre, le compagnie aeree godono di un’esenzione fiscale sul carburante stabilita dalla Convenzione di Chicago del 1944, che impedisce agli Stati membri di tassare il carburante impiegato nei voli internazionali. Questa agevolazione fiscale, risalente a quasi ottant’anni fa, permette alle compagnie aeree, comprese le low-cost, di offrire prezzi spesso più competitivi rispetto ai treni.
Un ulteriore vantaggio per il settore aereo è l’esenzione dall’IVA sui biglietti internazionali all’interno dell’Unione Europea, una misura che non si applica al trasporto ferroviario. La mancanza di una normativa europea che esenti i biglietti ferroviari dall’IVA è legata al fatto che, storicamente, il treno è stato visto principalmente come un servizio di trasporto nazionale, diversamente dall’aviazione.
Differenze nelle strategie commerciali e impatto sulla concorrenza
Il settore aereo è caratterizzato da una forte concorrenza tra compagnie che impiegano sofisticati sistemi di pricing dinamico, come il yield e revenue management, e algoritmi predittivi che consentono di adattare i prezzi in tempo reale per massimizzare i ricavi e riempire i posti disponibili. Anche la pratica dell’overbooking, ovvero la vendita di più biglietti rispetto ai posti effettivi, contribuisce a ottimizzare l’occupazione degli aerei.
Nel trasporto ferroviario, il mercato è meno concorrenziale e i margini sono più contenuti, fatto che limita l’applicazione di strategie di pricing dinamico su larga scala. Tuttavia, nel segmento dell’alta velocità, la presenza di operatori concorrenti come Trenitalia e Italo in Italia ha portato a una maggiore disponibilità di offerte e tariffe più competitive.
Le prospettive europee per un equilibrio tra costi e sostenibilità
Nonostante il treno sia più sostenibile – ad esempio, un viaggio Milano-Berlino in treno genera circa 33 kg di gas serra contro i 141 kg di un volo – la situazione dei prezzi è rimasta sostanzialmente invariata negli ultimi decenni. L’Unione Europea ha valutato la possibilità di rivedere le esenzioni fiscali sul carburante aereo, ma si è scontrata con la forte opposizione delle compagnie aeree e la preoccupazione degli Stati di perdere entrate fiscali.
Greenpeace ha recentemente proposto l’introduzione di “biglietti climatici”, abbonamenti mensili a basso costo validi su tutti i mezzi pubblici, compresi i treni e i trasporti transfrontalieri, ispirandosi al modello tedesco del D-ticket. Questa iniziativa potrebbe essere finanziata attraverso la tassazione degli extraprofitti delle compagnie petrolifere e l’eliminazione delle esenzioni fiscali per i carburanti aerei, incentivando così un trasporto più sostenibile e accessibile.
Il dibattito sul costo del trasporto ferroviario rispetto a quello aereo continua a essere centrale nel contesto europeo, dove la tutela dell’ambiente e la promozione di una mobilità sostenibile rappresentano obiettivi prioritari per i prossimi anni.