Una città che sembra uscita da una fiaba, ma con il passo veloce di una capitale viva, giovane, dove ogni angolo nasconde un frammento di storia, una birra fresca o un racconto affascinante.
Praga è una di quelle città che si rivelano poco a poco. Ti prende per mano con i suoi ponti, ti guida tra guglie gotiche e facciate barocche, poi ti sorprende con un locale underground, un tramonto visto dal parco di Petřín o una birra artigianale spillata in una taverna nascosta. La capitale della Repubblica Ceca mescola secoli di storia e cultura con un’anima contemporanea che si muove rapida, sotto le luci soffuse del centro o nei quartieri più vivi come Žižkov e Vinohrady.
Città vecchia, orologi e ponti: il cuore vivo della capitale
Il centro storico di Praga, dichiarato patrimonio UNESCO, è un labirinto medievale che si attraversa a piedi. Nella Piazza della Città Vecchia, l’Orologio Astronomico continua a stupire ogni ora, con i suoi meccanismi antichi e le figure in movimento. Lì attorno, facciate eleganti raccontano storie di epoche passate. La Chiesa di Týn svetta con le sue torri appuntite, mentre la folla si concentra tra musicisti di strada, caffè all’aperto e mercatini.

Il Ponte Carlo, costruito nel XIV secolo, collega le due anime della città. Lo si attraversa lentamente, tra statue, ritrattisti e turisti assorti. Guardando oltre la ringhiera, il fiume Moldava riflette torri, barche, tramonti. Sulla sponda opposta, Malá Strana custodisce palazzi nobiliari, strade silenziose e scorci mozzafiato, da fotografare con calma.
Ma la città non si ferma al passato. A pochi passi, tra i vicoli si aprono piccoli locali, negozi di vinili, gallerie d’arte. Lo spirito boemo non è scomparso, si è solo trasformato. E già, qui il tempo sembra curvarsi, come nei quadri di Mucha, restituendo un’armonia difficile da raccontare a chi non l’ha mai vissuta davvero.
Castello, birrerie e colline: tra quiete e suggestioni
Sul promontorio che domina la città si erge il Castello di Praga, uno dei più grandi complessi fortificati al mondo. All’interno, la Cattedrale di San Vito richiama l’attenzione per la maestosità delle sue vetrate. Il Vicolo d’Oro, con le sue casette colorate e minute, parla di alchimisti e soldati, tra mito e realtà. Kafka, non a caso, visse proprio in una di quelle stanze.
Scendendo dal castello, si raggiunge facilmente Malá Strana, quartiere nobile e romantico, dove si alternano giardini segreti, ambasciate, chiese silenziose e scorci sulla città. Qui la luce cambia spesso, e al tramonto diventa morbida, quasi liquida. Da una terrazza, la vista su Praga si apre in un mosaico di tetti, guglie e campanili.
Chi cerca la Praga più autentica, quella quotidiana, fatta di birrerie con tavoli in legno e menù scritti a mano, deve spingersi più in là. In quartieri come Žižkov o Vinohrady, l’atmosfera è più rilassata. Qui si trovano locali economici, mercati agricoli, giovani cechi che bevono pivo e parlano a voce bassa. Il tram scorre tra le case come un filo silenzioso. A ogni fermata, un microcosmo.
Praga è anche città di parchi: Letná, con la sua famosa birreria all’aperto e la vista panoramica sulla città; oppure Petřín, dove si può salire su una funicolare e trovare quiete tra alberi e sentieri. C’è spazio anche per l’arte contemporanea, i murales, le sculture di David Černý che spuntano tra piazze e piazzette, rompendo la rigidità dell’architettura storica.
Chi la visita lo sa: c’è un ritmo lento, sommesso, che accompagna tutto. Praga è viva ma non caotica, turistica ma non finta. Sa essere elegante e ironica, sacra e profana, severa e accogliente. Ecco perché continua a incantare chiunque ci arrivi, fosse anche solo per un weekend.