Questa spiaggia italiana sembra ai Caraibi: sabbia bianca, acqua limpida e senza folla in Sardegna

Sardegna spiaggia.

Acque turchesi e sabbia bianca: lo scenario che ricorda i Caraibi nel cuore della Sardegna. - www.okviaggi.it

Luca Antonelli

20 Agosto 2025

Tra dune selvagge e acqua turchese, sull’isola si nasconde una spiaggia che conquista chi la scopre.

Sulla costa nord-orientale della Sardegna, nel territorio di Siniscola, c’è un luogo che non ha nulla da invidiare ai Caraibi. Si chiama Capo Comino e, chi ci arriva, si ritrova davanti una distesa di sabbia bianchissima, dune naturali e acqua trasparente che riflette il cielo. Non c’è confusione, non ci sono stabilimenti. Solo natura, silenzio e un senso di spazio aperto che raramente si trova altrove.

Dove si trova e perché è diversa dalle altre

Capo Comino si estende per diversi chilometri lungo la costa e, nonostante la sua bellezza, è rimasta fuori dalle rotte più battute. Qui il paesaggio è ancora integro: le dune sabbiose alle spalle della spiaggia non sono state compromesse da costruzioni o chioschi. Camminando sul sentiero che dal piccolo parcheggio porta al mare, si sente già la differenza: l’ambiente è selvaggio ma accogliente, privo di qualsiasi elemento artificiale.

Sardegna spiaggia.
Sabbia bianca e fine che scivola tra le dita come polvere di seta. – www.okviaggi.it

L’acqua è talmente chiara da sembrare filtrata. Si vedono i ciottoli sul fondo, le sfumature turchesi si spostano con la luce e la sabbia resta fine, asciutta, simile a quella delle spiagge tropicali. Sul promontorio si staglia un vecchio faro, visibile in lontananza, che accentua la sensazione di essere in un luogo fuori dal tempo.

Chi sceglie Capo Comino lo fa per un bisogno di autenticità. Non è una spiaggia attrezzata, e proprio per questo ha conservato intatto il suo fascino. Non ci sono file di lettini, né musica. Solo vento, mare e pace. La Sardegna, qui, si mostra nella sua forma più pura.

Quando andarci e cosa aspettarsi dal paesaggio

I periodi ideali per visitare Capo Comino sono la primavera e l’inizio dell’estate, quando la luce è limpida e il clima ancora mite. Le giornate sono lunghe, il sole incide sui contrasti tra sabbia e mare, e il vento muove lievemente la vegetazione tra le dune. Anche a luglio, l’affollamento è raro. L’accesso poco segnalato scoraggia il turismo distratto e favorisce chi cerca un’esperienza più intima.

Chi arriva al mattino presto scopre un paesaggio quasi irreale. Le ombre lunghe disegnano i profili della spiaggia, l’acqua sembra vetro. Camminando lungo il bagnasciuga, si può rimanere soli per lunghi tratti. Il mare resta calmo, protetto da fondali bassi e sabbiosi, e invita al bagno senza esitazioni.

Nel pomeriggio, la spiaggia cambia volto: la luce calda scolpisce le dune e trasforma la sabbia in oro pallido. Chi si ferma fino a sera assiste a uno dei tramonti più suggestivi dell’isola, con il cielo che sfuma tra il rosa e il viola e il Mediterraneo che diventa uno specchio silenzioso.

Capo Comino non è solo un luogo da vedere: è un luogo da sentire. È la prova che anche in Italia esistono spiagge che possono competere con le mete tropicali. Senza voli intercontinentali. Senza folla. Con tutta la forza semplice di un luogo che ha scelto di restare vero.

 

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